RIALLINEAMENTO DEI GRADI DEI SERGENTI
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Riceviamo e pubblichiamo per dovere di cronaca
Arruolati prima della legge 196/95
La recente risposta dell'Onorevole Generale Ramponi,
Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati
Sent: Wednesday, March 10, 2004 11:21 AM
Subject: Re: Riordino Delle Carriere -
Non dimenticate i Sergenti
Si fa riferimento alla Sua e-mail del 21/12/03
concernente la situazione dei Sergenti reclutati con la legge 958/1986, nella
quale si rappresenta la necessità di prevedere il transito di detti
Sottufficiali nel ruolo dei Marescialli , nel quadro del provvedimento in
itinere sul riallineamento delle carriere del personale non direttivo delle
Forze Armate con quelle delle Forze di Polizia
A riguardo, si osserva come la formulazione di
una simile previsione incontri ostacoli difficilmente superabili da un punto
di vista sia giuridico-normativo che organico, in relazione anche alla
necessità di assicurare un regolare funzionamento dei ruoli e degli
avanzamenti, evitando, per quanto possibile, l’insorgere di situazioni di
sperequazione a danno del personale che ha già maturato le condizioni o
superato le valutazioni prescritte per le promozioni ad anzianità e a
scelta.
Peraltro, si deve tener conto che non esiste per
il personale non direttivo in questione una situazione di disallineamento
analoga a quella determinatasi nel ruolo dei Marescialli delle F.A. rispetto
al ruolo Ispettori dei Carabinieri.
Va anche considerato che il D.Lgs. 196/95 – con
cui è stata soddisfatta l’inderogabile esigenza del riordinamento dei ruoli in
una prospettiva interforze – nel modificare la 958 ha pure previsto ,a favore
del personale in argomento, la possibilità di transito nel servizio permanente
effettivo.
Occorre altresì aggiungere che l’attuale
elevata consistenza di personale reclutato con la 958/86 (più di 3000
Sergenti) renderebbe assai problematica un’eventuale ipotesi di transito verso
un ruolo , quello dei Marescialli , che il modello professionale ha destinato
, come noto, ad un progressivo ridimensionamento .
In definitiva , si deve ritenere che
,nell’attuale contesto normativo ed ordinamentale , sia necessario
individuare iniziative diverse dalla ricostruzione delle carriere, per
cercare di ottimizzare le possibilità di accesso ai ruoli superiori del
personale in questione.
Cordialmente.
On. Luigi Ramponi
LA LETTERA DEL SERGENTE E.I.
----- Original Message -----
Sent: Sunday, December 21, 2003 8:36 PM
Subject: Riordino Delle Carriere - Non
dimenticate i Sergenti
Buonasera Onorevole
Sono un Sergente E.I. del primo Corso, arruolato a mente
della legge 196 art. 34 comma 12, al capo VII - "NORME TRANSITORIE",
esattamente come gli appartenenti al Ruolo Marescialli che, con proposta n°
4376 della Camera dei deputati di Sua iniziativa, il nostro Governo sta
riallineando.
Purtroppo non ho visto menzionato nella proposta ne i 1° ne il 2° Corso
Sergenti.
Vengo a Lei, fiducioso in una sua cortese risposta, per chiederLe il perché di
questa dimenticanza, sicuro che Lei e il nostro Governo, non ci
reputi militari non degni di attenzione, in quanto appartenenti ad un Ruolo
"minore" rispetto al Ruolo Marescialli ed essendo numericamente pochi.
Riconoscendo indubbiamente la buona volontà di questo Governo nel riordinare
la Categoria dei Sottufficiali delle Forze Armate, mi sono permesso di
rammentarLe l'esistenza di questa minoranza di Sottufficiali sicuro che
prenderà tutti i provvedimenti necessari per porre rimedio a questa, a mio
modesto parere, difformità di trattamento includendo, come da Lei affermato,
"tutti i ruoli del personale delle Forze Armate".
In attesa di una sua cortese risposta La ringrazio
anticipatamente, cogliendo l'occasione per porgerLe distinti saluti.
Un sergente con la s minuscola
LA REPLICA DEL SERGENTE E.I.
alla risposta dell'On. Ramponi
Gentile Onorevole.
mi permetto, prendendo immeritatamente spunto
dalla Sua cortese risposta, di venire a Lei per meglio precisare alcuni punti,
a me forse oscuri, della problematica e che spero voglia, nella sua
disponibilità, aiutarmi a chiarire.
Lei fa riferimento a TUTTO il personale arruolato
ai sensi della legge 958/86, mentre la problematica riguarda una piccola, ma
significativa, parte di questo personale.
Esiste infatti una parte del personale, arruolata
ai sensi della legge 958/86, che non ha potuto usufruire del comma 3, art. 36
della legge in questione, che recitava:
3. I sergenti di complemento di cui al comma 1, al trentaseiesimo mese,
possono essere trattenuti in servizio, in qualità di sergenti in ferma
volontaria e raffermati, in relazione ai posti disponibili nell'ambito di
ciascuna Forza armata per partecipare a domanda ad un corso di qualificazione
di sei mesi, al termine del quale sono ammessi ai concorsi per l'immissione
nei ruoli dei sottufficiali in servizio permanente di cui alla legge 10 maggio
1983, n. 212.
