<<URANIO:
VITTIME E PARENTI RIVELANO, MAI UN EURO DA RACCOLTE FONDI>>
Pubblichiamo di seguito una serie
di agenzie di stampa sul tema uranio impoverito.
SideWeb, 16/5/2007
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URANIO: VITTIME E PARENTI RIVELANO, MAI UN
EURO DA RACCOLTE FONDI (2)
(Adnkronos) - A confermare quanto detto dalla signora, un'altra
vittima da possibile contaminazione da uranio, il capitano
dell'Esercito Carlo Calcagni, per lui tre missioni nei Balcani,
ed ora un calvario continuo tra ospedali, terapie quotidiane e
legali per far valere i suoi diritti. 'Strumentalizzare la
nostra malattia - spiega l'ufficiale - e' indecente. Noi non
vogliamo l'elemosina da nessuno, ma allo stesso tempo alcune
affermazioni dovrebbero essere corrette, dal momento che oltre
al sottoscritto, che lotta dal 2002, nessuna delle famiglie dei
caduti e degli ammalati di mia conoscenza ha ricevuto da parte
di chicchessia alcuna forma di aiuto materiale. Per quanto mi
riguarda ho speso fino ad oggi, di tasca mia, oltre 50.000 euro
per cure, visite specialistiche e trasferte, senza ricevere
l'aiuto da nessuno. Le chiacchiere non servono a nessuno,
tantomeno ai chi sta male'.
'Intanto - denuncia Francesco Palese, direttore editoriale di
GRnews.it, che conduce un inchiesta sul tema - la segreteria
delle commissioni mono e bicamerali di inchiesta ci nega la
visione della documentazione relativa ai costi della commissione
sull'uranio.
Essendo una commissione del Senato della Repubblica - aggiunge
Palese - riteniamo che sia un nostro diritto, e dei familiari
delle vittime, sapere come vengono spesi i nostri soldi. Ci
auguriamo quindi che alla nostra formale richiesta, di molti
giorni fa, seguano delle risposte concrete, convinti che nessuno
abbia nulla da nascondere'.
(Pas/Ct/Adnkronos) 15-MAG-07 17:46
Uranio: delegato
Cocer Esercito, Governo sblocchi fondi previsti in finanziaria
per interventi sanitari.
16/05/2007
Il delegato Cocer (Consiglio Centrale di Rappresentanza)
dell'Esercito Roberto Congedi (*), esprime viva preoccupazione
per le affermazioni della senatrice Franca Rame rilasciate nel
corso della conferenza stampa di ieri al Senato. Per Congedi "assistere
gli ammalati e tutelare il personale colpito da gravi patologie,
deve essere la priorità del Governo, che deve svincolare subito
le risorse di cui al comma 902 dell'art.1 della Finanziaria e
predisporre progetti di assistenza agli ammalati ed alle loro
famiglie”.
(*) rappresentante del Co.Ce.R. Interforze al Comitato
Scientifico del SIGNUM (Studio Impatto Genotossico nelle Unità
Militari);
URANIO. VEDOVA
MILITARE: A NOI NEMMENO UN EURO DA COLLETTE TV
'INSOPPORTABILE CHI FA APPELLI PER FARSI PUBBLICITÀ'
(DIRE) Roma, 15 mag. - "Non abbiamo mai ricevuto un euro dalle
raccolte di fondi a favore delle vittime dell'uranio impoverito
che sono state e vengono tuttora promosse in televisione". A
parlare, a GrNews.it, e' Lorena Di Raimondo, vedova di Alberto
Di Raimondo, militare di Lecce, deceduto nell'ottobre del 2005 a
26 anni a causa di un linfoma in seguito ad una missione nei
Balcani. "Quello che non sopporto- aggiunge- e' che qualcuno
utilizzi le nostre storie per farsi pubblicita'. Per me queste
persone che vanno in tv per fare appelli non sembrano persone
serie quando dicono che aiuteranno le vittime dell'uranio
economicamente. Con questo non voglio dire che non sia positiva
la denuncia e il fatto che se ne parli, ma ci sono modi e modi
per denunciare. Speculare sui malati e sui familiari delle
vittime non penso sia decoroso".
