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RIORDINO DEI GRADI E CARRIERE - FF.PP  E FF.AA.

Forse la prossima settimana l'approvazione della delega.

 

 

 

Sembra che il Governo sia intenzionato ad approvare per la prossima settimana la delega sul riordino delle carriere facendo passare anche alcuni argomenti senza oneri economici per lo Stato.

Molte sono le preoccupazioni del personale circa la mancanza di discussione e proposte sul provvedimento in approvazione da parte delle rappresentanze sindacali e non del personale del Comparto difesa e sicurezza.

Probabilmente il Governo vuole approvare il provvedimento prima della chiusura delle Camere di fine gennaio e conseguente elezioni politiche di aprile p.v..

Ieri si leggevano su vari siti le preoccupazioni del ruolo Sergenti,  inquadrati da sempre nella categoria dei sottufficiali. Sembrerebbe che con il nuovo riordino siano trasferiti in blocco nella categoria della truppa. A mio avviso questo protrebbe essere anticostituzionale in quanto si viene a subire una "retrocessione" di carriera. Come se gli ufficiali inferiori venissero inquadrati nei sottufficiali, pur mantenendo sempre il grado precedentemente rivestito. Staremo a vedere cosa succedera'.

Di seguito pubblichiamo alcuni documenti di discussione delle Commissioni.

f.r.
verona - 14.1.06
 

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CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della II Commissione permanente

(Giustizia)

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 12 gennaio 2006. - Presidenza del vicepresidente Nino MORMINO.

La seduta comincia alle 9.30.

Riordino dei ruoli dell'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria.
C. 3437 Ascierto ed abb.
(Parere alla I e IV Commissione).
(Esame del testo unificato e conclusione - Parere contrario).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Nino MORMINO, presidente e relatore, osserva che l'articolo 1 prevede una delega al Governo finalizzata al riordino del personale non direttivo e non dirigente delle forze di polizia e delle forze armate nonchè al riordino della dirigenza del personale delle forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali di grado corrispondente delle forze di polizia ad ordinamento militare e delle forze armate. È altresì prevista l'emanazione di ulteriori decreti legislativi per il completamento dei riordini citati e, in particolare, per la valorizzazione e i riallineamenti economici del personale civile e militare della qualifica o grado iniziale del ruolo di base e per l'integrazione dei contenuti economici dei trattamenti dirigenziali dei vicequestori aggiunti, dei maggiori e dei tenenti colonnelli e del personale di qualifica o grado corrispondente.

