L'Arma ei Carabinieri
nega che ci si possa iscrivere!
Tutto nasce da tre circolari
di Ministero dell'Interno, Guardia di Finanza e Arma dei
Carabinieri, in contraddizione tra loro. Solo quella emanata dal
comando generale dell'Arma, infatti, NEGA QUESTO DIRITTO.
perchè e su quali basi il Comando Generale dell'Arma ed il Comando
GDF danno risposte diametralmente opposte?. Solo uno da una risposta
giuridicamente corretta. perchè l'altro da una risposta sbagliata ?.
perche’ c’e’ sempre la volonta’ manifesta di
negare , MIGLIORARE AMPLIARE diritti DEI MILITARI ?
ASPETTEREMO LA RISPOSTA DEL SIGNOR MINISTRO DELLA DIFESA, sulla
rettifica del comando generale dei carabinieri, DOPO LA
PRESENTAZIONE DELLA SEGUENTE INTERROGAZIONE PARLAMENTARE :
Interrogazione a risposta in Commissione 5-04728 presentata da SILVANA PISA mercoledì 14 settembre 2005 nella
seduta n.670
PISA, RUZZANTE e DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per
sapere - premesso che:
come noto, in base all'articolo 98, 3o comma della
Costituzione, possono essere introdotte con legge limitazioni al
diritto d'iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i
militari di carriera in servizio attivo, i funzionari e agenti di
polizia, i rappresentanti diplomatici e consolati all'estero;
il Parlamento, dopo una approfondita discussione in sede dei lavori
preparatori della legge n. 382 del 1978, (Norme di principio sulla
disciplina militare), ritenne di non avvalersi della facoltà di
stabilire limitazioni al diritto di iscrizione ai partiti politici
per i militari in servizio attivo;
successivamente vennero emanate dal governo mediante decreti-legge
norme urgenti in materia, ma queste decaddero per la loro mancata
conversione in legge;
il diritto in questione quindi, allo stato attuale, è perfettamente
esercitabile, fermi restando, a norma della citata legge n. 382 del
1978, il divieto di partecipare a riunioni o manifestazioni di
partiti, associazioni e organizzazioni politiche, nonché di svolgere
propaganda a favore o contro partiti, associazioni o organizzazioni
politiche o candidati a elezioni politiche o amministrative ai
militari durante l'attività di servizio, in luoghi militari o in
uniforme;
tale quadro non appare discutibile e su questa linea correttamente
si esprimevano il Ministero dell'intero, interpellato dal Sindacato
di Polizia e successivamente il Comando Generale della Guardia di
Finanza;
a giudizio degli interroganti, appare del tutto incongrua, oltrechè
contraria alla legge, la risposta del Comando Generale dell'Arma dei
Carabinieri alla delibera n. 193 del Cobar del Comando Regione
Emilia Romagna datata 7 ottobre 2004 nella quale viene
inopinatamente espresso come «si ritiene che l'ordinamento giuridico
vigente non autorizzi l'iscrizione del personale delle Forze Armate
ai partiti politici» -:
come il Ministro intende rettificare le affermazioni del Comando
Generale dell'Arma dei Carabinieri. (5-04728)