<<IL CO.CE.R.
DELLA MARINA MILITARE HA INCONTRATO GLI ON. CARLUCCI GABRIELA E
COSSIGA GIUSEPPE>>
Per ingrandire, clicca sulla foto
Così come pervenuto, pubblichiamo
l'esito dell'incontro che si e' svolto il giorno 7/11/2007 tra
il Cocer della Marina Militare e gli On. Carlucci e Cossiga. I
due resoconti che seguono riguardano le problematiche del Ruolo
Truppa, e sono a cura dei Delegati Cocer, Loffedo Ciro e Bellomo
Antonino.
SideWeb s.r.l., 11/11/2007
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A cura dei
delegati Cocer Marina Militare
Ruolo Truppa
Loffredo Ciro e Bellomo Antonino.
In data 07 Novembre 2007 il
Co.ce.r. Marina nel suo insieme ha incontrato gli On. Gabriella
CARLUCCI e l'On. Giuseppe COSSIGA.
L'incontro, in linea di massima,
è stato incentrato sul tema della condizione dei Militari della
Marina o del mondo militare nel suo insieme, esaminando nel
concreto quanto la finanziaria in discussione sta affrontando il
problema.
Per ragioni tecniche ad oggi
siamo in grado di offrire una prima anticipazione limitatamente
ad alcuni discorsi tenuti dai Rappresentanti del ruolo Truppa,
ma è ferma la disponibilità dei sottoscritti, qulora vi fosse
l'esigenza, di fornire integrazioni all'evento svoltosi,
chiedendo all'indirizzo:
cocermarina.truppa@hotmail.it
CO.CE.R. MARINA MILITARE -
RUOLO TRUPPA
L'intervento del Sc
2^ LOFFREDO Ciro
del Cocer Marina Militare -
Ruolo Truppa
Innanzitutto, un
sentito ringraziamento a tutti gli intervenuti, all’On. COSSIGA,
un pubblico ringraziamento all’On. CARLUCCI che con grande
entusiasmo e sensibilità ha colto l’esigenza di questo incontro
comune ed allo S.M.M. che ha permesso con la sua organizzazione
tale evento.
Per chi non mi
conosce sono il SC di 2^ classe LOFFREDO Ciro, da diversi anni
all’interno del Cocer, un organismo che spesso ha difficoltà a
comunicare l’impegno che profonde per il personale e di
conseguenza spesso viene identificato come un organismo assente
o se vogliamo la causa di tutti i mali.
Posso con
consapevolezza affermare che il Cocer c’è e funziona, e lo
dimostrano i numerosi deliberati che affrontano i temi più
disparati che coinvolgono il personale, talvolta toccando
questioni che espongono i Delegati anche al limite dei
regolamenti vigenti, ma allo stesso tempo non nego che si può
fare di più.
L’ultima occasione
che ha visto impegnato il Cocer, è stata la recente tornata
contrattuale, per altro non sottoscritta dai Delegati di Truppa
di questo Consiglio, ma al tempo stesso sembra che abbia
lasciato tutti insoddisfatti per i risultati che si sono
ottenuti a fronte di un grande impegno prestato nei lavori di
concertazione e delle numerose proposte avanzate. Domando: Forse
il risultato sarebbe stato diverso se al posto del Cocer ci
fosse stato un Sindacato a rappresentare il Personale? Premesso
che si è lavorato insieme ai Sindacati di polizia, anch’essi in
egual misura, mostrano grande sofferenza, soprattutto in questi
ultimi giorni, dove il Governo sta trattando la Finanziaria, e
sembra che nessuno abbia voce in capitolo, se pur l’intenzione
del Governo è di risolvere a parole tutti i problemi connessi
alla Sicurezza, ove di riflesso entra anche il mondo militare.
Dalle mie parti si
dice… Senza soldi non si cantano messe…Che rapportato al tema
della Finanziaria, significa, in parole povere, se non ci
saranno adeguati stanziamenti per il Comparto Sicurezza e
Difesa, nessun problema potrà essere affrontato e risolto.
E’ ovvio che ai
nostri ospiti, personalmente, non imputo nulla, ne mi attendo
imminenti risposte, ma essendo Essi una componente importante
dell’attuale minoranza, mi prefiggo almeno di riuscire a
sensibilizzare la loro attenzione sui temi che coinvolgono le
nostre famiglie, i nostri uomini e le nostre donne, evidenziando
al tempo stesso le difficoltà economiche che incontra la nostra
stessa amministrazione, quando si tratta di risolvere un
problema.
