LETTERA
APERTA AI SIGNORI PRESIDENTI DELLA CAMERA E DEL SENATO DELLA REPUBBLICA - AL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - A VALTER VELTRONI (Segretario DS) - AL
DEPUTATO SILVIO BERLUSCONI (Presidente FI) - deputato GIANFRANCO FINI
(Presidente AN)
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Signori Presidenti della Camera e del Senato della
Repubblica, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Signor Valter
Veltroni - deputato - (Segretario DS), deputato Silvio Berlusconi - Presidente
di Forza Italia, sono un Sottufficiale dell'Esercito che nel 1995, all'età di
quarantacinque anni, ha deciso di dire addio alla divisa ed alle
illusioni. Ho servito l'Italia sia presso
reparti nazionali che multinazionali, ed all'estero, per conto dell'ONU in
Asia Minore e in ambito diplomatico in Asia.
Fin dal primo giorno di servizio ho combattuto
all'interno del sistema quello che ritenevo ingiusto. Purtroppo il pianeta
militare italiano fa una enorme fatica a rinnovarsi e, cosa più importante e
grave, non ha alcuna intenzione di rendersi conto che siamo nel terzo
millennio.
Le tanto pubblicizzate ristrutturazioni, iniziate
oltre un decennio fa e mai completate, hanno solo prodotto in realtà nuove
denominazioni dei precedenti enti e reparti. Qualche dismissione e qualche
accorpamento hanno lasciato intatto, se non aumentato, il numero dei comandi e
delle direzioni. Ciò forse, in relazione allo spropositato numero di
generali, colonnelli, tenenti colonnelli e maggiori in servizio, specie
nell'Esercito, rispetto ai gradi non dirigenziali ed alla truppa. Secondo il
deputato Giannattasio per ogni generale ci sono solo 2,7 tenenti, ma forse è
stato troppo generoso ove si pensi che solo nella città di Padova sarebbero in servizio oltre 150 dirigenti militari (dal grado di Maggiore a
Ten.Generale).
Un esercito !.
Un tale numero di dirigenti non sarebbe neanche
presente al Pentagono, centro di controllo delle Forze Armate americane !
Da decenni si innova (?) sulla stato e sulla legge
per i Sottufficiali con il solo risultato di inventare, per questa atipica
categoria, nuovi e semi gradi.
Siamo arrivati al paradosso che per ogni grado esiste un semigrado. Adesso si
pensa pure al Primo maresciallo e quindi al luogotenente. Fra qualche anno si
parlerà di luogotenente scelto e di primo luogotenente. E tutto questo senza che ai sottufficiali sia stato
riconosciuto il proprio "STATO GIURIDICO". Una vergognosa anomalia
tutta italiana. Ma è
serio tutto ciò ?
Rinnovamento e ristrutturazione sembrano parole vuote
del proprio significato quando interessano il pianeta militare.
Ogni giorno ascoltiamo e leggiamo del problema
militare ma mai nessuno che seriamente prenda una iniziativa per risolverlo; o
meglio….., ogni volta finisce con una nuova indennità in più ai dirigenti
e qualche miglioramento normativo che agevoli loro la carriera e ne garantisca incrementi stipendiali permanenti
.
Malgrado ciò, leggiamo ed ascoltiamo le loro
esternazioni e le loro grida di dolore ! L'ultimo dei quali proprio qualche
giorno fa sul quotidiano "Il Giornale".
E' stato infatti pubblicato un articolo a firma del
deputato Giannatasio a proposito dello sfascio delle Forze Armate e del fatto
che il governo è senza Difesa.
Il deputato Giannattasio, come quasi tutti i generali
italiani che si danno alla politica, si accorge un volta eletto, che il
sistema all'interno del quale ha vissuto per tanti anni, improvvisamente non
funziona più e che è allo sbando. E quale sarebbe il problema principe che
determinerebbe questo sbando ?:
il sistema di assegnazione delle poltrone militari ed alle nomine dei capi di
stato maggiore ai quali vanno ad aggiungersi, è bene ricordarlo, i comandi
militari nord e sud, comando ftase (a Verona) e tutti una lunga serie di
importanti poltrone a livello
nazionale ed internazionale.
Le magagne, gli sprechi ed i settecenteschi privilegi
riconosciuti dai nostri parlamentari ai dirigenti militari sono i veri motivi
che rallentano il rinnovamento generale delle Forze Armate.
