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COCER VOLONTARI
 

Riordino - Parametri - Professionalita', ed altro!

A cura di Carlo A.
Cocer EI

 

 PROPOSTA SULLE LINEE GENERALI  CHE DOVREBBERO ISPIRARE LA LEGGE DELEGA DEL RIORDINO DELLE CARRIERE PER IL PERSONALE VOLONTARIO IN SERVIZIO PERMANENTE.

 

Il riordino delle carriere, per il personale attualmente in servizio nel ruolo Volontari in Servizio Permanente, deve rappresentare lo strumento per uscire dalla stagnazione economica e di carriera in cui attualmente si trova; stagnazione che incide negativamente sul morale del personale rischiando così di compromettere l’intera realizzazione, già in atto, del nuovo modello di Difesa nonché  l’efficienza operativa dell’Istituzione; situazione assolutamente non paventabile. 

L’ ipotesi, in più sedi prospettata, di unificare i ruoli Volontari in Servizio Permanente e Sergenti. và sicuramente incontro alle aspettative del personale Volontario; rappresenta inoltre un interessante soluzione al problema, ed è salutata con entusiasmo dal suddetto personale. 

Il riordino dovrà comunque prevedere un transitorio che tuteli, e allo stesso tempo dia il giusto riconoscimento alle figure più anziane attualmente in servizio nel ruolo Volontario in Servizio Permanente. 

Il riordino dovrà prendere in considerazione tutte le possibilità per sanare  e dare il giusto riconoscimento al personale oggi in servizio arruolato ai sensi del D.L. 958/86, sia esso oggi con il grado di Volontario in servizio permanente che Sergente. 

Il riordino dovrà garantire pari dignità e opportunità tra  il Comparto Difesa e Sicurezza. 

Dovrà altresì garantire, fra tutti i gradi e ruoli la meritocrazia, annullando le attuali discriminazioni nel passaggio ai ruoli superiori, giacchè è impensabile  che in un modello di Difesa/Sicurezza professionale come quello oramai interamente costituito si vada a privilegiare unicamente il grado posseduto e non appunto la meritocrazia . 

Il riordino dovrà inoltre differenziare nettamente il percorso concorsuale e successivamente durante la frequenza dei corsi, il personale militare già in servizio che partecipa ai concorsi interni aperti anche al personale civile,  in sostanza bisogna dare il giusto riconoscimento a chi proviene  dalla vita militare, tutto ciò in virtù del principio della meritocrazia.
 

Carlo A.

 


 

RIORDINO!

STAVOLTA NON VOGLIAMO CHE SIA UN MIRAGGIO…..
.

per i Volontari in servizio Permanente!

 

A volte mi sembra di vivere in un brutto sogno..poi all’improvviso mi sveglio e mi accorgo che la realtà è ancora più brutta…!  

Ma cominciamo dall’inizio del brutto sogno. 

I Volontari in sp.  rimangono fortemente penalizzati dall’introduzione del nuovo sistema retributivo economico denominato  “parametri”, che,  anche se ha visto riconosciute per tutto il personale militare specificità e peculiarità diversificandoli di fatto dal restante pubblico impiego, al Volontario non è arrivato un euro, riferendomi ovviamente al 1°C.le magg., mentre ha visto  aumentata sensibilmente la forbice retributiva con i gradi dei ruoli superiori! A nulla è servito ovviamente il parere contrario da parte del CoCeR  cat “c”a tale sistema.

Successivamente nella mini concertazione per il recupero dello 0,99% dell’ultima concertazione, tutte le risorse sono state destinate sull’assegno di funzione, e anche in questo caso i Volontari non hanno visto un euro, dato che nessun Volontario in sp ha 17 anni di servizio ad oggi; stavolta comunque è stata anche una scelta politica strategica: vale a dire meglio pochi euro maledetti ora  o un incremento sostanziale al raggiungimento dei previsti 17 anni di servizio? (così come modificati dalla concertazione , prima erano 19).

