<<CASE
DEMANIALI
APPROFONDIMENTO SULL'INCONTRO TRA I COCER E LA COMMISSIONE
DIFESA DEL SENATO>>
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Fonte:
www.quaderniradicali.it
Consiglio Centrale della Rappresentanza
Militare:
audizione in Commissione difesa del Senato
News dell'11-02-2007
Il Consiglio Centrale della Rappresentanza
Militare sembra averla spuntata; così esso ritiene in base a
quanto si legge in un comunicato stampa diramato a seguito
dell’incontro con la Commissione Difesa del Senato sulla
problematica alloggi militari di servizio, la cui assegnazione
dovrebbe dipendere dalla funzione al momento ricoperta, cessata
la quale, tali alloggi, resi nuovamenti liberi e disponibili,
dovrebbero venire assegnati al collega subentrante nella
funzione o nell’incarico.
Al contrario, come si denunziava in un
precedente comunicato stampa, con il quale si chiedeva
(Rivendicazioni sindacali delle Forze Armate - Agenzia
Radicale News del 29-01-2007) un incontro urgente per
discutere di un’ingerenza, ritenuta indebita, del comitato
“Casadiritto” in materia di esclusiva competenza del Cocer, tali
alloggi, che dovrebbero venire appunto assegnati in temporanea
concessione legata alla funzione in quel momento rivestita,
continuavano a venire fruiti da occupanti, senza averne titolo o
senza averne più titolo, sostenuti dall’azione di “Casadiritto”,
e dal credito che il Cocer attribuiva avere il suddetto comitato
all’interno della competente Commissione parlamentare.
Ed è proprio a seguito di un’audizione del Cocer
presso questa Commissione che la situazione sembra essersi
ribaltata. Scriviamo sembra, perché purtroppo è notoria la
“flessibilità” di approccio dei politici, che troppo spesso
modulano le loro posizioni sull’interlocutore e magari poi
assumono atteggiamenti ed esprimono opinioni opposte con un
interlocutore della controparte.
Fatta questa premessa, riportiamo il
testo del comunicato del Cocer al riguardo, emesso a firma dei
Delegati Primo Maresciallo Luca Tartaglione e Maresciallo
Capo Pasquale Fico.
«Il giorno 08
febbraio 2007, a Palazzo Madama, si è svolta l'audizione del
COCER Interforze presso la Commissione Difesa del Senato sulla
problematica alloggiativa delle Forze Armate.
Durante l'incontro è stato presentata la
relazione tecnica votata ad unanimità nel COCER Comparto Difesa
(Esercito, Marina e Aeronautica). In tale circostanza la
Rappresentanza Militare pur riconoscendo alla Commissione Difesa
il merito di aver riportato al centro della discussione la
problematica, ha innescato un atteso percorso politico garante
di equità sociale per tutti i militari, un percorso politico che
guarderà alla più generale problematica alloggiativa,
ridimensionando, di fatto, quella dannosa azione "politica"
messa in essere da taluni "piccoli" sodalizi composti (in larga
parte) e presieduti da dirigenti civilie e militari "Sine
Titulo", piccoli sodalizi animati esclusivamente da interessi di
parte, ovvero occupanti abusivi di alloggi dello Stato che da
anni sono organizzati in azioni di resistenza al normale
rilascio degli stessi, che vedono attraverso le iniziative
Parlamentari la possibilità di comprare definitivamente immobili
patrimoniali dello Stato che hanno gia occupato e sfruttato per
tutta la carriera ed oltre (per giunta anche di prestigio: vedi
quelli nel cuore di Trastevere, quelli vista Colosseo, quelli
vicino a San Giovanni in via dell'Ambaradam a ROMA ecc.).
In sintesi un’inaccettabile ingiustizia sociale
perseguita egoisticamente dai “sine titulo” d’alto rango che,
grazie alla sensibilità di tutta la Commissione Difesa del
Senato, verrà definitivamente neutralizzata.
Il COCER che, sia chiaro, tutela e rappresenta
solo i militari, ha inoltre chiesto alla Commissione di farsi
promotrice di un'urgente tavolo tecnico con il Governo
considerata altresì, la necessità di accordi/chiarimenti
preventivi necessari per procedere su una linea d'azione di
massima concretezza che eviti inutili illusioni o falsi
allarmismi.
La Commissione Difesa del Senato condividendo il
documento presentato, si è assunta l'impegno di rappresentare
l'esigenze al Governo». Con l’impegno formale assunto dalla
Commissione Difesa si chiude veramente la vertenza o si apre il
gioco delle promesse e degli impegni multipli, oltre che del
classico “menar il can per l’aia”?
A questo punto ci assumiamo l’impegno di mettere
i vari protagonisti di fronte le responsabilità, informando sui
suoi sviluppi.
Non entriamo nel merito delle ragioni delle
parti, ma da queste pagine “sburgiarderemo” quanti, nella
peggiore tradizione del “dialogo” politico con le parti,
eventualmente usassero un approccio incoerente e
contraddittorio, di incompatibili impegni presi con gli
interlocutori delle opposte controparti, verbalmente blanditi
con promesse finalizzate e calibrate sulle loro richieste,
formulate contestualmente sapendo che rimarranno solo parole al
vento.
Giorgio Prinzi
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SideWeb, 12/2/2007
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