“Voltare pagina”, questo è quanto statuito dall’assemblea
generale di Loreto.
Tutti, o quasi, i rappresentanti del personale dell’Aeronautica
militare hanno espresso con forza il proprio convincimento circa
la strada che si dovrà percorrere per conseguire libertà
sindacali anche per i cittadini che indossano le stellette, che
non hanno più intenzione di tollerare di essere considerati
ancora acerbi e non all'altezza di ordinarsi su questo
strumento.
Non v’è più tempo per gli indugi, le discussioni, i confronti,
che ne rallentano oramai l’inevitabile processo.
La scelta è stata fatta. Basta con la Rappresentanza Militare,
affermano i delegati a Loreto, strumento che si conferma sempre
più superato ed inefficace, fino ad aver convinto persino i
suoi più accesi sostenitori, oggi “pentiti”, che si dicono
persuasi e consapevoli della necessità di cambiare strada.
L’assise si è mostrata matura e coscienziosa e con la massima
serenità e democrazia ha deliberato a favore di una estensione
anche ai militari di quanto previsto in materia per le Forze di
Polizia ad ordinamento civile. D’altronde, anche se i colori
delle uniformi cambiano, le esigenze non possono essere
certamente differenti.
Sindacato dunque, “in barba” a quanto proposto da una sigla
sindacale che, unitamente ad alcune associazioni, si è mostrata
contraria alla concessione di pieni diritti, proponendo di
riconoscere i diritti associativi e riformando l’attuale
rappresentanza conservandola nell’alveo dell’ordinamento
militare. Tale offerta, infatti, sembra non aver sortito alcuna
emozione a Loreto, ritenuta stranamente cauta nei contenuti e di
difficile interpretazione, in particolare se si considera il
soggetto che l’ha suggerita, compagine che ha sicuramente
contribuito nel tempo a salvaguardare ed a far riconoscere ai
cittadini italiani i più elementari diritti che i nostri padri
costituenti dichiaravano imprescindibili.
Tra l’altro, spiace constatare che stesse forze politiche, che
si ergono da sempre a “modelli” di espressione democratica, non
intendono concedere tali diritti, come se i lavoratori in
divisa, con il sindacato, divenissero “demoni” per la
democrazia. Grottesco inciampo che ci vede sempre più
allontanarci dall’Europa.