CONTRATTO DI LAVORO

COSA NE PENSANO I NOSTRI LETTORI

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Come sappiamo il nuovo contratto di lavoro per il personale militare, relativo al biennio 2000/2001, scaduto il 1° gennaio'00, dovrebbe essere rinnovato e applicato entro la primavera del prossimo anno.

Attualmente si trova in fase di concertazione tra il CO.CE.R. e la Funzione Pubblica e da fonti di nostra conoscenza dovrebbe essere siglato entro fine anno. Pero' non tutti conosciamo il contenuto di questo contratto di lavoro.

Contenuto che a nostro avviso non è stato molto pubblicizzato. Moltissimi di noi, che dovrebbero esprimere un parere di accettazione o meno su di esso, si troveranno di fronte a cose fatte. 

Quindi vogliamo chiedere un vostro parere sulle aspettative che tutti noi riponiamo in questo nuovo contratto. Aspettative soprattutto sotto il profilo economico e normativo. 


MERITIAMO PIU' CONSIDERAZIONE!!

Spettabile Editore,

il nostro "contratto" è scaduto, scaduto come tante promesse, tante aspirazioni, tanti desideri. Sarà rinnovato; ma rinnovata dovrebbe essere la considerazione di chi gestisce il potere, per questa categoria, la mia, che umilmente serve lo stato in silenzio con devozione. 

Devono, si, devono ricordarsi di questa categoria, che annovera tra le sue fila il meglio di
questa pur bella società. E lo devono fare per portare la voce, di chi voce per legge non ha.

Entrando nel particolare; ma dopo la premessa, mi sembra superfluo parlare di indennità militare e dei benefici economici riportati nella "bozza contrattuale", benefici a cui ognuno aspirerebbe legittimamente e la legittimazione deriva proprio dal fatto che è difficile "obbedire" a tutte
le norme che ci riguardano quando mancano anche i soldi per comprare la prevista spada.
Grazie per l'opportunità che mi avete offerto.
s.p.


MILITARI ITALIANI, PAGATI DI PIU' SOLO SE IMPEGNATI ALL'ESTERO

Ho appena letto su questo sito molte rivendicazioni valide: dallo stipendio differenziato per regione, al riordino dei gradi dei sottufficiali, al problema dei trasferimenti e degli stipendi da fame; d'altronde ho letto che qualcuno si lamenta perchè la nostra situazione non interessa a nessuno! E' proprio vero! Di noi sono interessati solo in quanto qualcuno, alla fine
(costretto dalle situazioni e dall'incentivo economico), accetti di andare all'estero, in Bosnia o chi sa dove, anche contro la sua volontà per rappresentare la nazione italiana all'estero, fare bella figura e poi ampliare quegli accordi di cooperazione economica e ricostruzione che saranno necessari dopo tante guerre (la spartizione della fetta di torta!).

Non sono un pacifista! Sono un militare perchè voglio difendere la mia Patria! Ma a noi militari ci considerano solo quando andiamo all'estero,  come se fosse quello il nostro normale lavoro! E' quindi naturale che le nostre richieste in patria non vengano esaudite, tutta la forza armata attualmente lavora per la rappresentanza all'estero! 

E' questo che il Governo e il Parlamento hanno chiesto ai nostri vertici. Giusto dico io! Legittime richieste! Ma è possibile che tutto ciò venga garantito a spese delle migliaia di militari (e delle loro famiglie) che invece ogni giorno con il lavoro quotidiano e meticoloso cercano di mandare avanti l'organizzazione militare in patria? Non abbiamo anche noi delle famiglie da mantenere e delle responsabilità (RAU, ILE, RCGS, ecc..) da affrontare ogni giorno? Non corriamo anche noi dei rischi durante il servizio (nelle esercitazioni, nei campi, negli spostamenti, ecc...)?

 Non abbiamo diritto ad un migliore trattamento come lo hanno già i nostri colleghi Carabinieri (un nostro giovane ufficiale prende lo stesso stipendio di un carabiniere semplice!) e della Polizia o semplicemente come i nostri cugini d'oltralpe (Francesi, Tedeschi e Inglesi)? Sono sicuro che se questo obiettivo venisse raggiunto molti di noi oggi non staremmo a perdere tempo a scrivere a questo sito! Ce ne staremmo con la nostra famiglia sereni e convinti di avere intrapreso una carriera ricca di soddisfazioni (non solo professionali ma anche materiali) perchè non si vive solo di: "dignita'" "onore" "tenacia" "virtù" "spirito di corpo" "sacrificio" "patria", queste sono solo delle belle parole, anche vere se vogliamo, ma bisogna realizzarle materialmente, si devono mettere in pratica! Sono giovane Voglio credere che un giorno arriverò a questo!

(D-VR)


PERCHE' IL NOSTRO STIPENDIO LO CONTRATTANO I VERTICI AL POSTO NOSTRO?

