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<<guardia
costiera, l’unica arma è la buona volonta’>> |
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Così come pervenuto, pubblichiamo
il seguente approfondimento a cura del delegato nazionale del Co.ce.r. Marina
Militare Antonello CIAVARELLI.
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guardia costiera,
l’unica arma è la buona volonta’...
Si continua a parlare di
“pacchetto sicurezza” o qualcosa di simile. Si prendono in considerazione
la possibilità di nuovi arruolamenti e corsi di formazione nelle Forze
dell’ordine con relativi oneri non certamente trascurabili a carico della
collettività. Si parla di dare incarichi di Pubblica Sicurezza alle Forze
Armate creando allarmismi perché ci si potrebbe trovare senza saperlo in
uno Stato di Polizia. Tra le varie ipotesi mancherebbe quella che tende ad
utilizzare risorse umane già esistenti razionalizzando interventi e
funzioni. Sfugge, spesso, che ci sono più di dodicimila uomini
della Marina Militare appartenenti alla Guardia Costiera che operano come
Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria alle dipendenze del Ministero
dei Trasporti, Interni, Ambiente, Difesa, Beni culturali, Giustizia ecc.,
svolgendo attività di polizia marittima, come concorso all’immigrazione
clandestina, al traffico di stupefacenti in mare, come sicurezza
ambientale, sicurezza della navigazione, antiterrorismo nei porti,
controlli in mare e a terra sulla regolarità e salubrità del pescato ecc.
ecc..
Il tutto avviene senza un sistema di difesa ma solo armati di buona
volontà e di amore per il mare e per una professione a servizio della
comunità. Perché spendere milioni di euro per fare concorsi, arruolare e
formare altri uomini per le Forze di Polizia se c’è tanto personale della
Guardia Costiera che già vi opera, e non aspetta altro che un
riconoscimento, per agire con più efficienza e dignità? Tutto ciò sarebbe
a costo zero! Gli uomini, i mezzi e la professionalità ci sono! È assurdo
che di fronte al perpetrarsi di un reato debbano chiamare i Carabinieri
come se fossero comuni cittadini o durante i normali controlli debbano
farsi accompagnare dalla Polizia di Stato, per non incorrere nel rischio,
come spesso accade, di essere malmenati ed insultati!.
Quando
si vorrà veramente dimostrare di razionalizzare le risorse? Queste non
sono solo considerazioni di chi scrive perchè investito dal ruolo di
rappresentante e che svolge anche compiti di tutela del personale. Le
stesse considerazioni, inoltre, sono anche state enunciate dal vertice del
Corpo che più volte ha espresso, in tutte le sedi (ed ad esso ha
echeggiato con forza la Rappresentanza Militare), la necessità di un
coordinamento fra le Forze di Polizia attraverso un Dipartimento del
Mare.
Con
questa nuova legislatura sarà la volta buona o si dovrà attendere una
disgrazia perché questi problemi potranno ricevere la giusta attenzione
delle Istituzioni? Quando finalmente si faranno prevalere veramente gli
interessi nazionali e della comunità in una materia delicata come la
Sicurezza?
Antonello Ciavarelli -
Delegato Co.Ce.R. M. M.
(Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare)
antonellociavarelli@libero.it
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