<<CASE
MILITARI PERSONALE IN SERVIZIO
CASERTANEWS INTERVISTA TARTAGLIONE LUCA, DEL CO.CE.R. ESERCITO>>
Puoi intervenire sul blog.
Pubblichiamo l'articolo che segue
riguardante la problematica sulle case demaniali riservate al
personale militare in servizio. Casertanews intervista il
delegato del Cocer Esercito Tartaglione Luca.
Invece con file a parte
pubblichiamo un altro articolo uscito sul quotidiano metro di
pochi giorni fa, sempre sul problema degli alloggi.
SideWeb, 20/1/2007
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L'ARTICOLO DEL QUOTIDIANO
METRONEWS.IT
DEL 17/1/2007
ALLOGGI MILITARI AL PERSONALE IN
SERVIZIO.
FONTE:
CASERTANEWS.IT
Roma –
Da
ieri la stampa si sta occupando di CASE MILITARI occupate da
MILITARI “senza titolo” e da relativo filone di indagine avviate
dalle procure militari di La Spezia e Torino (vedi
http://www.metronews.it/ edizioni di ieri e di oggi). Sotto i
riflettori sono finite pure gli appartamenti ubicati nella
Reggia di Caserta ed occupate da presunti militari “Sine Titulo”
ovvero con il titolo di concessione scaduto. Abbiamo allora
posto alcune domande al PRIMO MARESCIALLO LUCA
TARTAGLIONE – DELEGATO CO.CE.R. DELLE FORZE ARMATE e CORPI
ARMATI delle STATO, PRESENTE SU TERRITORIO CAMPANO.
MARESCIALLO TARTAGLIONE, QUAL’E’ LA PROPOSTA DEL COCER SULLA
PROBLEMATICA ALLOGGIATIVA DEI MILITARI
La Rappresentanza Militare finalizza la propria azione
attraverso una analisi della problematica libera da qualsiasi
fondamento ideologico o pregiudizio. Analizzando l’intero
contesto organizzativo e non estrapolando degli elementi da
contesti diversi. Per cui l’entrata in crisi del precedente
modello Legislativo dato dalla L. 497 del 1978 non è stato
assolutamente esaustivo alla pronta risoluzione di tale
problematica. Gli ultimi provvedimenti legislativi ci danno una
chiara indicazione su che terreno muoverci. Per questo penso che
l’azione della Rappresentanza non può discostarsi da una
rinnovata programmazione edilizia ed un migliore accordo nei
programmi con gli Enti locali.
AVETE MAI FATTO DENUNCE ALLE VOSTRE AUTORITA’ CORRISPONDENTI
Il COCER ha posto sempre attenzione alle problematiche
alloggiative utilizzando lo strumento della deliberazione del
Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare nonché seguendo
sia l’evoluzione normativa che quella legislativa in materia.
QUALI SONO I CASI DI ABUSO CHE IL PERSONALE VI HA SEGNALATO
L’abuso inteso come lesione del diritto ritengo che ogni
cittadino debba riferire all’autorità giudiziaria. Se invece ci
riferiamo alle carenze normative allora confermo ciò che ho
detto prima ovvero che la Rappresentanza Militare ha sempre
operato con l’Autorità di riferimento nel cercare di sanare i
vuoti normativi al evitando appunto discrasie fra gli utenti e
ricercando il maggior sostegno possibile a tutto il personale.
PENSA POSSIBILE UNA COLLABORAZIONE SINERGICA TRA COCER E
L’ASSOCIAZIONE “CASADIRITTO” CHE TUTELA GLI UTENTI MILITARI C.D.
SINE TITULO.
CASADIRITTO appunto tutela solo una parte del personale che ha
fruito e fruisce dell’alloggio della Difesa e credo sia animato
da soli interessi di parte, per cui non credo possibile tale
sinergia.
MOLTI MILITARI SOSTENGONO CHE L’INERZIA DELLE ISTITUZIONI E
DEL COCER SIA DOVUTA AL FATTO CHE MOLTI ALLOGGI SONO AD OGGI
OCCUPATI DA UFFICIALI DI ALTO RANGO SENZA TITOLO
E’ una osservazione legittima dei “molti militari” che
preferisco non commentare.
A margine di questa intervista vorrei però farvi partecipi di
una mio ricordo che credo estremamente emblematico della
complessità della questione: nell’aprile 2003 un coraggioso Capo
di Forza Armata decise di procedere a sfratti di sua competenza,
iniziando da un suo collega GENERALE con alloggio nella Città di
ROMA (che rappresenta il grande nocciolo della questione con
alloggi ubicati nel centro cittadino da valori catastali
stratosferici). Allora intervenne un deputato di area
“governativa” che con una missiva indirizzata al Capo di Stato
maggiore, dichiarava di essere domiciliato presso l’abitazione
del Generale ……… al quale era stato intimato di lasciare
l’alloggio di servizio sito in via…….. a Roma, nella lettera si
presero con forza le difese del Generale diventato (per
l’occasione) “ coinquilino” dell’onorevole e si chiese di
rivedere la decisione riguardante lo sfratto pendente!!!!
Terminado addirittura la missiva con la seguente frase << La
invito a riconsiderare la decisione di sfratto pendente nei
confronti del mio coinquilino gen. ……. e La informo che
seguiranno adeguati provvedimenti politici e parlamentari.>>.
Chissa se il parlamentare dell’epoca, nel difendere il GENERALE
con lo stipendio da generale…., una liquidazione da generale……
ovvero il classico soggetto che ha bisogno di “ tutela”, abbia
poi pensato al resto del personale che aspettano che si liberi
un alloggio per porre fine magari ad una vita da pendolare e
vivere quotidianamente con la propria famiglia, che aspettano di
poter pagare un affitto normale, che credono nella giustizia e
nelle regole.
Puoi intervenire sul blog.
Luca Tartaglione (*)
(*) delegato Co.Ce.R.
dell’ESERCITO ITALIANO
FONTE:
CASERTANEWS.IT
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