<<RIFORMA
DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE - LA PROPOSTA DEL COIR FOTER -
VERONA 19/4/2007>>
"Dopo il Co.Ce.R. A.M. anche il Co.I.R. Com.
Foter E.I. si esprime sulla Rappresentanza militare attraverso
un gruppo di lavoro all'uopo costituito.
La richiesta è differente, ma contiene come
comune denominatore la consueta denuncia circa l'inefficacia
dello strumento attuale.
Pubblichiamo la delibera con relativo allegato".
Sideweb, 27/4/2007
COMANDO DELLE FORZE OPERATIVE
TERRESTRI
Il Consiglio Intermedio di Rappresentanza
Allegato alla delibera
n.25 /2007
Verona,
lì 19 Aprile 2007
OGGETTO: RIFORMA DELLA
RAPPRESENTANZA MILITARE .
1.
PREMESSA
L’esigenza di istituire un gruppo di lavoro sulla riforma
della rappresentanza militare scaturisce da una serie di
prese d’atto e valutazioni critiche le cui conclusioni
portano a ritenere l’attuale organismo rappresentativo uno
strumento di tutela del personale estremamente
inadeguato.
Il
COIR delle Fo.Ter., constatato lo stato di crisi in cui versa la
rappresentanza militare, ritiene necessario ed urgente
approntare una proposta di riforma che ridisegni uno strumento
rappresentativo realmente efficace, idoneo a consentire una
significativa tutela, giuridica ed amministrativa, di tutto il
personale rappresentato.
2.
ANALISI
Un’attenta disamina delle cause
che hanno relegato la rappresentanza militare in un ruolo
marginale, rimane un percorso obbligato al quale non è possibile
sottrarsi, sia nell’interesse dell’ordinamento militare, che
del personale rappresentato, ruolo (quello della R.M.) che a
tutt’oggi è distante da quei compiti che il legislatore aveva
inteso promuovere, legiferando in materia, con l’approvazione
della legge sui principi (legge 382/78).
Infatti
abbiamo motivo di ritenere che in questa fase congiunturale
stiano maturando effetti indotti negativi, anche nei confronti
della credibilità della stessa istituzione, si pensi ad esempio
al fenomeno migratorio di consensi che approdano verso forme di
associazionismo esterne alla Forza Armata quale unica
soluzione per ottenere il riconoscimento dei propri diritti.
Da qui nasce l’esigenza e l’urgenza di
dare seguito a quel processo di riforma democratica all’interno
delle Forze Armate, avviato con la legge 382/78, processo che,
frenato dai consuetudinari e diffusi atteggiamenti negativi nei
confronti della Rappresentanza, non consente il conseguimento
degli obiettivi prefissati dal legislatore, perché al momento si
evidenzia un’espressione sintomatica di impedimento ed ostacolo
che potrebbe essere interpretata come una cultura reazionaria al
processo di democratizzazione.
3.
3. PROPOSTE
Ridisegnare il nuovo modello di
rappresentanza quindi ci pone davanti ad un bivio:
a)
optare per un
sistema rappresentativo di tipo sindacale esterno
all’ordinamento;
b) privilegiare una riforma della Rappresentanza Militare
prevista all’interno dell’ordinamento che non si riduca ad un
mero ritocco di facciata a carattere conservativo.
Il percorso indicato nella
prima soluzione, che conduce ad un sindacato per i militari
inteso come organismo esterno al nostro ordinamento, non sembra,
allo stato attuale, praticabile.
Si consideri infatti che, lo
strumento con il quale viene esercitato un “potere di pressione
“nella fase di negoziazione da parte degli organismi sindacali,
si basa sul ricorso allo sciopero inteso quale astensione dal
lavoro. E’ noto che per i membri delle Forze Armate la
legislazione attuale non prevede e non concede il ricorso
all’astensione dal lavoro, orientamento che, peraltro, trova
piena concordanza con quanto confermato e ribadito in questione,
dall’Assemblea degli Stati membri del Consiglio Europeo.
Riteniamo quindi
che istituzionalizzare per le FF.AA. dei sistemi rappresentativi
sindacali, che comunque non potrebbero ricorrere allo sciopero,
sarebbe una scelta pericolosa e poco funzionale, in quanto si
andrebbe incontro a potenziali fenomeni di “politicizzazione”
con ricadute destabilizzanti circa l’efficacia dello strumento
militare.
Inoltre una
“sindacalizzazione” dell’attuale sistema rappresentativo non
sembra garantire, una reale e veritiera rappresentatività,
perché i vari “rappresentanti sindacali” non verrebbero nominati
per elezione diretta ma su decisioni prese in altri palazzi a
seguito di logiche opportunistiche estranee agli interessi del
personale che si dovrebbe rappresentare.
Nella seconda soluzione
si ipotizza uno strumento che sia scevro da tutti quei limiti
che sono propri di un ”sindacato giallo” tipologia,
quest’ultima, con la quale l’odierna dottrina giuslavorista
identifica quelle organizzazioni di lavoratori finanziate dal
datore di lavoro e per questo tenute ad un rapporto di
sudditanza con lo stesso.
