PARAMETRI ECONOMICI
IL GOVERNO APPROVA
DEFINITIVAMENTE IL DECRETO
A cura del Maresciallo
Maurizio Bisanti
Delegato del
COIR CINCNAV AREA SUD M.M.
maurizio.bisanti@libero.it
Con sconcerto apprendo che
ancora una volta le aspettative e le richieste del personale in merito ad un
giusto riconoscimento in seno al nuovo atto legislativo sulla parametrazione
stipendiale sono state completamente disattese, già come avvenne alla chiusura
dello scorso contratto (n° 163 del 2002) dove con un colpo di mano la bozza
concordata tra la parte Governativa e il COCER fu completamente sostituita
ventiquattrore prima della firma.
Questa ultima operazione
apre ancora di più la forbice sui trattamenti economici tra la categoria degli
Ufficiali con il resto del personale Militare.
Cosa non avvenuta però per
le attribuzioni e le responsabilità giuridiche di impiego in particolare per il
ruolo Marescialli e Luogotenenti.
A fronte di tutto ciò Dopo
un anno di mandato ci si ritrova oggi a constatare che ancora una volta la
Rappresentanza così come attualmente si propone non soddisfa il personale
rappresentato. I limiti procedurali e di intervento si evidenziano quando
occorre realmente tutelare chi per istituzione la tutela non ce l’ha veramente.
Ancora una volta ahimè,
dobbiamo constatare che il divario e la differenza di trattamento e di
considerazione tra la categoria dei dirigenti (Ufficiali) e le categorie
considerate di fascia sociale debole (per usare un linguaggio tecnico sindacale)
del personale non dirigente (Sottufficiali e Truppa) è ancora aumentato.
Non possiamo permettere più
che ogni qualvolta che ci si ritrova a discutere con le parti Governative, su
argomenti che segnano cambiamenti sostanziali nella carriera o nel trattamento
economico del personale militare si debbano usare strategie e trattamenti
diversi. Qualcuno direbbe: "un peso e due misure diverse". La prova lampante
purtroppo, è sotto gli occhi di tutti.
A questo punto gradirei
avere una risposta chiara e possibilmente esaustiva da chi ora mi dovrebbe
tutelare e rappresentare a livello centrale/ nazionale: come mai dopo un anno di
mandato tutti gli obiettivi sono stati mancati? Non vi sembra che si è stati
tutti usati come paravento per poter meglio legittimare con la Vostra
inconsapevole complicità situazioni che a dir poco occorre considerale
aberranti? Quali sono state fino ad oggi le strategie, visto che nessuno di noi
ha compreso quelle del COCER? Io personalmente le risposte ve le potrei
anticipare ma attendo fiducioso.
E' evidente oramai, che il
confronto con la parte governativa non ci sia più, ed è ancor più evidente che
se non si mette mano in tempi stretti ad una riforma che consenta al Cocer di
essere almeno su un piano di contrapposizione dialettica seria e sullo stesso
livello di discussione con il Governo, anche a livello politico e allo Stato
Maggiore, così come avviene per le altre Amministrazioni (Forze di Polizia ad
ordinamento
civile) in cui i
rappresentanti del personale sono inquadrarti in sindacati e dove il dialogo e
la concertazione avviene con un rapporto di secondo livello, noi staremmo qui
tra altri venticinque anni a domandarci come mai ai dirigenti aumentano lo
stipendio mediamente di 450 euro al mese con decreti interministeriali o con
leggi dell'ultimo momento approvate quasi di nascosto senza concertazione e
senza contratto e alle fasce meno protette si concede talmente poco con la
giustificazione di una crisi economica, con una politica di risparmio nazionale
che coinvolge solo le fasce più deboli abbassando addirittura lo stipendio
(rimborso sulla omogeneizzazione dei Marescialli Capi con più dieci anni nel
grado con il grado superiore).
