PROROGA AL IX MANDATO DELLA
RAPPRESENTANZA MILITARE
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forum sulla rappresentanza:
VITTORIA O SCONFITTA ?
Il 27 Ottobre 2004 la Camera dei Deputati ha approvato la proroga, di circa
1 anno e mezzo, degli attuali consigli della Rappresentanza Militare,
aderendo ad un analogo emendamento presentato dal Governo (art. 5 quater del
DL 238/04 – A.C. 5330).
Seguendo gli atti parlamentari in merito alla conversione del suddetto D.L.
mi è stato chiaro, sin dall’inizio, che si è trattato di un passaggio
politico iniquo ed ingiustificabile, un atto che ha palesemente violato le
norme più elementari del vivere democratico impedendo di fatto le prossime
elezioni per il rinnovo dei consigli della R.M. e le ha differite di 1 anno
e mezzo, mortificando le legittime aspettative di migliaia di militari delle
varie categorie che erano pronti a candidarsi con “idee proprie” nei
vari consigli della R.M.
La concessione della proroga è stato un atto inopportuno, anche nella
tempistica, così ingiusto ed incomprensibile che mi ha fatto riflettere a
lungo sulla natura stessa della Rappresentanza dei Militari, da dove viene e
soprattutto dove è arrivata.
Sono stato un delegato del 1° mandato del CO.CE.R., e da allora è rimasto
indelebile il ricordo dell’impegno, dell’entusiasmo e della passione dei
M.lli A.M., dei M.lli dell’E.I Guerra ed
Angelo Santamaria e tanti altri. Mi colpiva il coraggio di
rappresentare i bisogni e le esigenze del personale militare, il coraggio a
volerne tutelare a tutti i costi i diritti. Ricordo che già da quel 1°
mandato si avvertì l’ esigenza di riformare la L 382/78 in quanto non
riconosceva alla R.M. un vero ruolo negoziale.
Ora leggo, e rifletto, sulla delibera n° 1 del CO.CE.R. interforze del 28
Settembre u.s. e constato con amarezza e rabbia come gli attuali
delegati si arroghino il diritto, in una autoesaltazione e megalomania senza
eguali, di essere i soli attori competenti e deputati a portare a termine la
riforma della R.M., e che gli eventuali nuovi organismi avrebbero potuto
ostacolare o impedire l’approvazione della stessa riforma e degli altri
provvedimenti (?) in itinere.
Constato ancora che sempre con la suddetta delibera i delegati del CO.CE.R.
interforze, all’unanimità, chiedono a tutte le forze politiche e ai vertici
militari di stralciare dal testo sulla riforma della R.M. non una norma che
preveda personalità giuridica, un vero ruolo contrattuale a tutti i livelli
o altro, ma solo l’allungamento del mandato e la rieleggibilità.
Questa richiesta di proroga del mandato da parte degli attuali delegati e
la concessione di essa da parte del Governo ha suscitato sgomento e
malumore anche fra i colleghi meno attenti alle problematiche della R.M.,
aumentando ancor più il divario, già esistente, tra gli attuali
rappresentanti, visti ormai come dei privilegiati , lontani e distaccati ed
il mondo reale della condizione militare .
Chiedo ora, agli attuali delegati, se la mia impressione di uno scambio
tacito tra loro stessi ed il Governo ovvero firma del contratto (e la
stragrande maggioranza dei COIR e COBAR erano contrari) in cambio della
proroga, sia giusta o sbagliata.
Vi chiedo, ancora: ora vi sentite
liberi ?
Oppure avvertite una sorta di
bavaglio alla bocca?
Adesso siete liberi di rappresentare le vere esigenze del personale militare
e delle loro famiglie, senza alcun condizionamento ?
Potrete mai assumere atteggiamenti anche forti in presenza di problematiche
non risolte ? come ad esempio Indennità operative, previdenza integrativa,
CFI e STR, il riallineamento che non ha riallineato tantissimi colleghi con
26-25 anni di servizio, questione amianto, figura del Luogotenente,
omogeneizzazione, 958 e tanto, tanto altro).
Sono convinto che ora, dopo questo contentino di un altro anno e mezzo di
apparire e presenziare, di privilegi e poltronismi, vi sentite dei
vincitori.
Per noi militari delle Basi che viviamo realmente la condizione di
soldati ne siete usciti sconfitti ed umiliati nella dignità di
rappresentanti.
Primo M.llo LEO Francesco – Lecce
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