Sit-in per i militari malati di leucemia
C'era anche Dante Melis, padre di Valery, al sit-in organizzato dal
Comitato che riunisce i genitori di militari caduti in tempo di pace, la
cui delegazione ha incontrato a Palazzo Chigi alcuni rappresentanti del
Governo nazionale. E' stato posto il problema dell'approvazione di una
legge che tuteli i giovani soldati.
ROMA.
Una delegazione del Cogemil, il Comitato che riunisce i genitori di
militari caduti in tempo di pace, composta anche da Dante Melis,
padre del soldato Valery, scomparso recentemente per leucemia, e dal
parlamentare dei Verdi Mauro Bulgarelli, sono stati ricevuti a
Palazzo Chigi da alcuni rappresentanti del Governo. E' stata l'occasione
per sollevare il problema delle vittime della cosiddetta Sindrome dei
Balcani e dell’uranio impoverito ma non solo. Al centro dell'incontro, a
cui hanno partecipato anche il comitato antimilitarista Gettiamo le Basi
ed esponenti di Indipendentia, anche i militari ammalati di tumore e dei
civili che vivono nelle zone circostanti i poligoni sono stati per la
prima volta al centro di una discussione con il Governo nazionale.
Questa mattina davanti a Palazzo Chigi per sollecitare l’approvazione
della proposta di legge unificata che detta Norme in favore di militari di
leva, volontari e di carriera infortunati o caduti durante il servizio. Il
segretario generale della presidenza del consiglio ed un rappresentante
del ministero della difesa hanno ascoltato la preoccupazione espressa per
l' incidenza di tumori e nascite di bambini malformi in quei territori.
Secondo i rappresentanti di Indipendentzia Repubblica de Sardigna (Irs),
invece, i sardi devono riappropriarsi della loro terra attraverso la
smilitarizzazione. “Fermare le esercitazioni militari in Sardegna fino a
quando non sarà stata fatta chiarezza sui «troppi civili morti nella zona
del poligono di Quirra e dei malformati di Escalaplano – hanno chiesto gli
esponenti dell'Irs che ritengono fondamentale “una presa di coscienza del
popolo sardo perchè si realizzi l’ indipendenza e l’ autodeterminazione”.
Soddisfatta a metà Mariella Cao di Gettiamo le basi, che afferma:
“Abbiamo sollevato senza risposta il problema dei criteri con i quali sono
state scelte la commissione Mandelli e l'università di iena per effettuare
i rilievi. I criteri devono essere trasparenti e obiettivi”.
http://www.sardegnaoggi.it/notizie.php?notizia=3169
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