<<INTERROGAZIONE E RISPOSTA IN
COMMISSIONE DIFESA SUL PRECARIATO IN MARINA MILITARE>>
Riproponiamo la
lettura di questo argomento, completo della risposta
all'interrogazione in Commissione Difesa.
22/3/2007
Gentile redazione,
vi allego l'interrogazione a
risposta immediata relativa al precariato, presentata dall'On.
Fallica.
A mio modesto parere sotto
l'aspetto tecnico, il "professionale" è una legge dello Stato
così come la chiarissima finanziaria 2007 che è successiva allo
stesso.
Sotto l'aspetto politico, morale,
umano ecc.. è scontato che per il bene delle FF.AA. e del
personale, tutti i vertici, il modo politico e della
Rappresentanza Militare dovrebbero fare in modo che si inverta
la rotta abolendo il fallimentare precariato, così come ho detto
al senato. Questa è la naturale strada, non piu' percorribile,
per il ripristino della leva obbligatoria, che così com'era
lasciava a desiderare sotto l'aspetto educativo, formativo e che
infine veniva considerato dalla opinione pubblica sotto certi
aspetti una spesa inutile per lo Stato.
Antonello Ciavarelli
Delagato Cocer M.M.
SideWeb, 12/3/2007
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Risposta della
Commissione Difesa della Camera dei deputati all'interrogazione
di Fallica.
5-00808 Fallica: Sull'applicazione dell'articolo 1, comma 519,
della legge finanziaria 2007 ai partecipanti al V corso AUFP
della Marina Militare.
TESTO DELLA RISPOSTA
La tematica relativa all'ipotesi di stabilizzazione del
personale militare ausiliario/volontario va inquadrata nella più
ampia problematica delle disposizioni previste dalla legge
finanziaria 2007.
Nel merito, l'articolo 1 comma 519, della legge 27 dicembre
2006, n. 296 (finanziaria 2007) prevede un programma di
stabilizzazione dei lavoratori precari «storici» che siano in
servizio da almeno tre anni o che conseguano tale requisito per
effetto di contratti stipulati prima del 29 settembre 2006,
ovvero che nei cinque anni antecedenti al 1o gennaio 2007 siano
stati in servizio per almeno un triennio.
La stessa disposizione dispone che «le amministrazioni
continuano ad avvalersi del personale in argomento e
prioritariamente del personale di cui all'articolo 23, comma 1,
del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215 e successive
modificazioni, in servizio al 31 dicembre 2006, nelle more delle
procedure di stabilizzazione».
Al riguardo, si rileva, innanzitutto, che le Forze armate sono
escluse dalle disposizioni generali sulle assunzioni nel
pubblico impiego in quanto la materia è regolata da normative
speciali.
Infatti il nuovo assetto del personale è deliberato dalla legge
n. 331 del 2000, dal decreto legislativo n. 215 del 2001 e dalla
legge n. 226 del 2004, relative alla professionalizzazione delle
Forze armate.
Le consistenze del personale sia a tempo indeterminato che a
tempo determinato (volontari in ferma prefissata) e le dotazioni
organiche vengono determinate annualmente con decreto di
concerto Difesa - Economia - Funzione Pubblica secondo, un
andamento coerente con l'evoluzione degli oneri previsti dalle
sopraindicate normative.
Pertanto le varie disposizioni relative alla stabilizzazione in
argomento del rapporto d'impiego del personale a tempo
determinato previste dalla finanziaria 2007 non sono applicabili
al personale volontario in ferma prefissata delle Forze armate.
Nel merito, le Forze Armate poiché escluse dal blocco delle
assunzioni disposto dalla «finanziaria 2005» (articolo 1 comma
95 della legge n. 311 del 2004) e conseguentemente dall'utilizzo
del previsto Fondo per la stabilizzazione del personale
precario, non possono essere ricomprese tra le Amministrazioni
destinatarie della ripartizione della quota del Fondo medesimo.
Diversamente il citato comma 519 è estensibile al personale a
tempo determinato dell'Arma dei Carabinieri di cui all'articolo
23, comma 1, del decreto legislativo n. 215 del 2001, in quanto
i Corpi di Polizia partecipano alla ripartizione del suddetto
Fondo di cui alla legge finanziaria 2005.
Per quanto riguarda, in particolare, la stessa Arma dei
Carabinieri, i destinatari della sopraindicata disposizione
(articolo 1 comma 519 «finanziaria 2007») sono gli AUFP in
servizio al 31 dicembre 2006, che abbiano prestato tre anni di
servizio o che matureranno tale periodo per effetto di proroghe
o di trattenimenti già intervenuti alla stessa data.
Del resto, la stabilizzazione non può essere applicata agli
Ufficiali in ferma di due anni e sei mesi, in quanto le ferme
dei militari volontari sono previste dalla normativa vigente,
perché indispensabili alla particolare organizzazione delle
Forze Armate, la quale necessita della presenza di un'aliquota
di personale che, per età e condizioni fisiche, sia idoneo ad
assolvere i compiti strettamente operativi.
D'altro canto, si deve rammentare che, il ricorso all'AUFP, come
già era avvenuto in passato con l'Ufficiale di complemento, ha
come precipua finalità quella di garantire alle Forze Armate,
per un predeterminato e limitato periodo temporale, l'utilizzo
di professionalità tecniche atte a fronteggiare rapidamente
particolari esigenze operative, peculiari sia per l'età che per
le funzioni da svolgere. Diversamente, verrebbe alterata la
dinamica dei reclutamenti ordinari che avvengono attraverso i
ruoli normali e, speciali.