A tal uopo rimane inevitabile
l’approntamento di un determinato allestimento normativo a cura
dei competenti Organi Centrali, che prevedano quantomeno la
trattazione e la successiva inclusione del seguente articolato
generico:
-
autonomia
finanziaria per il “nuovo
organismo Rappresentativo”;
- parere
vincolante
dei delegati, con relativa tutela degli stessi, espresso con
apposita delibera, circa l’impiego dei fondi destinati al
benessere ed OPS ed inoltre per :
· trasporti,
formazione ed aggiornamento culturale e professionale del
personale;
· convenzioni
ed agevolazioni sociali per il personale militare tramite
stipula a livello nazionale e locale (tramite i Coir ed i Cobar
su delega) con stipula di convenzioni/protocolli d’intesa;
- contrattazione
(e non concertazione) con
successiva “approvazione vincolante” su tematiche
riguardanti il trattamento economico e relativo contratto di
lavoro;
- referenza
su tematiche comuni inerenti l’utilizzazione delle risorse
umane, progressione di carriera e disciplinari ;
-
incompatibilità con altri
incarichi secondari della Rappresentanza militare (*);
-
estendere
anche ai delegati COBAR e COIR la facoltà di intrattenere
relazioni con organi di stampa locali e nazionali e relativa
facoltà di emettere comunicati tramite i portavoce dei
Consigli;
- partecipazione,
a qualsiasi livello, nella gestione,concessione, ed alienazione
delle infrastrutture ed alloggi di proprietà della Difesa;
- istituire
una categoria per il ruolo Sergenti della F.A.;
- indipendenza
delle categorie:
· autonomia
di ogni categoria che dovrà avere il proprio presidente ed il
proprio portavoce;
4. CONCLUSIONI
Questo Consiglio ritiene opportuno confermare ed anzi ampliare
la fiducia nei confronti del Consiglio Centrale di
Rappresentanza X Mandato.
Non compete al COIR entrare nei dettagli più profondi
dell’articolato della Riforma prospettata,in quanto il Consiglio
intermedio supporta il Centro con impulsi e stimoli, certo che
chi ha la competenza, per mandato, farà il suo dovere.
La riforma della R.M. è il primo
tassello di un necessario adeguamento ed aggiornamento delle
Forze Armate alla attualità socio-politica contemporanea.
La
fiducia nel COCER risulta condizione necessaria e sufficiente
per l’attuazione di determinate riforme, infatti
nell’improbabile fallimento del COCER questo Consiglio vede il
relativo fallimento della Rappresentanza Militare tutta.
Peraltro, in questo particolare momento, la Rappresentanza ha il
dovere di presentarsi compatta ed unita in un tema come quello
della Riforma della stessa. Infatti si ha la certezza che quanto
sopra sarà valutato con l’ottica che le Forze operative
Terrestri rappresentano la componente più ampia, rappresentativa
ed operativa della Forza Armata. Le peculiarità di un Esercito
vengono definite dalle Forze in campo, le Fo.Ter, sono quelle
che attualmente sono sul campo e non hanno assolutamente
l’intenzione di “rimanerci”…. sul campo.
(*) acquisizione di un punteggio, ai fini
concorsuali e progressioni di carriera per l’incarico
istituzionale svolto ad ogni livello (Cobar,Coir,Cocer).
IL COIR delle Forze Operative
Terrestri dell’Esercito
Verona, lì 19 Aprile 2007
DELIBERA
COMANDO DELLE FORZE OPERATIVE TERRESTRI
Il Consiglio Intermedio di Rappresentanza
Delibera n.25
Verona lì, 19 aprile 2007
OGGETTO: Riforma della
Rappresentanza Militare. Documento COIR.
^^^^^^^
IL COIR
TENUTO CONTO di quanto riferito dai delegati di tutte le
categorie rappresentate,sulle numerose considerazioni
manifestate dai delegati Cobar collegati, circa l’inadeguatezza,
ai fini della tutela del personale, dell’attuale strumento
rappresentativo;
VISTO il documento conclusivo sulla
riforma della Rappresentanza militare approntato in sede di
gruppo di lavoro (all.1);
CONSIDERATA l’impellente necessità di addivenire ad una
rivisitazione normativa dell’attuale sistema rappresentativo
DELIBERA
-
Di inviare il documento annesso alla
delibera, a stralcio verbale al COCER Esercito;
-
Ai sensi dell’art.10 del RIRM, si chiede
che ne venga data tempestiva diffusione ai COBAR collegati
dell’area FOTER;
3. Pubblicare la delibera e gli
atti allegati nell’area intranet;
4.
Pubblicare la risposta dell’Autorità collegata nell’area
intranet;
VOTANTI : 13
FAVOREVOLI:13
La delibera
viene approvata all’unanimità.
Verona, lì 19 Aprile 2007
IL SEGRETARIO
IL PRESIDENTE
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Tessera 2007/08
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