<<RIFORMA DELLA
RAPPRESENTANZA MILITARE>>
Riceviamo e pubblichiamo il
presente comunicato pervenuto da un delegato Co.Ce.R. dell’E.I..
Considerato l'attuale altissimo
interesse che sta suscitando l’argomento in questione, la
redazione rimane disponibile ad accogliere ogni eventuale
replica e/o consenso in merito ai contenuti di tale relazione,
certi che il giusto dibattimento possa provocare quel
ragionevole confronto onde giungere ad una proposta comune che
sia coerente con le aspettative della base rappresentata.
SideWeb, 4/6/2007
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RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA DEI MILITARI
Delegato Co.Ce.R. Esercito
Luca TARTAGLIONE
Nel limite che
le “regole” consentono, la riforma della RM deve essere
accompagnata da una costante chiarezza d’intenti nei confronti
della base. Se la maggioranza dei COBAR, attraverso i COIR
dell’Esercito, deliberassero una soluzione SINDACALE alla
riforma dello strumento rappresentativo dei militari, sarei
doverosamente pronto a sostenere una crisi di rappresentanza
interna in totale armonia con il volere della Base. Sarei,
altresì, pronto a chiedere una azione partecipativa della base,
intesa nella sua accezione più ampia di coinvolgimento diretto
di tutti i rappresentati COBAR.
Non ve dubbio che il bisogno di
continuare in un percorso di reale coinvolgimento della base,
badando a non confondere una prassi istituzionale-partecipativa
con Blog o Forum di propaganda, è stato ampiamente soddisfatto
dal COCER EI con delibera n. 30/2007.
Il COCER EI non applica la
“democrazia dei pochi” tantomeno può essere definito
“conservatore”, prova n’è la delibera n. 43/2007 (inclusa nel
bollettino n° 18) ove, chiaramente, si cerca di riportare la
discussione in Interforze; ma la discussione è dialogo, ed il
principio del dialogo si erge a principio valido per tutti, in
quanto garante del rispetto di tutti, badando a non confondere
il dialogo con un dibattito su chi abbia ragione, o peggio,
cercando di imporre la propria soluzione e, contestualmente,
demonizzare quella altrui. La
diversità non è un demone da esorcizzare ma, al contrario, la
risorsa imprescindibile per un vero sviluppo culturale, del
mondo militare ed in primo luogo della RM.
Personalmente credo che sul
tema della Riforma della RM bisogna riaprire la discussione al
COCER Interforze senza alcuna preclusione anche a più soluzioni.
Il tutto consegnato alla responsabilità politica per le
decisioni di competenza. Cosi’ come sono convinto che l’unità
del COCER Interforze non rientra nelle priorità di tutte le
sezioni COCER.
Con estrema chiarezza lancio un
monito a chi ha cercato “nell’ombra” di fare il “terzo incomodo”
tra riforma della L. 382/78 e Sindacato, cercando maldestramente
di consegnare la rappresentatività dei militari alle
associazioni.
La responsabilità di
consegnarci “frammentati” alla politica ovvero “dividi et
impera”, rallenterà significativamente l’attesa riforma con
buona pace di chi il “conservatore” lo fa per dovere.
Luca Tartaglione
(delegato Co.Ce.R. della Sezione Esercito
Italiano)
SideWeb, 4/6/2007
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Tessera 2007/08
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