L'articolo 2 prevede la disciplina dei trattamenti economici e giuridici per il personale dirigente delle forze di polizia e delle forze armate.
L'articolo 3 reca disposizioni relative alla polizia penitenziaria. In particolare il comma 1 prevede che il beneficio della riduzione di due anni della permanenza minima nella qualifica di ispettore capo, previsto dal decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 200, in materia di riordino delle carriere del personale non direttivo del Corpo di polizia penitenziaria, articolo 8, comma 4, si applica anche al personale individuato dall'articolo 10 dello stesso decreto legislativo. Questo articolo 10 prevede che sono fatte salve le procedure e gli effetti relativi ai concorsi interni ed esterni ed agli scrutini di promozione del personale appartenente ai ruoli degli ispettori, dei sovrintendenti e degli assistenti ed agenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto e che il personale suddetto, ove consegua nomine o promozioni ai sensi del comma 1, è inquadrato secondo le modalità di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto stesso, che disciplinano rispettivamente l'inquadramento nel ruolo dei sovrintendenti, degli ispettori ed il concorso ad ispettore superiore.
Il comma 2 modifica il decreto legislativo n. 72 del 2001 aggiungendo, all'articolo 17, il comma 2-bis, che prevede che per i vincitori dei concorsi interni per l'accesso al corso di aggiornamento e formazione professionale per la nomina alla qualifica di vicesovrintendente del ruolo dei sovrintendenti del corpo di polizia penitenziaria pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - IV serie speciale - dell'11 febbraio 2000, la decorrenza giuridica della nomina è anticipata, senza alcun effetto economico anche ai fini della promozione alle qualifiche di sovrintendente e sovrintendente capo, al 31 dicembre 2000.
Ricorda quindi che presso la Commissione Giustizia è in corso di esame in sede referente la riforma dell'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria.
A seguito dell'approvazione di un emendamento del relatore al testo base (C. 2867), si prevede l'inserimento del Corpo di polizia penitenziaria tra le forze di polizia di cui all'articolo 16 della legge n. 121 del 1981. Si pone, quindi, un problema di coordinamento tra il testo all'esame della II Commissione e quello, sul quale occorre esprimere un parere, trasmesso dalle Commissioni I e IV.
In primo luogo, occorre sottolineare che i principi di delega previsti dai primi due articoli del testo delle Commissioni I e IV si riferiscono alle forze di polizia, tra le quali - a normativa vigente - non vi rientra il Corpo di polizia penitenziaria.
Ritiene opportuno prevedere per la polizia penitenziaria un ordinamento autonomo rispetto a quello delle altre forze di polizia. La peculiarità dei compiti attribuiti alla polizia penitenziaria - a quelli volti ad assicurare la sicurezza all'interno degli istituti penitenziari si aggiungono quelli relativi alla partecipazione ai trattamenti rieducativi - rende opportuna la previsione di un apposito e specifico ordinamento per il Corpo di polizia penitenziaria. Per quanto debba trattarsi di un Corpo autonomo, gli appartenenti alla polizia penitenziaria devono avere un rapporto se non gerarchico almeno funzionale con il direttore dell'istituto penitenziario ove questi svolgono il loro servizio.
L'articolo 3 del testo trasmesso dalle Commissioni I e IV non incide direttamente sulle disposizioni previste dal testo della II Commissione, per cui, condividendone il contenuto, ritiene che questa potrebbe esprimere parere favorevole sul testo trasmesso dalle Commissioni I e IV.
Formula una proposta di parere favorevole.

Marcella LUCIDI (DS-U) esprime la propria contrarietà sul provvedimento in esame in quanto disattende le aspettative delle categorie interessate e, in particolare, le forze di polizia penitenziaria. Osserva infatti che il provvedimento non prevede un vero riordino in quanto non contiene alcuna forma di benefici economici per il personale. Preannuncia quindi la presentazione di un parere alternativo.

Italico PERLINI (FI) esprime, a nome del proprio gruppo, il convincimento che sul testo in esame la Commissione debba esprimere un parere favorevole, come proposto dal relatore. Osserva inoltre che non sussistono forme di interferenza tra il provvedimento in esame e la proposta di legge C. 2876, recante la riforma dell'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria, attualmente all'esame della Commissione.

Enrico BUEMI (Misto-SDI-US) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Lucidi, sottolineando la simbolicità del provvedimento in esame, sul quale esprime un giudizio negativo.

Marcella LUCIDI (DS-U) presenta una proposta alternativa di parere (vedi allegato).

Nino MORMINO (FI), presidente e relatore, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che se questa risulterà approvata, sarà preclusa la proposta alternativa, mentre, se risulterà respinta, sarà messa in votazione la proposta alternativa presentata dal deputato Lucidi.

La Commissione respinge la proposta di parere del relatore.

Nino MORMINO, presidente e relatore, pone in votazione la proposta alternativa di parere presentata dal deputato Lucidi.

La Commissione approva la proposta alternativa di parere presentata dal deputato Lucidi.

La seduta termina alle 9.40.

ALLEGATO

Riordino dei ruoli dell'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria. (C. 3437 Ascierto ed abb.).