E’ scontato
ricordare che il grado di rendimento di un’amministrazione
aumenta, quanto più è alto il senso di soddisfazione del
personale. Mi corre denunciare che, allo stato attuale, in
particolare nel Ruolo Truppa, c’è una grande insoddisfazione
generale ed una profonda una demotivazione che solo il senso del
dovere e di attaccamento alla divisa fanno si, che non si
trascenda, in un lassismo totale.
C’è la delusione
di uno stipendio da fame, che è di circa 1.200 euro medi
mensili, ma vista la condizione generale del paese, ci sarebbe
poco da lamentarsi, visto che anche noi siamo tra quelli che non
arriviamo a fine mese, ma a ciò si aggiunge che:
1. viviamo
fuori casa sottoposti ad un alta mobilità;
2. non
esiste la concreta possibilità di avere un alloggio di
servizio;
3. bisogna
affrontare numerose spese per i trasporti finalizzate in
linea di massima al ricongiungimento familiare, che almeno
quelle una volta erano agevolate;
4. non
abbiamo asili nido interni a cui poter affidare i
bambini, ne tanto meno parenti sul posto, ciò consentirebbe
quantomeno alle nostre mogli di contribuire al reddito
familiare;
se a questo
aggiungiamo i disagi conseguenti a tutte le limitazioni e gli
obblighi che comporta l’essere Militari, che non stò a citare,
in quanto l’elenco sarebbe troppo lungo, è giustificabile un
senso di frustrazione che di certo non porta serenità ne in
famiglia ne sul lavoro.
C’è la
delusione per il mancato RIORDINO DELLE CARRIERE,
dunque permane una situazione di limitata
possibilità di carriera che si offre al personale.
Anche in questo caso
la componente economica gioca il suo ruolo.
C’è la delusione
di tutti quei giovani, che io definisco i precari di
serie “B”, in quanto a differenza di ciò che è successo per i
precari di altri settori, i nostri tornano a casa senza alcuna
prospettiva di assunzione.
C’è l’esigenza di
valorizzare concretamente le professionalità della Marina
Militare, tra cui cito l’impegno operativo che caratterizzano
il “Reggimento San Marco, la componente Contromisure Mine o
il Corpo delle Capitanerie di Porto”, nonché la difficile
condizione che vive il personale di Bordo nel suo insieme.
Permane
l’esigenza di creare Circoli o strutture dedicate alla Truppa
o quantomeno nel frattempo consentire
l’accesso alle strutture esistenti.
E resta l’annosa
questione da chiarire del SISTEMA PREVVIDENZIALE, che
allo stato attuale vede da 10 anni i giovani in divisa, privi di
una contribuzione integrativa.
In conclusione, dopo
aver fatto questa panoramica generale, va evidenziato nuovamente
che tutte queste problematiche oltre ad essere state più volte
prospettate con appositi deliberati, sono state evidenziate
anche in diverse occasioni di incontro con le Istituzioni.
Ma la disponibilità
economica dell’Amministrazione, ripeto, non consente di avviare
concreti programmi d’intervento, Dunque, alla presenza dello
S.M.M., e dell’Autorevole presenza di un importante componente
politica, o se vogliamo alla politica nel suo insieme, bisogna
almeno chiedere, se pur con garbata umiltà, cos’altro ci
dobbiamo aspettare?
E’ innegabile che ci
sia la volontà, in primis del Sig. C.S.M.M. di affrontare le
problematiche, ma a questi ragazzi non possiamo continuare
prospettare solo delle promesse e tanta buona volontà di
affrontare le questioni, è arrivato il momento agire con
concretezza.
Vi saluto, invitando
tutti a mantenere, comunque, un costante contatto con il Cocer o
quanto meno a seguire i suoi lavori, perché un poco alla volta..
come è stato per l’orario di servizio, per il cambio della
Divisa del Ruolo Truppa, e per le altre significative conquiste
ottenute grazie alle proposte del Cocer, alla sensibilità dello
Stato Maggiore, nonché della politica, quale principale attore.
“qualche risultato”,
nei dovuti tempi, forse, riusciremo a spuntarlo…
E per noi Delegati,
ogni conquista, rappresenta uno stimolo per intraprendere nuove
sfide, ma se ci manca il supporto di chi rappresentiamo, e mi
rivolgo a voi, alla fine è come lasciare una bella macchina in
garage e senza benzina.
