MAZZUCA POGGIOLINI. -
Al Presidente del
Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa. - Per sapere -
premesso che:
nei giorni scorsi numerose note di agenzie stampa hanno riportato la notizia
che il Maresciallo Capo dell'Esercito, Pasquale Fico, delegato del Consiglio
Centrale della Rappresentanza Militare Sezione Esercito, sta attuando una
totale astensione dal cibo, dal giorno 8 maggio scorso, e dal giorno 2
giugno anche dall'assunzione di liquidi, per protestare contro la decisione
del Governo di attuare la riforma del sistema retributivo del personale dei
ruoli non direttivi delle Forze Armate e Forze di Polizia, varata
definitivamente nella riunione del Consiglio dei ministri n. 110 del 29
maggio 2003, con un decreto legislativo recante il «Sistema dei parametri
stipendiali per il personale non dirigente delle Forze di Polizia e delle
Forze armate, a norma dell'articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 86»;
nel pomeriggio del 4 giugno il Maresciallo Fico è stato ricoverato presso
l'Ospedale Militare «Celio» di Roma per un aggravamento delle sue condizioni
fisiche a seguito della prolungata astensione dall'assunzione di cibi e
bevande;
risulta all'interrogante che il Maresciallo Capo Pasquale Fico abbia più
volte auspicato, nelle motivazioni della sua protesta, un urgente incontro
con il Presidente del Consiglio dei ministri al fine di evitare l'emanazione
di un provvedimento fortemente lesivo per il personale destinatario;
tale appello, fortemente sostenuto dalle numerose e spontanee manifestazioni
di astensione dalla mensa obbligatoria, verificatesi nella quasi totalità
delle caserme e degli enti delle Forze Armate, è stato totalmente ignorato
dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal Ministro in interrogato e dallo
stesso Presidente del Consiglio -:
se sia intenzione del Presidente del Consiglio onorare gli impegni assunti
all'epoca della sua propaganda elettorale nei confronti dei Militari dei
Ruoli non direttivi dando piena applicazione a quei provvedimenti atti ad
eliminare le numerose sperequazioni, sia a livello retributivo sia di
carriera, che hanno visto fortemente penalizzato il personale appartenente
ai ruoli dei Marescialli, dei Sergenti e dei Volontari delle Forze Armate e
che da molti mesi giacciono presso le competenti Commissioni in attesa di
essere esaminati;
se sia intenzione del Presidente del Consiglio dei ministri e del Governo
apportare quelle necessarie modifiche, al decreto legislativo che ha
introdotto il «Sistema dei parametri stipendiali per il personale non
dirigente delle Forze di Polizia e delle Forze armate, a norma dell'articolo
7 della legge 29 marzo 2001, n. 86», così come richiesto dalla
Rappresentanza Militare Interforze - Comparto Difesa con la delibera numero
1, verbale numero 15/IX , in data 7 maggio 2003;
se sia intenzione del Ministro accogliere le istanze del Maresciallo Capo
Pasquale Fico e farsi garante presso le competenti commissioni affinché i
provvedimenti atti ad eliminare le numerose sperequazioni, sia a livello
retributivo sia di carriera, che hanno visto fortemente penalizzato il
personale appartenente ai ruoli dei Marescialli, dei Sergenti e dei
Volontari delle Forze Armate siano approvati in tempi brevi al fine di non
ingenerare nel personale destinatario il proliferare di malumori che
sfocerebbero certamente in comportamenti emulativi, se non in più gravi
forme di dissenso. (3-02349)