<<31/10/2007,
SALA STAMPA DEL SENATO, PRESENTATO UFFICIALMENTE IL DISEGNO DI
LEGGE SULLA RAPPRESENTANZA PER L’ISTITUZIONE DELLE ASSOCIAZIONI
SINDACALI PER IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE E DEI CORPI DI
POLIZIA AD ORDINAMENTO MILITARE>>
Così come pervenuta, pubblichiamo
una relazione di quanto proposto quest'oggi (31/10/2007) da
alcuni esponenti politici presso la sala stampa del Senato, in
merito alla istituzione di associazioni sindacali per il
personale delle FF.AA. e dei Corpi di Polizia ad ordinamento
militare.
SideWeb s.r.l., 31/10/2007
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Errata corrige del 01/11/2007:
l'assenza in sala conferenze dei delegati del Cocer Esercito e
Carabinieri, data con la precedente versione di questo
approfondimento, va intesa nel modo corretto dall'estensore
dell'articolo: "se
pur presenti in Sala conferenze non hanno partecipato
attivamente al dibattito."
Presentato
ufficialmente il disegno di legge sulla rappresentanza per
l’istituzione delle associazioni sindacali per il personale
delle forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento
militare.
Sala stampa del Senato, Roma
31/10/2007
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IL TESTO D.D.L. NR. 1821
Istituzione delle
associazioni sindacali per i militari.
Mercoledì 31
ottobre le senatrici Menapace, Pisa, Palermi, il senatore
Giannini e l’onorevole Deiana, congiuntamente a Marcello Tocco,
responsabile dell’ufficio Sicurezza e Legalità della CGIL,
hanno presentato il disegno di legge sulla rappresentanza per
l’istituzione delle associazioni sindacali per il personale
delle forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento
militare.
Presenti presso la stampa del senato sono
stati illustrati i contenuti di questa nuova iniziativa politica
sostenuta da tutta la sinistra italiana, in antitesi al testo
licenziato dal comitato ristretto della commissione difesa del
Senato e sostenuto, di fatto dal rimanente arco parlamentare che
va dal neonato P.D. ad alleanza nazionale.
Presenti in sala esponenti del mondo
sindacale e della R.M. e dell’associazionismo che, ormai da
tempo sostengono il riconoscimento dei diritti sindacali anche
per i lavoratori con le stellette.
Nella illustrazione del testo è stata
sottolineata la ricerca di aperture democratiche a tutti gli
operatori della difesa e della sicurezza come necessità, non
prettamente loro, ma di tutti i cittadini i quali se ne
gioverebbero dal punto di vista di una maggior trasparenza di
ciò che accade dietro i muri delle caserme. Il meccanismo scelto
è quello già previsto per le forze di polizia integrato a
livello periferico da ciò che avviene con le R.S.U.
Lo scopo è quello di contrastare ciò che
emerge dal disegno di legge unificato (Marini, Nieddu ed altri),
attualmente all’esame in commissione difesa del Senato, che
prevede un istituto interno all’amministrazione ma di fatto
fortemente deficitario sia dal punto di vista della
democraticità che della forma, in quanto significativamente
indiziato di configurarsi come “sindacato giallo”. Oltrechè
prefigurare il rischio di costituire ex-novo una nuova schiera
di professionisti della R.M., sostanzialmente autoreferenti e
privi di reale rappresentatività democratica anche grazie all’
apertura ad una rieleggibilità perpetua.
Il testo presentato è frutto di un
confronto e di un lavoro comune tra i partiti della sinistra
dell'Unione e alcuni degli attuali rappresentanti dei Co.Ce.R.,
Co.I.R., Co.Ba.R., e la CGIL., oggi è in discussione in
Commissione Difesa al Senato.
Altro elemento caratterizzante del testo
della sinistra è l’apertura a quei diritti costituzionali già
riconosciuti in larga parte delle Forze Armate europee, quali
l’associazionismo. Evidenziando come questo di per sé non
implichi il venir meno dell’efficacia ed efficienza
dell’istituzione militare dato che ciò non si può dire sia
avvenuto negli eserciti che in altri paesi hanno aperto
all’esperienza sindacale.
Da parte di esponenti del sindacato di
polizia perveniva una risposta, implicita, a quanti sostengono
tutt’oggi che un sistema basato sui Co.Ce.R. è più efficace dal
punto di vista contrattuale chiedendo come mai gli stessi
Poliziotti non chiedessero anche per loro un analogo meccanismo
di rappresentanza, continuando a preferire il sistema sindacale?
Per l’occasione è stato annunciato che,
sarà avviata la sottoscrizione di una petizione, per far si che
la ricerca di maggiore democrazia e l’apertura
all’associazionismo nelle Forze Armate possa coinvolgere più
ampie parti della, così detta, società civile, fuoriuscendo
dall’alveo del corporativismo nel quale, fino ad oggi, la
materia si è dipanata.
Infine il pragmatismo politico e non, ha
sottolineato la necessità di voler comunque ricercare il
confronto anche sul d.d.l. concorrente
(sul quale
pare confluire il sostegno dei Co.Ce.R. dei Carabinieri e
dell’Esercito, i quali, forse non a caso, se pur presenti in
Sala conferenze non hanno partecipato attivamente al dibattito)
anche
attraverso la presentazione di opportuni emendamenti.
Di fatto le carte sono tutte sul tavolo non
rimane che attendere la prosecuzione del dibattito e il
pronunciamento definitivo di tutti gli organi della
Rappresentanza sulle due proposte. Poi la parola passerà alla
politica per sancire se e che tipo di riforma vedrà la luce nel
prossimo futuro.
M. P.
31/10/2007
SCARICA E LEGGI
IL TESTO D.D.L. NR. 1821
Istituzione delle
associazioni sindacali per i militari.
Un'altro
approfondimento e' disponibile qui...
RASSEGNA STAMPA
FORZE
ARMATE - SENATO, PRESENTATO D.D.L.
PER SINDACATO MILITARI
"Passo ineludibile
senza subordinazione a gerarchie"
FONTE:
APCOM
Roma, 31 ott. (Apcom) - Un
disegno di legge per sostenere il diritto alla
sindacalizzazione delle forze armate. L'iniziativa
viene dalla sinistra dell'Unione, dove i senatori
Silvana Pisa (Sd), Lidia Menapace (Prc), Manuela
Palermi (Verdi-Pdci), Fosco Giannini (Prc) ed Elettra
Deiana (Prc) hanno presentato a Palazzo Madama un ddl
per l'istituzione delle associazioni sindacali per il
personale delle forze armate e dei corpi di polizia ad
ordinamento militare. Un lavoro frutto del confronto
con gli attuali rappresentanti di Cocer, Cobar e Cgil.
"Oggi è in discussione in commissione Difesa un ddl
unificato che si propone di ampliare diritti e poteri
della rappresentanza militare - spiegano i senatori
della sinistra -, ma noi non abbiamo aderito perchè
riteniamo che resti insoluto il tema di fondo della
libertà di associazionismo e quindi di rappresentanza
sindacale". Secondo Deiana, infatti, "i tempi sono
maturi per liberare il diritto di associazione e di
contrattazione da qualsiasi subordinazione alle
gerarchie militari perchè con la professionalizzazione
delle forze armate il diritto di sindacalizzazione è
divenuto un passo ineludibile".
E Giannini lancia anche l'idea di "prepare un
appello e andare in piazza a raccogliere le firme dei
cittadini per fare di questi diritti sacrosanti una
battaglia più generale di civiltà".
FONTE: APCOM
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