LETTERA
APERTA AI DELEGATI COCER E.I.
ED AI COLLEGHI DELLA CAT. "B"
Nel mese di dicembre 2002, i rappresentanti
"COIR - E. I." hanno svolto una serie di incontri con i rappresentanti
COBAR, e con il relativo personale dei COBAR stessi.
Anche presso la nostra caserma, e quindi
presso il nostro COBAR, il 12/12/2002 sono giunti i rappresentanti COIR.
Dalla riunione, sono emerse delle realtà a
dir poco sconcertanti, infatti lo stesso delegato COIR della cat. "B",
esternava l’enorme difficoltà di deliberare, da parte del COIR, per mancanza
di numero legale, dovuta alla indisponibilità di quei delegati COIR, avente
anche il mandato COBAR e COCER, di non intervenire alle riunioni COIR, basta
verificare le presenze – assenze.
Invitati più volte, dallo stesso COIR, a
presenziare alle riunioni, le hanno, quasi sempre, disertate giustificando la
loro assenza, ai troppi impegni di lavoro e non, che li assillano.
Bene, poiché lavorano tanto,
"prescriverei Loro un suggerimento", "meglio assumere un solo
impegno e curarlo in tutti i suoi aspetti, piuttosto che svolgerne tre con
difficoltà e con scarso profitto". (COBAR, COIR, COCER).
Quindi, alla luce di ciò INVITO i
rappresentanti COCER, quali delegati COBAR, COIR, a dimettersi, da queste
ultime due cariche, (COBAR, COIR), anche se la legge non ve lo impone, è solo
questione di "Buon Senso", e far subentrare colleghi eletti in
successione, permettendo a queste ultime due rappresentanze, di lavorare con una
più ampia veduta di idee, ma soprattutto di poter deliberare con meno difficoltà.
A tutto questo, si aggiungono le miriadi di
informazioni che giorno dopo giorno, partono dalla Capitale, ramificandosi a
Nord e a Sud della nostra Penisola, entrando in tutte le caserme sotto forma di
anteprime, riguardanti un presunto riordino delle carriere di imminente varo da
parte del Governo, oppure, promesse di questo o quel Parlamentare, ma non si
riesce mai a sapere il suo nome, che ha preso a cuore la nostra categoria, e
risolverà TUTTI i nostri problemi.
Giunge così il momento di fermarsi e
riflettere. Soprattutto se questa riflessione è la somma di azioni, a mio
giudizio, poco incisive e concrete fatte dal nostro COCER.
Permettetemi, "ILLUSTRISSIMI MEMBRI DEL
COCER E.I.", di suggerire, le VOSTRE DIMISSIONI dal COCER stesso.
Sarebbe un atto di vera responsabilità e
rispetto, per tutti quei colleghi che vi hanno eletto, dimostrando di non avere
un attaccamento maniacale alle poltrone del COCER.
In questo mandato, ho notato una chiusura, dei
delegati COCER E.I., una mancanza di comunicazione, sia con i rappresentanti
COIR, e di conseguenza con i rappresentanti COBAR.
Le poche apparizioni, o contatti avute con la
periferia, o sui quotidiani, sembravano pubblicità "AD PERSONAM".
Non vi è quello scambio di informazioni che
dal centro si sposta alla base, sfido chiunque a scrivere o commentare gli
argomenti che il COCER si è occupato negli ultimi 2 mesi, quali obbiettivi ha
raggiunto e quali raggiungerà; nessuno lo sa, o meglio la massa dei colleghi
che hanno dato il loro voto fidandosi di Voi, permettendovi di sedere a PALAZZO,
non sa nulla.
E poi basta leggere le Vostre delibere, quello
che avete chiesto ed ottenuto da Maggio sino a Luglio, non sono
altro che convegni, gruppi di lavoro, e tavoli tecnici.
Egregi colleghi,
se questi risultati ottenuti dal nostro COCER,
ritenete che siano di una Rappresentanza degna di essere chiamata con questo
nome, bene, abbiamo ciò che meritiamo.
IO, MI SENTO PRESO IN GIRO.
Piero d.