 

PARERE ALTERNATIVO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione Giustizia,
rilevato che il provvedimento non riconosce né valorizza le legittime attese del personale della Polizia penitenziaria;
considerato che si tratta di un provvedimento inadeguato che non fa corrispondere alla riorganizzazione del personale il doveroso riconoscimento finanziario,
per le parti di propria competenza,
esprime

PARERE CONTRARIO


 

CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto delle Commissioni riunite
I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) e IV (Difesa)

 

Commissioni Riunite I e IV - Resoconto di giovedì 12 gennaio 2006

 

SEDE REFERENTE

Giovedì 12 gennaio 2006. - Presidenza del presidente della IV Commissione Luigi RAMPONI.

La seduta comincia alle 18.40.

Riordino dei ruoli dell'Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria.
Testo unificato C. 3437 Ascierto, C. 4376 Lavagnini e C. 5400 Lucidi.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, il 16 novembre 2005.

Luigi RAMPONI (AN), presidente, dopo aver dato conto dei pareri espressi dal Comitato per la legislazione e dalle Commissioni II, VI, VII, IX e XI, avverte la V Commissione non ha ancora espresso il parere di competenza. Ricordato, quindi, che il provvedimento è iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 16 gennaio 2006 e rilevato che la V Commissione non risulta essere convocata sul provvedimento in esame prima di tale data, rappresenta alle Commissioni l'esigenza di concludere nella seduta odierna l'esame in sede referente, al fine di rispettare il calendario dei lavori dell'Assemblea. Ricorda comunque, che la V Commissione esaminerà gli aspetti economico-finanziari del provvedimento all'atto dell'espressione del suo parere all'Assemblea.

Filippo ASCIERTO (AN), relatore per la IV Commissione, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del regolamento, propone di sostituire il titolo del testo unificato con il seguente: «Delega al Governo per il riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate».

Le Commissioni approvano.

Marcella LUCIDI (DS-U) esprime contrarietà sia sul merito del provvedimento sia sul metodo che ha condotto alla sua iscrizione nel calendario dei lavori dell'Assemblea. A questo proposito ricorda che il cardine dell'intero provvedimento è costituito dalla sua copertura finanziaria. Risulta infatti di fondamentale importanza affiancare al nuovo strumento normativo un adeguato strumento economico finanziario. Tuttavia, nonostante le assicurazioni date nel corso del dibattito in sede referente sull'adeguatezza della copertura finanziaria, il provvedimento è stato iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea in mancanza del parere della Commissione Bilancio. Pertanto la decisione della maggioranza di portare il provvedimento all'esame dell'Assemblea appare avventata e tendente a gettare fumo negli occhi a tutto il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, atteso che non vi è stato ancora alcuna verifica circa la disponibilità di adeguate risorse finanziarie.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U), nell'associarsi alle osservazioni del deputato Lucidi, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente sul testo unificato in esame.

Marco MINNITI (DS-U), chiede ai sensi dell'articolo 46, comma 4, del Regolamento la verifica del numero legale.

Luigi RAMPONI (AN), presidente, verificato che la richiesta del deputato Minniti è appoggiata dal prescritto numero di deputati, avverte che le Commissioni sono in numero legale per deliberare.

Le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori, Maurizio Saia per la I Commissione, e Filippo Ascierto, per la IV Commissione, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul testo unificato C. 3437 ed abbinate, così come modificato a seguito dell'approvazione di emendamenti. Deliberano, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Luigi RAMPONI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 18.50.


 

VI Commissione Finanze  - Resoconto di martedì 13 dicembre 2005

SEDE CONSULTIVA

Riordino dei ruoli dell'Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia penitenziaria.
Testo unificato C. 3437 Ascierto ed abbinate.
(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 dicembre 2005.