-
La sicurezza;
-
l'addestramento;
-
l'organizzazione logistica;
-
la professionalità ed il riconoscimento della particolare condizione
di militare;
-
la casa;
-
lo stato giuridico dei sottufficiali;
-
gli sprechi per il mantenimento dei soggiorni e dei comprensori (Pio IX
a Roma ne è un esempio!) che da soli attraverso vari capitoli di spesa
assorbono oltre ottocento miliardi
all'anno del bilancio della difesa (a questo proposito c'è da
sottolineare come attraverso un iter ministeriale molto complesso e per certi
aspetti inesplicabile, siano stati riaperti i rubinetti delle sovvenzioni
statali a dispetto di una precisa norma di legge che li aveva aboliti );
-
le spese per la manutenzione di infrastrutture ormai inutilizzate;
-
le spese per la manutenzione degli alloggi di servizio che
ostinatamente si continuano a considerare "indispensabili alla
difesa" immobilizzando cos' un patrimonio che potrebbe produrre, con una
attenta politica di rinnovamento infrastrutturale, enormi benefici sia
all'Amministrazione che al personale;
-
alle migliaia di auto blu e grigie che scorazzano per tutta l'Italia
per i motivi più disparati; agli autobus militari utilizzati per la raccolta
del personale
(a
totale carico del contribuente);
-
le spese per gli straordinari (altra anomalia tipicamente italiana);
-
gli acquisti di materiali
che sembrano non avere logica: vedasi le magliette blu per operai giacenti da
oltre dieci anni in qualche magazzino dell'esercito perché le taglie sono da
"bambini", ai guanti che sono smaltibili in…..2.700 anni, alle
scarpe accantonate per oltre 30 secoli !, scarpe di cuoio smaltibili in 1.776
anni e slip per 1.027 (fonte :Corte dei Conti); etc,
sono
i problemi noti a tutti ma che nessuno sembra voler risolvere.
Anche la presa di posizione del Presidente del
Consiglio Amato, come riporta il quotidiano "La Repubblica" del
28/6/2000, circa lo stato di mortificazione in cui versano le Forze
dell'Ordine e l'Esercito per l'asserita mancanza di soldi per le divise estive
e per un secondo paio di scarpe sembra
più una boutade elettorale.
Il Consigliere della Corte dei Conti DE FILIPPI nella
sua audizione al Senato della Repubblica del 25 Ottobre 1995 riferiva di:
"notevoli difficoltà di controllo sulla gestione finanziaria delle F.A.
a causa di una strutturazione del bilancio di previsione difficilmente
intelligibile e caratterizzato in generale da un difetto di trasparenza degli
atti di gestione".
Trasparenza.! Parola
che sembra provocare un brivido lungo la schiena di persone ben pagate,
tutelate e gelose dei loro privilegi!
In questo contesto è logico e consequenziale che le
rivendicazioni della base ogni giorno aumentino. La situazione giuridica e
stipendiale del personale contrattualizzato,
in special modo dei sottufficiali, è senza dubbio il motivo di scontento e
disagio più allarmante.
Le urla soffocate, i mugugni e la demotivazione del personale sono figlie del
disinteresse politico e del benessere dei dirigenti militari.
I dati sono noti a tutti e stanno drammaticamente a
dimostrare una vergognosa ed offensiva situazione di disparità di trattamento
tra il personale contrattualizzato ed i
dirigenti militari, ove per dirigenti si intendono tutti gli ufficiali dal
grado di Maggiore in sù.
Gli automatismi economici, biennali ed annuali, hanno
fatto schizzare gli stipendi di quest'ultimi a livelli ragguardevoli a
scapito, è dimostrato, di tutto
il rimanente personale.
Un esempio di come in pochi anni la forbice salariale
è diventata ingiustificatamente sproporzionata
tra un Tenente Colonnello, grado intermedio della categoria
Ufficiali, ed un Aiutante
(grado apicale dei Sottufficiali) arruolatisi entrambi nell'anno 1969 :
- anno di riferimento: 1994 2000
Ten. Col.
£ 58.059.000 £
90.765.000
Aiutante
£ 41.370.000
£ 56.225.000
DIFFERENZA
£ 16.689.000 £ 34.540.000
In soli sei anni la differenza stipendiale tra i due
soggetti si è più che raddoppiata. Ma il perverso meccanismo degli aumenti
automatici (sempre superiori al costo della vita) produce devastanti
effetti ogni anno e la forbice è destinata ad allargarsi
sempre di più.
Ci può essere interesse ed attenzione verso gli
"altri" da parte di una categoria di dirigenti che gode di privilegi settecenteschi ed
aumenti di stipendio annualizzati e biennali ?
Togliendo la benda dagli occhi si osserva come al
Maggiore ed al Tenente Colonnello con più di 15 anni di spalline viene
attribuito lo stipendio percepito dal Colonnello ed al Tenente Colonnello e al
Colonnello con più di 25 anni di servizio viene attribuito lo stipendio del
Brigadiere Generale. A costoro
viene riconosciuto:
-
ogni biennio: un adeguamento pari al 6% (dicesi sei per cento) dello stipendio
percepito;
-
ogni anno: un adeguamento di diritto in ragione degli incrementi medi calcolati
dall'Istat conseguiti nell'anno precedente dalle categorie di pubblici
dipendenti contrattualizzati;
-
una indennità di posizione (circa un milione e cinquecentomila netto
mensile) pensionabile;
-
il privilegio di usufruire di stabilimenti per cure balneotermali e
soggiorni esclusivi dove il
semplice militare non di rango non viene ammesso. I motivi addotti sono tra i
più disparati ed incredibili).Privilegio
settecentesco che oltre che odioso può considerarsi senza dubbio
discriminatorio ed illecito;
-
la promozione al grado superiore il giorno prima del collocamento in
pensione con conseguente ottenimento dell'assegno pensionistico riferito al
nuovo grado;
-
la retribuzione dello straordinario che in alcuni casi supera il
milione al mese.
Tante esternazioni, tante promesse, tante ma tante
chiacchiere, tanta demagogia e…….tanti nuovi gradi per i sottufficiali!.
Michele Santoro
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