(Riceviamo e pubblichiamo!)
Gentile Signor Presidente,
Sono un suo
Connazionale e, purtroppo, un sottufficiale dell'Esercito.
Mi scuso fin d'ora se non mi
firmerò per esteso, ma la nostra Legge e i nostri Regolamenti mi vieterebbero
di rivolermi direttamente a Lei, ed incorrerei in sansioni anche piuttosto
gravi!!!!
Le scrivo per rappresentarle
la problematica GRAVE ED URGENTE che riguarda tutti i sottufficiali delle forze
armate e che ingenera un grave malcontento: il trattamento economico OFFENSIVO
della nostra professionalità e della nostra DIGNITA'!
Con l'ultimo provvedimento,
la totale omogenizzazione, il trattamento economio degli Ufficiali dell'esercito
ha raggiunto livelli stratosferici, mentre quello di noi poveri sottufficiali è
rimasto fermo, come da molto tempo oramai.
I sergenti poi, Ruolo di cui
mi onoro di far parte da quasi 10 anni, e sempre nel grado si Sergente, sono i
più vessati!
Io, fortuna della fortuna,
appartengo poi ad uno dei primi due corsi sergenti, che a differenza di tutti
gli altri corsi successivi non percepiscono nè l'assegno personale ne, e questa
sembra una presa per i fondelli, la "Retribuzione anzianità" ... mi
scusi ma forse non ho compreso l'idea del legislatore: ma un Sergente del 3°, 4°
5° 6° ecc corso sono più anziani di quelli del 1° e 2° corso? Ovviamente
no mi risponderà! E allora, Le chiedo, perchè loro percepiscono la
Retribuzione anzianità e noi no?
Inoltre i sergenti di
questi corsi provengono dai Volontari in servizio permanente e quindi per loro
divenire sergenti è un cambio di "status" (a proposito, se vengono
assegnati ad una nuova caserma dopo il corso sergenti percepiscono la legge 86 -
altri 12.000 euro circa) mentre per noi dei primi 2 corsi, che eravamo sergenti
di complemento dato che i Volontari in servizio permanente non esistevano,
sempre sergenti siamo rimasti e niente legge 86, e niente assegno personale, e
niente "Retribuzione Anzianità".
Riassumendo:
Visti i nuovi sviluppi del
trattamento economico non posso sperare in un aumento di stipendio;
Visto il fatto che noi non
eravamo VSP, in quanto non esistevano, dobbiamo rassegnarci a prendere
meno dei colleghi più giovani PERFINO DI PENSIONE!
Vista la mentalità
imperante nell'esercito, dove il sergente era un grado di transito, dobbiamo
rassegnarci ad essere trattati dagli Ufficiali e dai Marescialli come
"l'ultima ruota del carro" ... io personalmente mi sono sentito dire
da un maresciallo dell'ultimo corso (1 mese al reparto dopo 2 anni di scuola)
"MA IO SONO UN MARESCIALLO ED UN SUO SUPERIORE" dopo 10 anni che servo
l'esercito con lo stesso grado per "legge".
Tenendo presente tutto ciò
signor Presidente Le chiedo: Con che forza domani mattina mi alzo dal letto per
presentarmi in servizio?
La prego Presidente, mi dia
una risposta, a me che ho lasciato un lavoro civile promettente per indossare la
divisa, credendo nei valori della Patria e che le stò scrivendo con le lacrime
agli occhi sentendo di tradire il mio giuramento di fedeltà, quando forse è la
Patria che ha tradito me.
Presidente, io mi stò
guardando intorno, in cerca di un altro lavoro, ma resterò sempre un
Sottufficiale nel cuore! La prego, mi impedisca di abbandonare, mi restituisca
la dignità di essere un Sottufficiale dell'Esercito senza essere preso in giro
da Superiori che mi ritengono l'ultima ruota del carro e da inferiori che
prendono più di me di stipendio ... si TUTTI GLI INFERIORI IN QUANTO I VSP;
QUANDO VENGONO PROMOSSI AL GRADO SUPERIORE DOPO DUE ANNI, GRAZIE ALLO SCATTO
STIPENDIALE; VANNO A PERCEPIRE PIU' DI ME ... io dopo 7 anni nel grado
raggiungerò un volontario arruolatosi il mio stesso giorno, ma lui mi
risorpasserà perchè verrà promosso al grado superiore mentre io resterò
fermo per altri 7 anni in attesa della mia promozione a Sergente Maggiore capo
... e lui ha altri 3 gradi da conseguire!
La prego Presidente, mi
convinca, Lei che rappresenta lo Stato, La patria che ho giurato di difendere,
che questa Patria mi vuole ancora nelle sue fila a difenderLa!
Se le ho scritto questa
lettera aperta è perchè credo ancora in Lei e nelle istituzioni, e nel bene
che vuole alle Sue Forze Armate, di cui è Comandante in Capo, ma la mia Fede
vacilla, e per questo, come mio Supremo Comandante Le chiedo aiuto e
rassicurazioni sul mio futuro.
Signor Presidente, se vuole
dedicare un minuto a visitare il sito www.forzearmate.org
che è in indirizzo, e il quale prego di dare la massima visibilità a questa
mia sperando che altri colleghi seguano il mio esempio, se lo condividono, vedrà
che non sono il solo a lamentare queste disparità.
Firmato
Con osservanza
Un sergente con la s
minuscola, purtroppo.
sergenteei@email.it