<<IL COMPARTO DIFESA SI OCCUPA DEL FONDO DI EFFICIENZA DEI SERVIZI ISTITUZIONALI DEI MILITARI DELLE FF.AA.>>

Dal periodico di informazione nr. 18 del 16/5/2008
del Cocer Esercito

 

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Del Fondo di Efficienza per i Servizi Istituzionali abbiamo già parlato. Ricordiamo che è stato istituito dall’art.5 del D.P.R. 11/09/07, n.171 “Recepimento del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze armate” e che l’alimentazione è realizzata attraverso le risorse derivanti dai risparmi di spesa e di gestione nonché da specifiche disposizioni normative che destinano risparmi per promuovere miglioramenti nell'efficienza dei servizi. Inoltre, la norma ha previsto che sia possibile una riduzione dal 10% al 20% per il 2008 e dal 10% al 25% per il 2009, stabilita dal Capo di SMD, dei fondi per il compenso forfettario d’impiego per integrare ulteriormente le disponibilità per il Fondo di Efficienza.

Quest’ultimo è, come noto, finalizzato al raggiungimento di qualificati obiettivi ed a promuovere reali e significativi miglioramenti dell'efficienza dei servizi istituzionali di ogni Forza Armata. A tali risorse il provvedimento di concertazione ha aggiunto per l’anno 2007 l'importo di euro 7.979.000 e a decorrere dal 2008 l'importo di euro 16.358.000. Per l’anno 2008 la determinazione del Capo di SMD ha già previsto di ridurre i fondi per il compenso forfetario d’impiego del 10%. Conseguentemente si è integrato il Fondo di circa 17 milioni di euro portando il complessivo per l’anno a circa 34 milioni.

Ricordiamo ancora che le predette risorse sono utilizzate per attribuire compensi finalizzati a fronteggiare particolari situazioni di servizio, ad incentivare l'impegno del personale nelle attività di funzionamento individuate dai rispettivi vertici e a compensare l'incentivazione della produttività collettiva al fine del miglioramento dei servizi. Tenendo fermo il punto che tali risorse non possono comportare una distribuzione indistinta e generalizzata il Co.Ce.R. Sez. Esercito, ha ritenuto opportuno approntare un elaborato con delle proposte che sono state inviate a tutti i Co.I.R. per eventuali suggerimenti. Suggerimenti che non sono tardati ad arrivare e di cui il Co.Ce.R. terrà debito conto nella stesura dell’elaborato finale. Una cosa però è emersa quasi subito: le differenze di impiego e le peculiarità delle tre Forze armate rendono arduo il compito di unificare le esigenze e, pertanto, il Co.Ce.R. Comparto Difesa ha ritenuto dover discutere questo aspetto della problematica.

Nella giornata di giovedì, dopo un ampio confronto tra i delegati, il Com-parto Difesa è addivenuto ad una ipotesi di soluzione (e conseguente deliberazione) nel senso di chiedere innanzitutto, oltre all’incremento delle disponibilità del Fondo già dal 2008, che venga privilegiata la “produttività collettiva” in analogia a quanto già in atto nell’analogo provvedimento degli anni precedenti dell’Arma dei Carabinieri e che si possa in tale ottica pervenire ad un documento unico in cui tale emolumento sia disciplinato in ambito interforze e, quindi, dal Capo di SMD.

Per le altre fattispecie di remunerazione, invece, sarebbe opportuno che ogni singola Sezione facesse riferimento al proprio Capo di Stato Maggiore. Questa ipotesi consentirebbe ad ogni Forza armata di valutare le proprie esigenze di impiego senza essere condizionata dai diversi profili di impiego delle altre Forze armate o dagli organici delle stesse. In poche parole si cerca in questo modo di prevenire quanto è accaduto con l’indennità co-siddetta di “supercampagna” e/o con l’indennità di Comando dove si è co-stretti a reciproci “inseguimenti”.

Appare evidente, comunque, che potrebbe non esistere una soluzione “ideale” ed il successo consisterebbe nell’avvicinarsi ad essa il più possibile tramite il necessario confronto interforze. Questo è l’obiettivo che ci guiderà nei prossimi passi.
 

Approfondimento a cura del Cocer Esercito,
trattato sul periodico di informazione nr. 18 del 16/5/2008
 

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SideWeb s.r.l., 21/5/2008
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