Stipendi, l'ennesima burla per i poliziotti
IL RESTO DEL CARLINO 2.6.03
Nella seduta
del 29 maggio il governo ha approvato il decreto legislativo che introduce i
parametri stipendiali in sostituzione dei livelli retributivi per gli
appartenenti alle Forze di Polizia e alle Forze Armate.
«Un provvedimento che
nella sua sostanza non risolve nulla — scrive Carlo Ronzino, segretario
provinciale dell'Uilps (Unione italiana lavoratori polizia di stato)
Da un
lato non valorizza per nulla la professionalità del personale delle Forze di
Polizia e delle Forze Armate e dall'altro fallisce completamente l'obiettivo
prefissato nella legge delega. Tale fallimento è senza dubbio addebitabile alle
scarse risorse finanziarie messe a disposizione del Governo.
Un provvedimento
che crea, altresì, palesi disparità rispetto al restante personale del pubblico
impiego, per i quali l'introduzione delle classi e dei parametri è avvenuta con
decorrenza anteriore (1/1/2003) rispetto a quella fissata per il comparto
sicurezza e difesa (1/1/2005).
L'aver fissato all'1/1/2005 l'entrata in vigore
della parametrazione, penalizza enormemente gli appartenenti alle forze di
polizia e alle forze armate, poiché i benefici economici introdotti con la
modifica del sistema retributivo saranno calcolati soltanto a decorrere dalla
citata data».
IL RESTO DEL CARLINO 2.6.03
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