<<Senato,
governo battuto sugli sfratti
"Di nuovo a rischio 200mila famiglie">>
La norma valere anche
per gli sfratti - sine titolo - dalle case demaniali?
Fonte: www.repubblica.it
(25 ottobre 2006)
L'Aula ha
approvato con 151 sì e 147 no una pregiudiziale di
costituzionalità della Cdl.
ROMA - Il governo è stato battuto al
Senato sul decreto legge sugli sfratti.
L'aula ha approvato con 151 sì e 147 no e nessun astenuto una
pregiudiziale di costituzionalità presentata dall'opposizione.
L'approvazione della pregiudiziale di costituzionalità,
presentata da Forza Italia
al decreto legge sugli sfratti comporta l'immediata
cancellazione del provvedimento. Varato dal governo il 22
settembre, stabiliva il blocco degli sfratti per tre mesi per le
famiglie con reddito inferiore ai 27mila euro e con figli a
carico o persone con seri handicap o al cui interno vivano
malati terminali o ultrasettantenni. Ora si sta cercando una
strada per ovviare al problema. In serata, il ministro della
solidarietà sociale, Paolo Ferrero ha riferito che il governo
sta valutando, con i tecnici, se sia meglio presentare un
disegno di legge o un decreto legge che, ovviamente, sarebbe la
strada più rapida ma non è chiaro se è ammissibile in questa
circostanza.
Il passo falso non sembra comunque preoccupare Romano Prodi più
di tanto. "Oggi al Senato c'è stato un incidente di percorso -
ha commentato il presidente del Consiglio - ma la maggioranza
c'è ed è tranquilla, il problema che si è verificato oggi è un
problema procedurale perché in questi casi c'è meno attenzione
al risultato stesso. Il voto, cioè, poteva essere rinviato a
oggi pomeriggio o a domani, quando la maggioranza ci sarebbe
stata perchè oggi molti erano in missione". Insomma, secondo
Prodi, "quando ci si può distrarre i senatori di distraggono ma
quando c'è da stringere la maggioranza c'è. E' una maggioranza
risicata ma solida come io speravo che fosse e altri no".
Le rassicurazioni sulla solidità della maggioranza, ovviamente
non hanno convinto l'opposizione. Il centrodestra ha applaudito
a lungo il voto di palazzo Madama e ha chiesto, a più voci, al
governo di prendere atto della sua crisi in Parlamento. "Senza
il supporto dei senatori a vita la maggioranza è stata battuta.
Ciò dimostra che in Senato il governo Prodi non ha la
maggioranza", ha commentato il presidente dei senatori della
Lega Nord, Roberto Castelli. "Dopo aver perso la maggioranza nel
Paese - ha detto ancora l'ex ministro - e dopo essere
precipitato in fondo ai sondaggi, Prodi non ha più nemmeno la
maggioranza in Parlamento. E' ora che Prodi e il suo esecutivo
prendano atto che l'Italia non può essere governata da chi non
ha la maggioranza nè in Senato nè nel Paese".
"Votando la pregiudiziale di Costituzionalità sul decreto sugli
sfratti sul disagio abitativo la Cdl ha affossato un
provvedimento mirato ad alleviare le difficoltà delle fasce di
popolazione più deboli e svantaggiate", dice il capogruppo di
Rifondazione al Senato Giovanni Russo Spena. "I festeggiamenti -
aggiunge - con cui la destra ha accolto una vittoria che
penalizza, su un punto vitale come la casa, i cittadini meno
abbienti rappresentano purtroppo il migliore identikit di questa
destra, del suo cinismo e dell'egoismo sociale che la anima".
I calcoli del disagio li fanno le le associazioi degli
inquilini: "Ricomincia da subito il calvario per 200.000
famiglie, circa 600.000 persone in tutta Italia, alle cui porte
busseranno nuovamente ufficiali giudiziari e forze dell'ordine",
dice l'Unione Inquilini. E aggiunge: "Persone povere, anziani,
malati terminali, portatori d'handicap sono adesso nuovamente in
balia della legge della giungla. Sappiano queste persone, e
tutte le persone oneste che le ordinanze di sgombero potrebbero
benissimo essere controfirmate dai 151 deputati della destra,
Forza Italia in prima fila, che hanno votato una pregiudiziale
dettata non dal rispetto della Costituzione italiana, ma dagli
interessi delle rendita parassitaria della grande proprietà
immobiliare".
Ed anche Cgil, Cisl e Uil insorgono: "La scelta dell'opposizione
difende gli interessi delle grandi proprietà immobiliari
gettando in condizioni assolutamente drammatiche migliaia di
famiglie soggette a sfratto".
Fonte: www.repubblica.it
(25 ottobre 2006)
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