Si arriva così all’ultima concertazione economica di quest’anno, dove a parte la mera suddivisione delle risorse in base a semplici calcoli algebrici sugli attuali livelli e l’aumento del punto parametrale per il 2005, valido per tutto il personale, come categoria si è cercato di modificare sostanzialmente l’Importo Aggiuntivo Pensionabile; su tale emolumento che risultava già meno gerarchizzato rispetto ad es. all’operativa di base (che oltretutto ne costituisce un branca esterna), la categoria a cercato di intervenire  tentando dapprima di farlo diventare inversamente proporzionale al grado, e successivamente almeno di farlo diventare un emolumento ove le risorse sarebbero state distribuite in maniera eguale per tutti i gradi; ma…niente …anche in questo caso le aspettative del personale di vedere un segnale forte, oltretutto sempre sostenuto anche dai vertici militari che oramai già da tempo hanno ammesso che  la situazione dei gradi iniziali della catena gerarchica andava sicuramente migliorata, non si è realizzata, e anche se la gerarchizzazione  alla fine è risultata minima, il morale del personale ne ha comunque risentito; risentimento che è aumentato visto anche l’intervento sulle operative del ruolo dei sergenti, che ha sottratto risorse a discapito di  tutte le altre categorie, per sanare un errore dell’AD.

Poi a cavallo della concertazione , avviene il Riallineamento delle carriere dei M.lli, dove, per inciso, tutte le categorie sono state d’accordo di porre addirittura come pregiudiziale alla prosecuzione del tavolo concertativo per il rinnovo contrattuale per il biennio economico 2004-05 il buon esito del provvedimento di Riallineamento; quindi dal niente, cioè senza risorse destinate a monte, ci siamo visti , per fortuna per i M.lli e anche per la loro indubbia capacità tecnica e di dialettica politica, un provvedimento cha ha sanato una sperequazione esistente dal 1995. E qui si dovrebbe aprire la parentesi della oramai famosa 958/86! Infatti come categoria , dapprima abbiamo cercato di inserirci nello stesso tavolo tecnico aperto , (senza troppe difficoltà) allo SMD per il riallineamento, poi dato che il problema degli arruolati ai sensi del DL 958/86 era sostanzialmente diverso dal problema riallineamento  ci è stato ufficialmente (delibere e risposte agli atti) detto che chiuso il problema riallineamento si sarebbe affrontato allo stesso modo la questione 958!….bè dopo un anno ancora attendiamo la prima convocazione da parte dello  SMD!!

Chiusa la parentesi  eccoci arrivati al riordino!

Sono oramai anni che in qualità di delegato CoCeR cat “c”, in varie forme ed in più sedi, viste anche le pressanti lamentele della base rappresentata, denuncio lo stato di malessere del personale dovuto alla stagnazione economica e ai limiti reali ed oggettivi,(non quelli teorici), della progressione di carriera; limiti che non permettono un miglioramento stipendiale, dato che nel sistema dei parametri,  a grado e qualifica corrisponde un diverso stipendio!

Le mie osservazioni in merito si sono aggiunte a quelle, forse più efficaci, dei sindacati di polizia, ed è proprio da qui che si è arrivati alla Finanziaria 2004, dove sono state destinate risorse  da utilizzare entro il 31-12-04 per, cito da legge “ il riordino delle carriere del personale non dirigente e non direttivo delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare e per le FFAA.”

Bene quindi sembrava fatta; a questo sarebbe dovuto seguire l’emanazione di una legge delega, che avrebbe dovuto ispirare i successivi decreti legislativi; invece proprio da qui il brutto sogno diventa incubo!

I sindacati di polizia hanno chiesto e ottenuto un tavolo tecnico con la propria amministrazione per discutere assieme sulle esigenze del personale e quelle dell’Amministrazione, e a tale tavolo hanno per giunta partecipato i CoCeR Carabinieri e della Guardia di Finanza, come “osservatori “, mentre per il Comparto Difesa (EI- AM- MM ) nonostante l’autorevole approvazione da parte governativa a far si che la Rappresentanza Militare partecipasse attivamente insieme allo SMD , nel prospettare quanto meno le esigenze del personale, non c’è mai stato un incontro/confronto costruttivo in materia! Comunque sia, tra una richiesta e un diniego, intanto nelle aule parlamentari si vedevano presentati, diversi PDL, che lasciavano intuire, o almeno io ho intuito, le risultanze del tavolo tecnico dei sindacati di Polizia con la loro amministrazione! Tant’è che lo SMD , invia una lettera al CoCeR, dove richiede, un parere su tre punti che in qualche modo sintetizzano “l’oramai” ipotetico prossimo riordino; e qui riporto i punti di interesse della categoria:

1.      valorizzazione del gradi iniziale del ruolo truppa

2.      unificazione dei ruoli Vsp e Serg.