 

E' lapalissiana l' inadeguatezza dell' attuale metodo di contrattazione (?) ed e' assolutamente vergognoso che gli interessi del personale militare vengano fatti non dalle naturali controparti (base/vertice), bensi' che siano i vertici militari, in una sorta di odioso paternalismo, coloro i quali s' incaricano di "contrattare" con i vertici politici i risultati del c.d. contratto di lavoro dei militari. Il risultato di questo modo perverso di intendere la contrattazione sono sotto gli occhi di chiunque guardi, anche distrattamente, la situazione di TUTTI coloro i quali rivestono le stellette, e.g.:
 
1) una legge di riordino applicata secondo la massima napoleonica: "se la truppa mormora, si aumentino gli stipendi ai marescialli (quelli d' Italia, ovvero ai generali)";
2) l' assoluto disinteresse dei vertici politici e militari (se mi sbaglio, fatemelo sapere per favore) al problema del riordino dei ruoli per "truppa ed affini" (mi pare che la delega scadesse prima di quella per i vertici e tuttavia la seconda e' gia' stata esercitata, ma la prima no);
3) l' insoddisfazione dei ruoli medio-bassi della scala gerarchica (eppure, mi consta che "in trincea ... non ci vadano i generali", volendo dire che se il comando e' importante, e' altresi' importante avere alle dipendenze del personale soddisfatto e motivato, se si vogliono ottenere dei risultati adeguati; se, invece, l' importante e' apparire, beh, non tenete conto di questa lettera);
4) la difficolta' nel coprire gli arruolamenti proprio nei ruoli medio-bassi (mi spiegate, in quale "ideale di militare" dovrebbero immedesimarsi i giovani aspiranti?).
 
Ovviamente, la tanto temuta "sindacalizzazione", non dovrebbe assolutamente interferire nella linea di comando e tuttavia ritengo che un modello che si rifaccia alle "trade unions" inglesi di fine ottocento (!), potrebbe essere almeno un inizio adeguato. 

Insomma, dovremmo avere per ciascuna categoria, dei legittimi rappresentanti che discutano in contraddittorio con i vertici (siano essi militari o politici) gli interessi delle relative categorie; se cio' venisse fatto in apposite e ben definite sedi, non solo non interferirebbe minimamente sul "comando" o sulla "disciplina militare", ma cio' contribuirebbe, a mio avviso, a motivare le persone ed a mitigare l' insoddisfazione strisciante del personale (cosa ci puo' essere di peggio in un esercito; in fondo tutto cio' e' assimilabile ad un sentimento di "disfatta").

Saluti

SOLO AI PROFESSORI UNO STIPENDIO EUROPEO?

 

Sto seguendo con interesse, la fase del rinnovo del contratto degli insegnanti, che proprio in questi giorni stanno facendo scioperi , per dire alla gente che guadagnano poco, e chiedono un aumento ( se ho capito bene ) di circa mezzo milione per l'anno in corso e di un milione e mezzo in tre anni.

Ecco questo sarebbe una bella base d'intesa , anche se so che sarebbe impossibile.
Diciamo che un contratto serio potrebbe concederci, oltre ad un'indennità per chi sta in affitto,( come il sottoscritto che essendo un sottufficiale di Marina in 10 anni è stato movimentato "solo tre volte " da La Spezia in SICILIA  e poi a ROMA ) anche un aumento netto, che potrebbe oscillare tra le 200.000 e 300.000 lire a seconda dall'anzianità di servizio.
Vi consiglio di andare a vedere il sito di analisi difesa, dove è stata pubblicata una tabella degli stipendi dei nostri colleghi europei, ebbene tralasciando, Da cio' si evince che colleghi  di forze armate prendono da due a tre volte lo stipendio che prendiamo noi, tranne forse in GRECIA.
Ci hanno "svenato" per farci entrare in questa EUROPA, perchè adesso questo governo non diventa coerente, oppure noi facciamo parte dell'Europa solo quando fa comodo a loro?

LO STIPENDIO CHE PRENDIAMO NON E' PARAGONABILE AI SACRIFICI E RINUNCE

 

Ritengo che il COCER dovrebbe pubblicizzare quanto più possibile il testo dell'accordo in modo da sondare il pensiero effettivo del personale riguardo allo stesso.

La mia opinione personale è che il nostro amato Stato non ci tenga nella dovuta considerazione in fase di contrattazione soprattutto perchè in precedenza ci ha depredati di alcuni diritti fondamentali.
Mi spiego meglio, io mi sono arruolato nel 1979 alla tenera età di 17 anni ed ho "sopportato" 12 anni consecutivi di imbarco sulle nostre navi da guerra, sacrificando la mia gioventù e i miei affetti per lunghissimo tempo, conducendo una vita da zingaro che non auguro neanche al peggiore dei miei nemici. Ho tenuto duro perchè avevo la prospettiva che dopo tanti sacrifici sarei potuto andare in pensione a 20 anni di servizio. Ho avuto il mio primo vero stipendio, da fame, dopo circa 30 mesi di servizio. Abbiamo sopportato di tutto, anche le peggiori limitazioni alla libertà personale, ma tutto era compensato dal fatidico traguardo dei venti anni di servizio.
Quindi, se sino ad ora potevamo sopportare uno stipendio più basso dei nostri colleghi europei, almeno saremmo stati ricompensati con la pensione.
Oggi siamo stati "DERUBATI" (avevamo fatto un patto con il nostro datore di lavoro) e non possiamo più acceTtare stipendi da fame, se non c'è più alcun vantaggio a rimanere nelle F.A., allora ci paghino profumatamente i sacrifici ed i servizi più strani che ci richiedono. Devono pagare se vogliono ottenere perchè l'accordo è stato infranto da loro.
Saluti e buon lavoro

 

 
 

 


 

 

 

 

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Web www.forzearmate.org

 

 

 


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