I volontari militari non si arruolano, il lavoro è poco gratificante, non c’è democrazia e libertà di parola……, non c’è una forma di tutela sindacale, i soldi sono molto pochi…... scappa anche chi ci lavora da molti anni…. e si capisce che il Governo corre ai ripari…. Non si capisce pero' sulla base di cosa la Confindustria assumera' questi ragazzi.... A fare cosa? con quale professionalità?.... forse frequenteranno dei corsi di qualificazione? Voi ci credete? Non e’ cosi’ che si risolvono i problemi del personale militare non direttivo….. 

Rassegna stampa….
Da il Venerdi’ di Repubblica
del 26/07/2002

La notizia e’ piccola piccola, di quelle che vengono lette solo andandole a cercare: pochi giorni fa ministero della Difesa e la Confindustria hanno firmato un accordo che garantirà a quanti avranno svolto il servizio militare volontario “”senza demerito”” un canale privilegiato per l’accesso al mondo del lavoro. 

Si tratta di “incentivi” alle imprese che assumeranno gli ex volontari e dell’inserimento di questi ultimi in una banca dati alla quale le industrie potranno attingere per la ricerca del personale. 

Contemporaneamente, il ministro della Difesa Antonio Martino ha annunciato un disegno di legge in base al quale aver svolto servizio militare volontario costituirà un requisito obbligatorio non solo per l’arruolamento nell’arma dei Carabinieri, della Polizia e della Guardia di Finanza, ma persino per i Vigili del Fuoco. 

Nessun giurista ha da obiettare che queste iniziative ledono il principio dell’uguaglianza tra i cittadini? Nessun sindacalista osserva che i nuovi assunti verranno scelti sulla base della loro disponibilità a quell’obbedienza “pronta ed assoluta” che l’appartenenza alle forze armate richiede? Nessun esponente del centrosinistra ha indicato il ritorno ad un collocamento pubblico e trasparente e risparmi sull’apparato militare come misure corrette per incentivare occupazione e servizi? 

Norma B.
Da il Venerdi’ di Repubblica
del 26/07/2002