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I SINDACATI PROTESTANO PER IL RIORDINO

23/1/2006

 

 

Riceviamo e diamo consocenza del comunicato lanciato delle maggiori organizzazioni sindacali del personale contro l'approvazione di questo riordino dei gradi.


Siulp
; Siap-Anfp; Silp-Cgil; Fsp (Sodipo-Rinnovamento Sindacale-Lisipo); Coisp; Uilps; Sappe; Cisl Fp-Penitenziari e Forestali; Fp Cgil Comparto sicurezza; Uilpa Penitenziari; Cocer  Arma dei carabinieri  (responsabili settore); Cocer Corpo della guardia di Finanza; Cocer Esercito italiano, Aeronautica e Marina militari (responsabili settore)

 

CITTADINI

 

VI CHIEDIAMO SOLIDARIETA’ PER
GARANTIRE LA VOSTRA SICUREZZA

 

L’assoluta maggioranza dei Sindacati della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale, con la vicinanza ideale delle Rappresentanze militari dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, dell’Esercito, dell’Aeronautica e della Marina, scendono oggi in piazza per manifestare contro l’azione inconcludente e deleteria di questo Governo sulla sicurezza.

A fronte di mirabolanti promesse di aumento delle retribuzioni, degli organici, e di un riordino in grado di meglio strutturare le amministrazioni preposte alla sicurezza e alla difesa del Paese, si registrano risultati del tutto insignificanti e persino offensivi per la stessa dignità degli operatori interessati.

Questo Governo, nell’ultima Finanziaria, non ha saputo trovare nemmeno i fondi per il rinnovo del contratto, ha tagliato su aspetti vitali per lo svolgimento stesso dei compiti di istituto, ha abolito le missioni e persino le prime forme di assistenza ai feriti per causa di servizio.

Ha persino “licenziato” centinaia di poliziotti penitenziari, mettendo a serio rischio la possibilità concreta di gestire gli istituti penitenziari.

Una decisione gravissima che deve essere contestata con la massima fermezza: è in gioco la sicurezza di tutti.

Chiediamo la solidarietà dei cittadini italiani in questo momento tristissimo per le Forze di polizia e per le Forze armate: chiediamo la vicinanza in nome e per conto di quasi 600 mila poliziotti, carabinieri, finanzieri, soldati, che ogni giorno, in Italia e all’estero rischiano la propria vita per il bene comune, e non meritano questo trattamento.

Chiediamo al Parlamento di intervenire per evitare questo danno senza precedenti nella storia dei rapporti tra Governo e operatori dei Comparti sicurezza e difesa.

 

23 gennaio 2006

 

 

 

 

 
 

 

   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Web www.forzearmate.org

 

 


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