Di nuovo grazie per
l’attenzione!
Sc 2^ LOFFREDO
Ciro
del Cocer Marina Militare -
Ruolo Truppa
L'intervendo del Sc 1 cl BELLOMO Antonino
del Cocer Marina
Militare - Ruolo
Truppa
Rinnovo i
ringraziamenti a tutti gli intervenuti, sono il SC di 1^ cl
BELLOMO ANTONINO e collegandomi a quanto anticipato dal collega
LOFFREDO colgo l’occasione per approfondire alcune tematiche le
quali nell’immediato potrebbero trovare soluzione, anche
attraverso la via degli emendamenti, nella finanziaria
attualmente in discussione o attraverso proposte di legge:
La
questione dei precari, che interessa gli AUFP Ufficiali in ferma
prefissata ed i vfb volontari in ferma breve
della marina e delle altre FF.AA., personale di
età compresa tra i 26 ai 39 anni con laurea o diploma, allo
stato attuale, come si diceva prima, dopo svariati anni di
servizio, ed in passato accadeva ciò anche dopo 9 anni di
servizio “precario”, non trovano alcuna possibilità di accesso
al Sevizio Permanente Effettivo.
Vorrei ricordare
che, diventare Militari, è una scelta di vita che oltre a darti
una determinata formazione richiede anche diversi sacrifici ed è
dunque comprensibile lo stato d’animo di coloro che a fine ferma
non trovano alcuna prospettiva, e con un arrivederci e grazie se
ne tornano a casa.
Al momento i tagli
previsti al bilancio della Difesa non fanno presagire una
inversione di tendenza.
Oggi prendiamo atto
dal disegno di legge …………………….. che tende ad affrontare il
problema limitatamente per gli appartenenti al Ruolo degli
Ufficiali, e quindi prego gli Onorevoli presenti di evitare
questa guerra tra poveri, per ogni Ufficiale precario, ne
abbiamo centinaia di Truppa nella stessa condizione, dunque il
problema va affrontato a 360°, sostenendo il d:::::::::::: in
discussione, ma al tempo stesso considerare l’inserimento dei
volontari in ferma breve, all’interno di questo provvedimento,
evitando al tempo stesso che in futuro si realizzi una
situazione così critica come la stiamo vivendo oggi.
VALORIZZAZIONE DELLE
PROFESSIONALITÀ:
Il Personale della
Marina Militare che vive a bordo delle Unità Navali, vive in una
condizione di estremo disagio che li differenzia dagli altri
colleghi delle altre FF.AA..
Non so se avete
presente il concetto di vivere in una casa stretta ed
ondeggiante, che per la sua alta operatività non ti lascia mai
riposare, tra guardie, turni di lavoro, pulizie, esercitazioni e
manutenzioni varie. Bene, questa è la realtà di bordo.
Dopo la scomparsa
della leva obbligatoria, il carico di lavoro è ulteriormente
aumentato e di conseguenza è aumentato l’impiego per le pulizie
e manutenzioni di altro tipo. In realtà la legge sul
Professionale prevede che tali servizi debbano essere svolti da
ditte esterne, ma a bordo delle Unità Navali, tale condizione
risulta non applicabile.
La delusione di
coloro che con svariati anni di servizio, sopperiscono alle
esigenze un tempo svolte dal personale di leva, è palpabile.
Tale personale, che
si distingue dal restante Personale delle altre Forze Armate,
andrebbe compensato quantomeno con un emolumento ad hoc che si
differenzi dal riconoscimento dell’imbarco, in quanto va a
remunerare disagi un tempo contenuti.
AGEVOLAZIONE NEI
TRASPORTI:
In passato i
Militari viaggiavano con uno sconto del 55% sul prezzo ordinario
del biglietto del treno.
Tale sconto
permetteva di attutire l’impatto economico che ha “la voce”
trasporti, nel bilancio familiare.
Diversi sono i
tentativi fatti con Trenitalia per ripristinare la convenzione,
ma nulla è cambiato. Forse un intervento legislativo volto in
tal senso potrebbe risolvere la questione.
Non mi dilungo
ulteriormente per dare spazio ad ulteriori interventi, mentre
restiamo a disposizione della componente politica, qualora su
dette si voglia approfondire il discorso.
Sc 1 cl BELLOMO Antonino
del Cocer Marina
Militare - Ruolo
Truppa
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