A tal proposito questo modo
di procedere mi stimola a fare un confronto quasi grottesco di ciò che faceva un
famoso nobile inglese soprannominato "Robin Hood" che lottando contro il tiranno
usurpatore con azioni ardite toglieva ai ricchi nobili per distribuire ai
poveri. Da noi vi è invece un inversione di tendenza in quanto il personaggio
si è materializzato con un non identificabile "Mister Foott" che toglie ai
"poveri" per dare ai "Ricchi".
Ogni commento mi sembra
superfluo. A questo punto cosa occorrerebbe fare?
Io credo che non si può più
dare la possibilità, a chi pensa che come in passato qualcuno ha affermato,
forse a giusta ragione, che attualmente con questa forma di Rappresentanza si
può discutere solo se "a mensa si devono distribuire le mele o le pere" e usare
a proprio piacimento persone che interpretando un mandato rappresentativo
debbano recitare la parte come attori non protagonisti davanti ad alte cariche
dello Stato, giusto perché esiste questo istituto e gli incontri effettuati
fanno parte di un protocollo concordato così come scritto nell'art. 2 della
legge 195/95 in cui sono contenuti i criteri ei protocolli di concertazione.
Veramente oramai siamo
arrivati alla frutta. Secondo il mio parere, visto e sentite le proposte della
base, l'unica soluzione per far cessare questo stato di cose sta nel fatto di
non dare più l'opportunità, visti e considerati gli episodi del passato
(contratto DPR.163/02, riordino delle carriere Dlg. 82/01, normativa per
l'impiego del personale a bordo delle navi n° 459/99), a chi usa letteralmente
il COCER come "paravento" per far passare leggi e decreti scandalosi per poi
trovare giustificazioni alla umiliante situazione con la complicità di delegati
usati inconsapevolmente, anche se in certe situazioni purtroppo è emerso con
evidente sconcerto la complicità consapevole.
Io oggi esorto tutti i
delegati di ogni ordine e grado impegnati in tutti i livelli nella
Rappresentanza a considerare seriamente la opportunità di rassegnare le
dimissioni immediate e irrevocabili. Forse questo stato di cose potrebbe creare
una discussione e un confronto politico parlamentare anche perché il Cocer si
dovrebbe comportare nella stessa maniera e dare massimo risalto a tale
comportamento.
Non vorrei essere frainteso,
questa mia richiesta non è assolutamente incitazione a disobbedire o altro,
penso che ognuno di noi sia consapevole che in qualsiasi momento ci si può
avvalere dell' art. 13 del Rirm per rassegnare le dimissioni individuali senza
incorrere in sanzioni disciplinari.
Forse questa strategia,
visto che azioni atte a sensibilizzare un intervento Governativo sono state
quasi nulle, se si considera quale azione anche la presa di posizione del
delegato M.llo Fico del COCER E.I. potrebbero in qualche maniera aprire un
dibattito Parlamentare. Il Maresciallo dopo l'incontro molto formale con il
Ministro della Difesa non avendo la giusta attenzione per poter esprimere tutto
il disagio del personale in merito alla imminente approvazione delle legge sulla
parametrazione, per protesta si astiene dall'alimentazione sino a quando non
venga ricevuto dal Presidente del Consiglio. Io personalmente esprimo
solidarietà come collega e padre di famiglia al Maresciallo FICO, ma sono molto
scettico sulle modalità della protesta, anche perché certe azioni e
manifestazioni non appartengono al modo di essere militari, suscitano ilarità e
direi commiserazione da chi non conosce la realtà militare, e inoltre penso che
non possano trovare reali possibilità di discussione a livello politico
parlamentare. Se c'è chi condivide questo mio intervento, farebbe cosa gradita
se mi facesse sapere la sua idea.
Saluto e ringrazio chi ci
consente questo servizio.
Maresciallo Maurizio Bisanti
Delegato nelCOIR CINCNAV AREA SUD M.M.
maurizio.bisanti@libero.it
|