LETTERA APERTA AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA.
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 A cura del M.llo RULLO Salvatore
Delegato CoCeR  A.M.
s.rullo@tin.it
Modena, 13 settembre, festa dell'Unità


La domanda che non le ho fatto:

 

13 Settembre, festa dell'Unita a Modena, dibattito su  quale modello di

difesa  tra l'on. Minniti ed il ministro della difesa Martino. La rappresentanza

militare era ufficialmente invitata a partecipare da parte degli organizzatori.

Io c'ero signor ministro, 8 ore di treno, da Roma a Modena e poi ritorno

a Pisa , a mie spese ( e forse per questo ero solo con un collega di Modena!) 
per farle una domanda.

Non per tutelare un Ente,  un reparto, una categoria o per interessi personali.

Mi sarebbe bastato un solo minuto per parlarle di  Rappresentanza Militare.

Lo so, era difficilissimo e le possibilità di concretizzare questa mia

aspirazione che, penso sia legittima, erano molto basse.

Gli argomenti di attualità e le vicende internazionali, giustamente, hanno

assorbito gran parte della discussione ma il lumicino della speranza di

poterle parlare restava sempre acceso sino alla fine della discussione.

Personalmente sono convinto che sia giusto e democratico che un
rappresentante

militare possa rivolgere una domanda al proprio ministro senza filtri o

pressioni psicologiche che potrebbero venire dalla presenza dei più alti

vertici militari. O mi sbaglio?

Non erano previste domande e quindi non mi restava che, ritornando di notte

a casa, in treno, affidare i miei pensieri ad un foglio sperando che li

possa leggere.

Il foglio, che ora affido ad una ipotetica bottiglia lanciata in un mare

solcato da molti nemici della rappresentanza, sia politici che militari,

prende spunto dal documento che i Rappresentanti di : Esercito, Aeronautica,

Marina, Carabinieri e Finanza hanno presentato in commissione difesa il

27 Giugno.

In risposta ad un testo che, inizialmente doveva essere unificato e che

avrebbe dovuto accogliere le proposte presentate da tutti i partiti, è invece

diventato alla fine il testo unico Ramponi - Lavagnini. I Rappresentanti

dei militari  hanno detto tra l'altro che devono essere parte attiva nel

procedimento di stesura dell'articolato ed invece sono stati chiamati alla

fine e messi di fronte ad un testo sul quale sono, NETTAMENTE ed 

UNANIMEMENTE contrari.

Signor ministro: lo sa che quel testo è addirittura peggio di una legge

vecchia 25 anni?, lo sa che ci vogliono mandare nella preistoria dei diritti?, 
non vogliamo discutere di un contratto che, soddisfacente o non, si può

sempre migliorare tra 2 anni, ma solo di una legge sulla rappresentanza

militare che ci dia più diritti e i diritti non si possono monetizzare,

ma solo migliorare o cancellare ed è proprio questo che vogliono fare!.

Tra poco tempo non ci sarà più la leva e comincerà l'era di un vero esercito

professionale.

Non ci saranno più quei giovani che erano anche una forma di contatto e

collegamento tra il mondo militare e la società civile. Solo militari di

professione e.. proprio ora si vuole ELIMINARE la democrazia rappresentativa

all'interno delle forze armate?

Si pensa di soddisfare le esigenze dei CITTADINI-MILITARI solo con PROMESSE

di miglioramenti economici !

Senza diritti e solo pagati NON siamo più militari ma appartenenti alla
 nuova legione straniera o MERCENARI.

Non riesco a credere che, in un paese democratico come il nostro, sia questo

il militare e la Rappresentanza del futuro. Ma, signor ministro, è questo

il quadro che ha dipinto il GENERALE - PRESIDENTE della commissione difesa

della camera che sta cercando di portare a termine la sua ? missione - :

uccidere la Rappresentanza Militare.

Abbiamo bisogno di tante cose: miglioramenti economici e strutturali delle

forze armate; Alloggi; Riordino dei gradi; tutela giuridica, economica,

sanitaria e delle famiglie dei militari vittime di incidenti o di malattie

causati da motivi di servizio e molto altro ancora signor ministro.

Ed il Rappresentante BURATTINO che hanno immaginato e disegnato, 

dopo aversentito solo alcuni vertici militari, il duo Ramponi  -  

Lavagnini dovrebbe tutelare gli interessi dei militari del futuro?.

Cosa ne pensa signor Ministro?, troppe domande? Si?. Forse?. Ma se non c'è

incontro e comunicazione le domande si continuano ad accumulare!.

Rimango convinto che un incontro con una autorità politica, caratterizzata

da uno spiccato senso della democrazia e del diritto, quale lei è, possa

essere utilissimo a farle un quadro compiuto della realtà e delle problematiche

dei militari.

Spero di trovare in lei, come logica conseguenza delle sue qualità, la

disponibilità di ascoltare i delegati per realizzare insieme  una VERA e nuova

legge di riforma della Rappresentanza Militare.

Alla prossima occasione, signor ministro, sperando che sia una occasione

di dialogo e non solo di ascolto.

Cordiali saluti.

 

M.llo RULLO Salvatore
Delegato CoCeR  A.M.
s.rullo@tin.it
 
 

 


 

 

 

 

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