E’ con viva soddisfazione che vi
manifestiamo l’andamento di questo anno trascorso insieme
a voi.
Un anno vissuto in buona salute, con fatica
e passione, tra conquiste e delusioni, conferme e attese,
storia e futuro. Il bilancio è positivo, per molti aspetti
esaltante. Ci convince che valeva la pena cominciare e che
è più utile ancora continuare, con la spinta e
l’entusiasmo dei fondatori e di tutti coloro che orbitano
intorno a questa organizzazione e che hanno costituito il
vero “bracciante” delle attività prodotte. Dirigenti,
amici, studiosi che seguono da vicino, con sensibilità
pari allo spirito libero, i problemi della condizione dei
cittadini in uniforme, tutti legati da valori condivisi.
I contributi che abbiamo offerto e
continueremo ad offrire al giudizio di chi ci segue
rispecchiano temi, approcci e punti di vista diversi, ma
si presentano come i rami di un albero, tenuti uniti da un
unico tronco e tutti insieme rappresentanti la
consistenza dell’ombra e del riparo per chi vi ha
necessità. Da qui l’esigenza di tutela e, ancor di più,
di informazione, che ritraggono i bisogni dai quali anche
i soldati certamente non ne sono sottratti.
Le polemiche, le invettive, gli assalti
ideologici non ci spaventano, anche quando sono gratuiti.
Tanti ce ne sono stati e tanti ne seguiranno. Ci danno
nuove motivazioni, ci spingono ad interrogarci sugli
errori commessi, rafforzano il nostro desiderio di
cambiamento. Ma la priorità che ha inteso fornire
l’azienda si è tradotta in quei servizi essenziali da
voi stessi ricercati, misurati attraverso il termometro
della giustizia e dei diritti, facendovi divenire
direttamente parte integrante ed attori protagonisti.
L’anno che si è aperto propone sfide
formidabili. Tantissimi saranno gli impegni nel campo
politico-sociale ed altrettanto forte è l’augurio che si
tramutino in conseguenti successi per il mondo militare.
Si ripartirà dall’esigenza di vedere riconosciuto quel
tanto auspicato strumento di tutela, attualmente
inconsistente per i militari, per poi via via intervenire
proficuamente sulla condizione del volontario, che
rappresenta oggi una gravissima forma di precarietà di cui
non si ravvisano felici soluzioni; e ancora, le condizioni
di carriera delle categorie intermedie che non vedono
sbocchi di crescita e motivazionali, così come difficile
sarà affrontare la situazione che si sta venendo a
determinare in materia di risorse e di esuberi del
personale. Argomenti questi che peseranno molto
severamente sulle spalle dei militari e sulle loro
condizioni economiche e sociali e che rischiano di
incidere ancor di più sulla stessa operatività
istituzionale affidata ai comparti difesa e sicurezza.
Grazie anche al Vostro sostegno ed alla
fiducia che continuerete a riporre nella nostra
organizzazione, riuscirete a garantirci quella continua e
necessaria crescita dell’informazione ed arricchimento
dei servizi, e contribuire alla nascita di nuove
iniziative, destinate al progresso ed allo sviluppo delle
condizioni sociali dei cittadini italiani che hanno scelto
appunto di indossare una divisa.
Un ultimo doveroso ringraziamento a tutti
quanti, operatori, istituzioni, rappresentanti di
associazioni, cittadini, hanno lavorato con grande impegno
nella convinzione di poter meglio operare e meglio
rispondere ai bisogni della gente. Un lavoro talvolta
silenzioso ma che rende salda la volontà di far crescere
il benessere di un’intera categoria.
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