<<COMUNICATO STAMPA E
RELAZIONE INCONTRO CON CAPO DI SME - A CURA DI FICO PASQUALE,
DELEGATO COCER CAT. B.>>
Riceviamo e pubblichiamo i
seguenti documenti del delegato Cocer Cat. B. - FICO PASQUALE.
Argomenti trattati:
- Comunicato stampa su:
problematica mar. capi anziani; problematica sergenti arruolati
prima del 1995; problematica degli esuberi di personale; forbice
retributiva tra le categorie di personale.
- relazione sull'incontro
COCER Esercito con il
Capo di Stato Maggiore dell’ ESERCITO.
Sideweb, 6/3/2007
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STATO MAGGIORE DIFESA
Co.Ce.R. Esercito
Comunicato Stampa
Cari colleghi,
conoscete da tempo il mio modo di lavorare per la
tutela degli interessi del personale rappresentato.
Sapete anche che tante volte ho “ pagato “
personalmente il mio impegno, ma l’ho fatto consapevole della
vostra indiscussa solidarietà.
Sono ancora tante le problematiche irrisolte che
coinvolgono i Sottufficiali delle Forze Armate.:
¯
La grave problematica
dei Marescialli Capi anziani dell’Esercito, della Marina e
dell’Aeronautica che merita una urgente sanatoria;
¯
La problematica dei
Sergenti arruolati prima del 1995 e quella degli attuali che
rischiano una “ degradazione “ nel ruolo della truppa;
¯
La problematica degli
esuberi nel ruolo dei Marescialli/Luogotenenti che deve essere
necessariamente regolamentata;
¯
La forbice
retributiva/economica estremamente ampia che si è creata tra gli
Ufficiali e la rimanente componente del mondo militare.
Quello che vi chiedo, miei cari amici/colleghi e
di non ascoltare i venditori di fumo e di chiacchiere, ma di
starmi vicino e di essere pronti con grinta ed onestà quando
chiederò il Vostro energico supporto.
Grazie di Cuore
Roma, 06 marzo 2007
Maresciallo Capo Pasquale FICO
Delegato COCER Esercito X
Mandato
( VII – IX – X mandato )
-------------------------------------
Mar. Ca. FICO
Pasquale
Delegato Co.Ce.R. Esercito
Cell. 338/3404787
e-mail:
ficopasquale@libero.it
STATO MAGGIORE DIFESA
Consiglio
Centrale di Rappresentanza
Incontro COCER Esercito
con il Capo di Stato Maggiore dell’ ESERCITO
Giovedì 1° marzo 2007, il
COCER Esercito ha incontrato il Capo di Stato Maggiore dell’
Esercito e relativo Stato Maggiore.
Cari Colleghi
Marescialli Capi, pluri-condannati
senz´appello dai noti pseudo
riordini/disordini della nostra triste storia.
Il nostro "silenzio
degli innocenti" non può durare!
Le Istituzioni
tutte, Repubblicane e Militari, sanno o dovranno sapere che i "Marescialli
Capi a vita" non intendono fungere da agnello sacrificale, da
porre sull´altare di evidenti errori
legislativi o errate valutazioni dell´alto
gerarca di turno.
A nome e per
conto della categoria “B” del COCER Esercito ho rappresentato al
Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata
Filiberto CECCHI, la grave problematica che affligge i
Marescialli Capi anziani dell’Esercito, della Marina e
dell’Aeronautica.
Con il cuore e
con la mente sono un uomo libero, che mi batto per la giustizia,
mi batto per i deboli, mi batto per chi soffre.
Non posso più
aspettare, è arrivato il momento di dire basta, è arrivato il
momento di dare una risposta ai vecchi Marescialli Capi delle
Forze Armate, vittime di un sistema dopato, vittime di un
sistema gestito da vertici politico–militare ottuso e arroccato
sulle proprie idee, ostili al personale.
Ho ricordato al
Capo di SME che già nell’incontro avvenuto tra COCER e Capo di
SME del 31 maggio 1995, denunciai inutilmente il malcontento
che si era creato nella mia categoria a seguito delle “ NORME
TRANSITORIE” dell’ articolo 34 del Decreto Legislativo 12 maggio
1995, n. 196, ebbene sì, “ci
vollero 4 anni per il solito papocchio all’italiana”, grazie
alla DIFESA.