Quanto, in particolare, agli AUFP della Marina, si fa notare,
peraltro, che in conseguenza della riduzione degli stanziamenti
operati nello specifico settore per l'anno 2007, le Forze Armate
hanno dovuto rivedere tutta la programmazione dei reclutamenti
ivi compresi quelli relativi agli AUFP.
Interrogazione a
risposta immediata in Commissione Difesa Camera Deputati 5-00808
Attuale delegato a rispondere e data delega:
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELLA DIFESA 07/03/2007
Stato iter : CONCLUSO il 08/03/2007
presentata da
GIUSEPPE FALLICA
mercoledì 7 marzo 2007 nella seduta n.121
FALLICA e COSSIGA
Al Ministro della difesa
Per sapere - premesso che:
in data 28 febbraio 2007 lo Stato Maggiore Marina ha provveduto
a predisporre il congedo, previsto in data 5 marzo 2007, di 240
Ufficiali in ferma prefissata del V corso AUFP, allo scadere dei
trenta mesi di ferrea senza che fosse loro concessa la
possibilità di accedere alla ulteriore ferma di 12 mesi,
rafferma tra l'altro concessa ai precedenti 4 corsi AUFP;
la decisione di non permettere loro di accedere alla rafferma è
stata assunta in maniera unilaterale dalla Forza armata senza
fornire motivazione alcuna agli appartenenti del V corso AUFP, i
quali tra l'altro avevano presentato l'apposita domanda alla
Direzione Generale del Personale Militare ai fini
dell'ottenimento della rafferma;
la Direzione Generale per il Personale Militare provvedeva a
rispondere agli appartenenti al V corso AUFP, che avevano
presentato regolare domanda di rafferma, testualmente: «per la
conseguente partecipazione all'interessato, si comunica che
l'istanza del... presentata in data... non può essere presa in
considerazione in quanto il concorso per l'ammissione ad
un'ulteriore ferma di anni uno del corpo di appartenenza
riservato agli ufficiali in ferma prefissata provenienti dal 5o
corso AUFP della Marina Militare al momento non è stato
bandito». Tale risposta, che non è esplicativa di nulla,
lasciava comunque intendere che, in un futuro prossimo, era
intenzione dell'Amministrazione indire il bando di rafferma,
nonostante i tempi tecnici necessari per il regolare svolgimento
del concorso non fossero più disponibili;
si evidenzia che la legge di bilancio 2007, collegata alla legge
finanziaria, prevedeva la copertura economica per il
mantenimento in servizio degli Ufficiali del V corso AUFP,
avendo stanziato i fondi necessari sia al Ministero della difesa
che al Ministero dei trasporti, per gli appartenenti al corpo
delle capitanerie di porto;
appare doveroso far notare che la concessione della ulteriore
ferma di dodici mesi agli appartenenti al V corso AUFP avrebbe
consentito loro di snaturare i requisiti previsti dal comma 519
dell'articolo 1 della legge finanziaria ai fini della
stabilizzazione, ad eccezione degli appartenenti al V corso AUFP
che per servizi pregressi ne sono già in possesso;
inviare in congedo il personale del V corso AUFP in possesso dei
requisiti previsti dal comma 519 della legge finanziaria 2007 va
in contrasto con il dettato dello stesso comma 519 il quale
prevede che; le amministrazioni pubbliche continuano ad
avvalersi prioritariamente del personale assunto ai sensi del
articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n.
215, in servizio al 31 dicembre 2006, in possesso dei requisiti
previsti, nelle more della conclusione delle procedure di
stabilizzazione;
lo Stato Maggiore Difesa ad oggi non ha, in alcun modo, avviato
le procedure di stabilizzazione del proprio personale
dipendente, secondo quanto previsto dal comma 519 dell'articolo
1 della legge finanziaria 2007, né tanto meno ad oggi se ne
intravede l'inizio, nonostante il fatto che l'Arma dei
carabinieri ha provveduto immediatamente alla stabilizzazione
del proprio personale dipendente e che, ai sensi del comma 519
dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007, sta provvedendo
alla stabilizzazione di 900 unità anche il Ministero per i beni
e le attività culturali, come si evince dall'avviso pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 4a Serie
Speciale Concorsi - n. 7 del 23 gennaio 2007;
in data 1o marzo 2007 il quotidiano Liberazione pubblica un
articolo dal titolo «La marina non applica la finanziaria e
licenzia i suoi precari» nel quale, dopo un excursus sulla
situazione del V corso AUFP, vengono espresse una serie di
considerazioni sulle scarse possibilità che hanno i militari di
far valere i loro diritti, il giornalista, ad esempio, li
definisce cittadini di serie B. All'interno di questo articolo
sono contenute alcune dichiarazioni del Capitano di Vascello
Alessio Anselmi, presidente del COCER Marina, il quale esprime
giudizi negativi riguardo le scelte fatte dallo Stato Maggiore
Marina. Questo pare possa essere solo uno degli articoli che a
breve potrebbero essere pubblicati sulle testate giornalistiche
nazionali -:
se il ministero intenda adottare provvedimenti urgenti a favore
del V corso AUFP, ormai congedato dallo Stato Maggiore Marina, e
quali siano gli intendimenti ministeriali in merito al futuro
degli Ufficiali della Marina Militare che aspettano
l'applicazione del comma 519 dell'articolo 1 della finanziaria
2007, anche al fine di evitare le prevedibili iniziative
giudiziarie da parte degli Ufficiali in possesso dei requisiti
previsti, iniziative giudiziarie che, qualora arridessero agli
Ufficiali in possesso dei requisiti previsti, cosa da ritenere
alquanto probabile vista l'eloquenza della norma,
costituirebbero un ulteriore aggravio per i conti già precari
dello Stato. (5-00808)
SideWeb, 12/3/2007
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Tessera 2007/08
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