La vedova Di Raimondo sta aspettando che il ministero della
Difesa riconosca la causa di servizio al marito. Aveva
presentato una prima domanda nell'ottobre del 2005, ma al
ministero "tutta la documentazione era stata smarrita" e ha
quindi ripresentato, scongiurando nuovi intoppi, l'istanza nel
gennaio scorso. "In questi anni- spiega la vedova- lo Stato ci
ha solo rimborsato le spese sostenute per i viaggi da un
ospedale all'altro. Siamo qui che aspettiamo che venga fatta
giustizia e chiediamo allo stesso tempo di non essere
strumentalizzati per fini commerciali".(SEGUE)
(Com/Ran/ Dire) 15:35 15-05-07
URANIO. VEDOVA MILITARE: A NOI NEMMENO UN
EURO DA COLLETTE TV -2-
(DIRE) Roma, 15 mag. - A confermare quanto detto dalla
vedova Di Raimondo, spiega a GrNews.it, un'altra vittima da
possibile contaminazione da uranio, il capitano dell'Esercito
Carlo Calcagni, per lui tre missioni nei Balcani, ed ora un
calvario continuo tra ospedali, terapie quotidiane e legali per
far valere far valere i suoi diritti. "Strumentalizzare la
nostra malattia- spiega l'ufficiale a GrNews.it- e' indecente.
Noi non vogliamo l'elemosina da nessuno, ma allo stesso tempo
alcune affermazioni dovrebbero essere corrette, dal momento che
oltre al sottoscritto, che lotta dal 2002, nessuna delle
famiglie dei caduti e degli ammalati di mia conoscenza ha
ricevuto da parte di chicchessia alcuna forma di aiuto materiale.
Per quanto mi riguarda ho speso fino ad oggi, di tasca mia,
oltre 50mila euro per cure, visite specialistiche e trasferte,
senza ricevere l'aiuto da nessuno. Le chiacchiere non servono a
nessuno, tantomeno ai chi sta male".
(Com/Ran/ Dire) 15:35 15-05-07
Uranio: Lodi Rizzini, seri dubbi su teoria
Gatti
16/05/2007
(GrNews.it) Sul dibattito intorno alle teorie esposte in
commissione di inchiesta sull'uranio impoverito, interviene
anche il Professor Evandro Lodi Rizzini, Direttore del
Dipartimento di Chimica e Fisica dell'Università di Brescia. Uno
dei primi studiosi italiani a contestare, dalle colonne del
Corriere della Sera, i risultati della Relazione Mandelli.
Sarei molto lieto di essere presente quando la Dott.ssa
Antonietta M. Gatti dovesse essere di nuovo sentita dalla
Commissione parlamentare di inchiesta sull'uranio impoverito. Le
farei osservare che, SE FOSSE VERO CIÒ CHE LEI ASSERISCE, la
cosa sarebbe ancor più grave.
È ben noto infatti che l'uranio non può essere tramutato in
null'altro alle temperature di cui stiamo parlando (3000 gradi
ndr). Se se ne è andato "a spasso" in forma ancor più
microscopica di quanto può essere ritenuto dagli strumenti
impiegati dalla Dott.ssa Gatti il suo effetto sarà ancor più
micidiale.
Nutro comunque seri dubbi sulle analisi della Dott.ssa, anche
solo sulla base del semplice ragionamento che ho appena sopra
accennato. Per altri versi siamo PALESEMENTE in presenza di
informazioni errate ed incomplete.
Sono sempre a Vostra disposizione e sarò ben lieto di qualsiasi
confronto con la Dott.ssa Gatti ed altri interlocutori.
A presto.
Con i migliori saluti
E. Lodi Rizzini
PALESE, COMMISSIONE SENATO CI NEGA DOCUMENTI SUI COSTI
Lecce, 15 mag. - (Adnkronos) - 'Non abbiamo mai ricevuto un euro
dalle raccolte di fondi a favore delle vittime dell'uranio
impoverito che sono state e vengono tuttora promosse in
televisione'.
A parlare, a GrNews.it, e' Lorena Di Raimondo, vedova di Alberto
Di Raimondo, militare di Lecce, deceduto nell'ottobre del 2005 a
26 anni a causa di un linfoma in seguito ad una missione nei
Balcani.
'Quello che non sopporto - aggiunge - e' che qualcuno utilizzi
le nostre storie per farsi pubblicita'. Per me queste persone
che vanno in tv per fare appelli non sembrano persone serie
quando dicono che aiuteranno le vittime dell'uranio
economicamente. Con questo non voglio dire che non sia positiva
la denuncia e il fatto che se ne parli, ma ci sono modi e modi
per denunciare. Speculare sui malati e sui familiari delle
vittime - dice - non penso sia decoroso'. Lorena Di Raimondo sta
aspettando che il ministero della Difesa riconosca la causa di
servizio al marito. Aveva presentato una prima domanda
nell'ottobre del 2005, ma al ministero 'tutta la documentazione
era stata smarrita' e ha quindi ripresentato l'istanza nel
gennaio scorso.
'In questi anni - spiega la vedova - lo Stato ci ha solo
rimborsato le spese sostenute per i viaggi da un ospedale
all'altro.
Siamo qui che aspettiamo che venga fatta giustizia e chiediamo
allo stesso tempo di non essere strumentalizzati per fini
commerciali'.
(segue)
(Pas/Ct/Adnkronos) 15-MAG-07 17:34
SideWeb, 16/5/2007
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