Sergio ROSSI (LNFP), relatore, alla luce del dibattito svoltosi nella precedente seduta dedicata all'esame del provvedimento, formula una proposta di parere favorevole, ribadendo tuttavia le considerazioni già espresse circa l'assenza di aspetti di diretta competenza della Commissione nell'intervento legislativo, il quale reca norme volte a determinare il riallineamento retributivo del personale delle forze di polizia che determineranno notevoli effetti di spesa ma che non incide su tematiche di interesse della Commissione.

Mario LETTIERI (MARGH-U) esprime il sostegno del proprio gruppo al provvedimento in esame, sottolineando come esso contenga un generale riordino delle Forze di polizia, particolarmente opportuno per ciò che riguarda il Corpo della Guardia di Finanza, anche in considerazione del ruolo sempre più importante che il Corpo è chiamato a svolgere per garantire la legalità in una fase della vita nazionale caratterizzata da diffuse illegalità, soprattutto con riferimento al mondo della finanza e delle società quotate.

Rolando NANNICINI (DS-U) preannunzia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Ettore ROMOLI (FI) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore


 

VII Commissione Cultura - Resoconto di martedì 13 dicembre 2005

SEDE CONSULTIVA

Martedì 13 dicembre 2005. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO.

La seduta comincia alle 13.50.

Riordino dei ruoli dell'Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria.
Testo unificato C. 3437 e abb.
(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame.

Ernesto MAGGI (AN), relatore, rileva che il testo in titolo riguarda il riordino dei ruoli dell'Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di finanza e della Polizia penitenziaria. Considerato che non risultano essere presenti, nel corpus del provvedimento, norme che investono la diretta competenza della Commissione, propone di esprimere nulla osta al prosieguo del suo esame, condividendo le finalità che esso si propone di realizzare. Ritiene che il riordino dei ruoli porterà a soluzione ricorsi esperiti da un elevato numero di soggetti, consentendo contestualmente di realizzare una progressione di carriera, nel corso della vita professionale, che sarà da stimolo allo svolgimento delle attività cui si è preposti, evitando l'appiattimento e il disimpegno che in alcuni casi si verifica.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.


 

