Trovando enormi difficoltà
nel convincere i giovani di oggi ad arruolarsi nell'Esercito dei
Volontari, il Governo ricorre all'ausilio dell'industria, la quale,
pare, assumerà l'impegno di garantire un lavoro a quanti faranno
almeno tre anni di ferma.
La Gioventù moderna,
bene educata dall'informazione e dagli esempi spesso negativi
e controproducenti delle generazioni precedenti, inizia, per
fortuna, finalmente a comprendere come in una società globalizzata
diviene sempre più importante pensare anche per se stessi e costruire
da sè le premesse per il proprio futuro, tenendo in considerazione ciò
che è utile e vantaggioso, nella vita ed evitando con cura tutto ciò
che potrebbe essere nocivo e dannoso.
Finiti i tempi in cui si
profittava della grande area bisognosa e disoccupata del Sud-Italia, la
quale forniva a basso costo emigranti che si contentavano di disperdere
in spese passive un salario da manovale ed ai quali era fatta balenare
come uno specchietto per le allodole la contropartita di una minima
pensione di anzianità dopo una ventina d'anni di servizio effettivo,
forma modernizzata del tipico legame che nell'Impero romano
richiamava i legionari sottoproletari dell'epoca alle Legioni: la
prospettiva di un latifondo al termine delle operazioni militari nel
corso delle quali avevano rischiato la vita, non avendo null'altro da
perdere.
Nell'Era della Libertà,
che in Italia stiamo appena iniziando ad assaggiare e apprezzare, come
si può chiedere ad un giovane di sottomettersi a regole limitanti e
discriminanti rispetto a tutti gli altri lavoratori, e ad affidare il
proprio destino all'incertezza, alla mancanza di garanzia, alla stessa
aleatorietà dei pubblici contratti che cambiano a piacimento ad ogni
soffiare di vento?
Come si può pensare che nel
pieno di una Vita che promette Libertà, Premi e Vantaggi di ogni
sorta a chi abbraccia il Mondo dell'Economia e dell'Imprenditorialità,
qualcuno accetti il sacrificio spesso inutile e il castigo di una vita
pubblica e privata condizionata dalle volontà altrui sorrette da
astruse e incomprensibili regole che si collocano ancora oggi fuori
dallo spazio e dal tempo?
L'antico patto scellerato
che forniva reclute dal Sud impoverito al Nord arricchito è stato
spezzato proprio dal Progresso Economico. Il Meridione si sta
risvegliando dal torpore ed inizia ad industrializzarsi.
Spero che, nel più breve
tempo possibile, esso diventi come la locomotiva Nord-Est che traina il
Paese. Ne ha tutte le potenzialità ambientali, climatiche, di risorse
ed umane. I Giovani debbono avere il Diritto alla
Felicità e alla Realizzazione di sè, che costruiranno liberi di
agire sul proprio territorio, aumentandone la ricchezza, e divenendo
indipendenti dagli eventi che trasformeranno con le proprie capacità,
in un contesto libero, con poche, chiare e semplici regole del
gioco.
Per ottenere tale Stato
Socio-Economico dell'Arte, lo Stato , la Burocrazia, le Leggi debbono
essere completamente riformati, riscritti, adattati ex-novo
all'Evolvere dei Tempi.
Nell'Esercito dei
Volontari, come in una catena di retroazione temporale generazionale,
troveranno posto, forse, tanti Extracomunitari vaganti, sempre che ad
essi, economicamente, sia conveniente.