La RM , saluta favorevolmente tali punti lamentando comunque il “modus operandi” dell’AD in materia di riordino!

Orbene siamo arrivati alla seconda settimana di Dicembre, il CalendEsercito è stato presentato, ma di legge delega non se ne vede neanche l’ombra! Il veicolo normativo che doveva essere la Finanziaria 2005 , sembra essere blindata a qualsiasi extra, e quindi a meno di clausole di salvaguardia che procrastini l’utilizzo delle risorse per il riordino all’anno prossimo, tali risorse, circa 120 miliardi del vecchio conio, verranno perdute, o meglio riprese dal Tesoro. Ufficialmente, da atti parlamentari, mi è dato da sapere che è stato costituito un comitato ristretto a livello di 1^ e 4^ commissione parlamentare con oggetto proprio il riordino! Nel frattempo comunque c’è stato il tempo per un altro provvedimento stavolta a favore degli Ufficiali, legge denominata “Gamba-Lavagnini” che tra le altre cose modifica la nomenclatura dei Generali….!Non per infierire..ma sono ben 3 anni che chiediamo in tutte le salse di modificare urgentemente la nomenclatura sia del Ruolo che dei gradi dei Volontari  in sp. dell’Esercito..ma a quanto pare….

Ma perché tutto ciò?

Vi riassumo le mie sensazioni:

Sul cavallo del riordino, che sembrerebbe oramai  più un somaro (visto il carico che taluni pretendono che supporti), per l’ennesima volta ci vogliono montare tutti, dirigenza compresa; ciò significa che per l’ennesima volta nessuna categoria,  vuole cedere davanti ad una realtà che vede comunque dei gradi fortemente penalizzati rispetto ad altri e nonostante soprattutto che la legge Finanziaria 2004 ha imposto dei paletti chiari e precisi.(.ricordate? non dirigenti e non direttivi!).

In più risulta davvero difficile  per la categoria dei Volontari, riuscire a far sentire le proprie istanze, come se per assurdo, e qui mi viene in mente una anedotto di un mio amico e collega, “ il sazio può mai capire il digiunante?”! 

Concludendo il provvedimento di  riordino delle carriere, a mio avviso rappresenta una necessità per i circa 25.000 Volontari in sp., e dovrebbe rappresentare una priorità per le Istituzioni competenti nei confronti di chi ha permesso al Paese Italia di costruire un modello di Difesa professionale, adeguandosi al restante scenario Europeo; dovrebbe essere una priorità per tutte l’Istituzioni che credono nel nuovo modello professionale delle FFAA, perché il malessere, il malumore, le mortificazioni, le frustrazioni, stanno pubblicizzando in maniera negativa la professione di militare nelle FFAA, rischiando di compromettere l’intero sistema!

Io  voglio avere piena fiducia nelle Istituzioni politiche competenti, e ripongo in loro la speranza che il provvedimento di riordino delle carriere(auspicando che possa seguire i principi ispiratori in allegato) lo si veda presto andare in porto permettendo così ai circa 25.000 Volontari in sp. di oggi e ai 56.000 di domani, di riaccendere in loro quelle motivazioni che li hanno portati ad arruolarsi ed ad operare, anche in scenari altamente operativi, con il massimo della professionalità e sacrificio, motivazioni che rischiano di andare perse a seguito di una carriera breve e senza stimoli, e di una stagnazione economica che minaccia la loro dignità; per quanto appena scritto quindi auspico una urgente per non dire immediata,  audizione dei CoCeR  Comparto Difesa presso le Commissioni Parlamentari 1^ e 4^, ed in quelle autorevoli sedi, più di qualsiasi altra, poter rimostrare legittimamente le motivazioni per cui il riordino delle carriere rappresenta una necessità per il personale che rappresento.


Carlo ANGOTTI*         

(*delegato del CoCeR EI)

 


 
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Pubblicato il 02/12/2010 05.07.38