Con il tempo la situazione si è aggravata, con l’entrata in
vigore del Decreto Legislativo 28 febbraio 2001, n. 82 ed infine
il colpo di grazia è arrivato con il Decreto Legge del 28 maggio
2004 n. 136, il “papocchio dei
papocchi” alias il famigerato “RIALLINEAMENTO” che è stato
capace di promuovere tutti fino al 30 giugno 2000, anche
personale condannato in via definitiva, tra i motivati dubbi
della stessa Dirigente di Persomil, Dottoressa SANTINI.
Dividendo l’aliquota del 2000 in due, il Legislatore ha creato
una gravissima sperequazione nella sperequazione, oramai
risolvibile solamente con una SANATORIA di detto personale.
Il Sottocapo di
Stato Maggiore dell’ Esercito, è intervenuto cercando di far
passare la tesi a tutti i presenti, che quanto rappresentato era
un problema mio, a quel punto ho dovuto fare un intervento
chiarificatore.
Rivolgendomi al
Capo di SME, gli ho mostrato i buchi che ho fatto alla mia
cintura, man mano che passavano i 30 giorni del mio sciopero
della fame e della sete (ultimi tre giorni), iniziato l’ 8
maggio 2003 e terminato dopo un ricovero “salvavita” che mi ha
visto oggetto di flebo-terapia continua per tutta le degenza
presso l’ospedale militare del Celio.
Ho detto al
Capo che il problema non era mio ma Suo, visto che nella “sua”
Forza Armata vi sono persone in diuturna sofferenza ed
umiliazione che certamente prima o poi smetteranno di amare il
proprio lavoro, e che io sono il loro porta bandiera! ovvero il
portabandiera dei Marescialli Capi dell’Esercito, della Marina e
dell’Aeronautica condannati senza reato nella
comune indifferenza!; io sono il portavoce di tutto quel
personale che mi incita a rappresentarli!; io sono il
portabandiera di quel personale sulle cui spalle si è costruito
l’odierno prestigio internazionale delle Forze Armate e che ora
nessuno vuole sentire le loro fastidiose rivendicazioni!
Non ho nessun
problema a mettere in atto tutte quelle iniziative che dora in
poi saranno utili a sostenere la nostra causa a rappresentarle a
livello politico / militare.
Cari Colleghi,
il mio intervento e’ stato forte e determinante, ho affermato
che la colpa della nostra sperequazione fù degli Stati Maggiori
della Difesa e delle Forze Armate, e che il nostro Stato
Maggiore Esercito, non doveva permettere che nel 1995 i
Sottufficiali subissero una cosi grave violenza.
Tale intervento
ha fatto affermare al Capo di SME Gen. CECCHI: “ il problema e’
serio ”, lo ha ripetuto per ben due volte.
Preso atto del
problema, il Capo di SME ha autorizzato l´avvio di un tavolo
tecnico ove verrà valutata una
possibile " SANATORIA " per i Marescialli Capi e una eventuale
costituzione di due serbatoi dove far confluire i Marescialli
vecchio iter arruolati anteriormente al D. Lgs. 196/95 e i
marescialli nuovo iter.
Ebbene si, cari colleghi "condannati"
per Noi nessun indulto sembra possibile, il merito di aver dato
lustro alle Forze Armate ed alla politica estera Nazionale con
tanti sacrifici anche estremi non merita indulti per
reati mai commessi.
D'altronde il "riallineamento"
lo ha dimostrato non è una questione
di merito anzi.......forse chissà con
qualche "patteggiamento di pena" avemmo avuto più possibilità!
Lo sanno bene anche alcuni colleghi che in operazioni di Guerra
si sono visti encomiare, e più, per poi essere umiliati nelle
valutazioni da giovani burocrati di palazzo che giammai
hanno respirato il fumo acre di un Leopard
o di un M113 ecc.
Di contro
l´odierno delegato non mancherà, come sempre, di sostenere la
causa degli sfortunati colleghi "condannati a vita" e rei di
essere nati e vissuti, militarmente, in reparti operativi del
Nord Italia e, soprattutto, in
periodi storici delle Forze Armate caratterizzati da soli DOVERI
Quello che vi chiedo, miei cari amici e colleghi e di non
ascoltare i venditori di fumo e di chiacchiere, ma di starmi
vicino nei prossimi mesi e di essere pronti, con onestà e
determinazione, a sostenere insieme a me le nostre ragioni.
Roma, martedì 6 marzo 2007
Mar. Ca. Pasquale FICO
Delegato CO.CE.R.
SideWeb, 6/3/2007
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