Se Lei ha la bontà di prendere visione dello
specchio in allegato noterà che, per quanto riguarda l' Esercito Italiano, di
cui mi onoro di far parte, ci sono ad oggi ben 414 Marescialli che sono
ricaduti nel comma 12, art 34 della legge 196/95 che recita:
12. I sergenti e gradi corrispondenti in ferma volontaria raffermati, ai sensi
dell'art. 36, comma 3, della legge 24 dicembre 1986, n. 958, e dell'art. 15
della legge 10 maggio 1983, n. 212, che al 1 settembre 1995 abbiano ultimato
la ferma triennale, sono a tale data immessi in servizio permanente e
conseguono ad anzianità, previo giudizio di idoneità, il grado di sergente
maggiore e gradi corrispondenti, dopo tre anni e sei mesi dal reclutamento. I
sergenti maggiori e gradi corrispondenti di cui al presente comma sono
promossi al grado di maresciallo e gradi corrispondenti, previo giudizio di
idoneità, ed inquadrati nel ruolo dei marescialli il giorno successivo alla
promozione a maresciallo e gradi corrispondenti dell'ultimo sottufficiale di
cui al comma 8.
Mentre esistono 610 sergenti, e non 3000, che alla
data del 30/08/95 erano, come il personale appena nomato, "Sergente raffermato
in ferma triennale" che è stato "relegato", avendo la sola colpa di una minore
anzianità, nel Ruolo Sergenti, a mente del comma 2, art 35 della legga 196/95,
che recita:
2. Ai primi due concorsi utili per l'immissione nel ruolo dei sergenti,
possono, inoltre, partecipare, a domanda, purché in possesso dell' idoneità
psico-fisico-attitudinale al servizio permanente i sergenti di complemento in
servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto da almeno 24 mesi
con ferma triennale o quinquennale ai sensi della legge 24 dicembre 1986, n.
958, e successive modifiche, nonché i sergenti sia di complemento sia in ferma
volontaria o rafferma che abbiano terminato la ferma biennale, triennale o
quinquennale da non più di un anno dalla data di entrata in vigore del
presente decreto.
I punti che mi sono oscuri, e per i quali vengo a
Lei per chiedere lumi, sono i seguenti:
1) Non nota una sperequazione di trattamento
dovuta solo e soltanto ad una minore anzianità, tra personale arruolatosi
secondo la stessa legge e con la stessa anzianità di servizio?
2) Il Riallineamento dei Ruoli deve avvenire solo
e soltanto nei confronti dell' Arma dei Carabinieri o può interessare anche
sperequazioni all'interno della stessa Forza Armata?
3) Pur comprendendo che il legislatore abbia
introdotto, al capo VII - Norme transitorie, l'articolo 35, affinché non
nascesse un Ruolo Sergenti completamente vuoto, non è venuta a mancare la
motivazione essendo ad oggi il Ruolo numericamente molto cresciuto?
4) Quello che si chiede non è un passaggio
automatico nel Ruolo Marescialli, ma di avere la possibilità di partecipare al
concorso previsto dall'allora legge 958/86 che ci avrebbe permesso, se la
196/95 non fosse esistita, di rivestire i gradi del Ruolo Marescialli. Quali
sono i motivi ostativi alla istituzione di un concorso straordinario?
5) Inquadrando il suddetto personale, mediante una
ricostruzione di carriera, dopo l'ultimo Maresciallo arruolato ai sensi della
958/86, quale scavalcamento si pone in essere?
Colgo inoltre l'occasione per precisare che, il
personale in questione, non ha subito sperequazioni nei confronti del ruolo
Ispettori dei Carabinieri in quanto non esisteva all'epoca, nell'Arma dei
Carabinieri, una figura paritetica. Se infatti, per analogia, consideriamo
paritetico il Sergente di complemento con il Vicebrigadiere in Servizio
Permanente, la sperequazione salta all'occhio.
Mi rilego alla Sua osservazione riguardante la
possibilità che il personale avrebbe avuto, grazie alla 196/95, di transitare
il servizio permanente effettivo per precisare che, persone in condizioni
analoga, solo leggermente più anziane, non solo hanno avuto la possibilità, ma
il transito diretto, e nel Ruolo Marescialli. Non è questa una sperequazione?
Concordo con Lei sulla necessità, escludendo il
personale ex 958 su cui ho disquisito finora, di trovare soluzioni in fase di
riordino per tutto il Ruolo, in quanto ad oggi il rischio concreto è di
trovarsi persone giovani (di età inferiore ai 40 anni) nel grado apicale del
Ruolo e senza sbocchi di carriera e conseguentemente, cosa alquanto grave da
fiero appartenente e amante della Forza Armata, privo di motivazione.
Sicuro e fiducioso di una Sua cortese risposta,
augurandomi di riceverla in tempi più brevi, vista l'imminenza delle
decisioni, e speranzoso di un Suo cortese intervento l'occasione mi è gradita
per porgerLe cordiali saluti
Un sergente con la s minuscola
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