IX Commissione Trasporti – Resoconto del 13.12.2005

Riordino dei ruoli dell'Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria.
Testo unificato C. 3437 Ascierto e abb.
(Parere alle Commissioni I e IV).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe LEZZA (FI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sulle parti di competenza del testo unificato delle proposte di legge C. 3437 e abbinate recante riordino dei ruoli dell'Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria, così come risultante dall'esame degli emendamenti approvati presso le Commissioni di merito.
Illustra quindi il testo unificato in esame, che si compone di tre articoli, con lo scopo di provvedere ad un riordino delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate. A tal fine, all'articolo 1, comma 1, si dispone una delega legislativa al Governo, secondo criteri ispirati in primo luogo all'omogeneizzazione con la disciplina degli impiegati civili dello stato, ferme restando le specificità conseguenti all'appartenenza alle Forze armate o di polizia, nonché, per quanto riguarda la dirigenza, all'armonizzazione con i trattamenti economici del personale avente qualifica dirigenziale. Il riordino del personale ha in particolare la finalità di incrementare la funzionalità delle relative Amministrazioni o Corpi, nonché si valorizzare le risorse umane ed i rispettivi compiti istituzionali ed attribuzioni. Si prevede quindi che i decreti delegati siano adottati entro il 31 dicembre 2006, sulla base dei principi e criteri direttivi individuati al comma 2 dell'articolo 1.
In tale ambito, richiama, tra l'altro, il criterio dell'unificazione dei ruoli e del sostanziale allineamento delle carriere e dei trattamenti economici fondamentali, fissando parametri specifici relativi all'inquadramento ed alle progressioni di carriera di talune categorie di personale. Ricorda che al comma 3 si prevede poi un'ulteriore delega legislativa, diretta al completamento dei riordini di cui al comma 1, al riallineamento economico del personale civile e militare della qualifica o grado iniziale del ruolo di base, nonché all'integrazione dei contenuti economici dei trattamenti dirigenziali dei vice questori aggiunti, dei maggiori e dei tenenti colonnelli e del personale di qualifica o grado corrispondente. Al comma 4 si precisa che i decreti legislativi emanati in forza delle deleghe contenute nei commi 2 e 3 dovranno comunque garantire la sostanziale equivalenza dei riordinamenti e dei trattamenti economici, anche mediante interventi perequativi, ferme restando le rispettive peculiarità del personale interessato. Il comma 5 prevede che gli schemi di decreto legislativo siano trasmessi alle organizzazioni sindacali rappresentative sul piano nazionale e agli organismi di rappresentanza militare del personale interessati, perché esprimano il proprio parere entro il termine di venti giorni dalla ricezione dello schema stesso, trascorso il quale il parere si intende favorevole. Si stabilisce inoltre che gli schemi siano sottoposti al parere delle competenti Commissioni parlamentari permanenti.
L'articolo 2 definisce la disciplina transitoria relativa al trattamento economico e giuridico del personale con qualifica dirigenziale delle Forze armate e di polizia, prevedendo, al comma 1, che a decorrere dal 1o gennaio 2006 e fino a quando non saranno approvate le norme per la determinazione dei contenuti del rapporto di impiego del personale dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate, i relativi stipendi, l'indennità integrativa speciale e gli assegni fissi e continuativi di tale personale, siano adeguati di diritto annualmente, in ragione degli incrementi medi conseguiti nell'anno precedente dalle categorie di personale di cui all'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo n. 165 del 2001, ivi compresa l'indennità integrativa speciale. Tale disposizione fa riferimento alle categorie di pubblici dipendenti il cui rapporto di lavoro rimane in regime di diritto pubblico, quali magistrati, avvocati dello Stato, diplomatici, personale della carriera prefettizia. La lettera b) del medesimo comma 1 prevede poi che le disposizioni normative e quelle relative ai trattamenti accessori previste dagli accordi sindacali e dalle procedure di concertazione per il personale non dirigente delle forze di polizia e delle forze armate, di cui al decreto legislativo n. 195 del 1995, siano estese ai dirigenti civili e militari delle Forze di polizia e delle Forze armate. La norma prevede altresì la ridefinizione delle indennità operative, fondamentali e supplementari, dei dirigenti militari delle Forze armate, ad esclusione di quelli dell'Arma dei Carabinieri, e dell'indennità pensionabile prevista per i dirigenti civili e militari delle Forze di polizia, in ragione degli incrementi previsti dalle procedure in materia, assicurando in ogni caso la corrispondenza degli incrementi medi delle due indennità. Sono previste poi le disposizioni di copertura finanziaria degli oneri recati dal provvedimento.
Ricorda, infine, che l'articolo 3 contiene disposizioni specifiche riguardanti la Polizia penitenziaria, stabilendo, al comma 1, che il beneficio della riduzione di due anni della permanenza minima nella qualifica di ispettore, ai fini dell'ammissione allo scrutinio di promozione alla qualifica di ispettore capo, si applica anche al personale individuato ai sensi dell'articolo 10 del medesimo decreto legislativo n. 200, che fa riferimento agli ispettori, ai sovrintendenti, agli assistenti ed agli agenti. Il comma 2 prevede che per i vincitori dei concorsi interni a complessivi 1.757 posti per l'accesso al corso di aggiornamento e formazione professionale per la nomina alla qualifica di vice sovrintendente del ruolo dei sovrintendenti del Corpo di polizia penitenziaria, la decorrenza giuridica della nomina sia anticipata, senza alcun effetto economico, anche ai fini della promozione alle qualifiche di sovrintendente e sovrintendente capo, al 31 dicembre 2000.
In conclusione, tenuto conto delle finalità del provvedimento e dei limitati profili di competenza della IX Commissione, propone di esprimere una valutazione di nulla osta al prosieguo dell'esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.

 

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