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<<MARINA
MILITARE: SEMPRE IN EVIDENZA IL PROBLEMA DELL'AMIANTO>> |
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INTERVENTO
“AMIANTO”
In
occasione della commemorazione delle vittime dell'amianto il 28 aprile
u.s. ho sentito di scrivere due righe sull'argomento facendo il riassunto
dell'attività svolta dalla Rappresentanza.
A cura di
Giampaolo Vietri
Delegato CO.CE.R. Marina Militare
4
maggio 2008
L’attività del X
mandato della Rappresentanza Militare ha purtroppo subito un brusco freno
freno, dovuto alla caduta del Governo, rispetto a quelle tematiche che
attendevano risposte dalla politica attraverso risorse finanziarie ed atti
legislativi che per voci ufficiali dello stesso Governo uscente sarebbero
arrivate con certezza. Tra questi problemi, che si trascinano ormai da
anni, ed al quale il COCER ha voluto per dovere morale dare priorità
assoluta, vi è quello delle patologie contratte in servizio, per il
personale della Marina Militare la dolente questione amianto.
A più riprese la
Rappresentanza ha sperato si potessero riuscire ad ottenere i doverosi
riconoscimenti per le famiglie delle oltre 400 vittime e che questi
venissero commemorati al pari di tutte le vittime del dovere al servizio
della Patria.
Dalla
presentazione, da parte del Governo, del D.P.E.F. 2008 di fronte alle
organizzazioni sindacali ed alle Rappresentanze del Comparto Difesa e
Sicurezza apprendevamo che tali riconoscimenti rientravano tra le quattro
priorità per il Comparto. Non sembro vero in un documento di
programmazione contenente linee così generali, di quella che sarebbe stata
la futura manovra finanziaria, trovare un riferimento così mirato e
specifico, annunciato per voce dell’allora Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri.
Iniziammo a
sperare davvero e concentrammo i nostri sforzi in tal senso in tutti i
momenti istituzionali nei quali fummo coinvolti.
Si arrivo così
alla concertazione per il rinnovo del contratto economico 2006/2007 e
normativo 2006/2009 per i quali, viste le esigue risorse allocate, il
Governo propose la sottoscrizione di un Patto per la Sicurezza, un
programma pluriennale che al termine del quinquennio governativo avrebbe
risolto tutte le problematiche che preoccupavano il personale militare.
Furono così scritte le linee guida ed anche qui il tema amianto trovo
ospitalità. Nonostante questo la sezione Cocer Marina subordinò la
sottoscrizione dello stesso ad ulteriori impegni aprendo nelle ultime ore
della fase concertativa, con uno schema di provvedimento ormai non
modificabile, una trattativa presso la Funzione Pubblica, isolata dalle
altre Rappresentanze, riuscendo ad ottenere un specifico impegno di
Governo che recepito a latere del contratto ne diventava parte integrante.
Fu cosi che il Governo s’impegnava a ricercare soluzioni immediate per il
risarcimento delle vittime dell’asbesto destinando risorse già in
finanziaria 2008 e di portare all’approvazione quei disegni di legge già
depositati presso le commissioni al fine di riconoscere i benefici
previdenziali per il personale militare esposto. Fu così, di fronte a tali
promesse, che il Cocer Marina decise di approvare il rinnovo contrattuale,
del resto atteso dal personale. La cerimonia della sottoscrizione delle
linee guida del Patto e del contratto, con gli annessi impegni, avvenne
per la prima volta in forma solenne nella Sala Verde di Palazzo Chigi e ad
apporre la firma a quegli impegni fu il Presidente del Consiglio uscente
in persona.
Un ulteriore
grosso passo in avanti, guardammo alla finanziaria con estrema fiducia e,
supportati dallo Stato Maggiore Marina, continuammo con interventi di
sensibilizzazione verso le Commissioni Difesa e l’esecutivo di Governo.
Durante la fase
d’approvazione della legge Finanziaria 2008 però le promesse vennero meno.
L’emendamento per destinare risorse non ebbe possibilità di essere
discusso visto l’elevato numero di quelli presentati e finì, come tanti
altri, al vaglio del Ministero dell’Economia e delle Finanze che per
mancanza di copertura finanziaria lo dichiarò inammissibile e lo escluse
dal maxiemendamento portato in votazione in aula.
Un mese più tardi
cade il Governo Prodi e con esso gli accordi ratificati nel Patto per la
Sicurezza. La delusione fu generale ma abbiamo l’obbligo di ripartire e
fare le considerazioni che il caso richiede. Innanzitutto ritengo doveroso
ringraziare il Presidente della della IV Commissione della Camera per
l’impegno profuso, la sensibilità e serietà che ha dimostrato rispetto
all’argomento amianto nonostante abbia ricevuto critiche a riguardo, a mio
avviso strumentali su un tema così delicato e sul quale non ci si dovrebbe
dividere per appartenenze ideologiche.
In secondo luogo
il problema dell’amianto a bordo delle unità navali, e quindi riferito al
personale militare nonostante le centinaia di vittime, era completamente
sconosciuto all’opinione pubblica ed alla classe politica. Oggi grazie
all’esporsi di coraggiosi delegati ed all’attività stessa della
Rappresentanza la questione dell’amianto è nota ai più e non appena si
introduce l’argomento tutto il mondo politico conosce di cosa si parla,
cosa impensabile 4 o 5 anni fa.
Certo magra
consolazione ma oggettivamente un passo in avanti.
Infine, mai prima
si era sviluppata una sinergia così forte in ambito Forza Armata e una
concreta unità d’intenti tra lo Stato Maggiore M.M. ed il suo Organismo
Centrale di Rappresentanza.
In quest’ottica il
Cocer ha chiesto, con propria delibera, che le vittime venissero ricordate
ogni qual volta ci fosse occasione.È così che il 28 aprile u.s., in
occasione della giornata mondiale delle vittime dell’amianto, per la prima
volta sulle navi della Marina, tutti gli equipaggi si sono fermati per
ricordare i propri colleghi scomparsi.
Un momento di
raccoglimento nel quale il C.S.M.M. ha inteso rivolgere un particolare
pensiero al personale in quiescenza ed in servizio che ha sofferto e
soffre per le patologie correlate all’amianto, volendo esprimere altresì
un pensiero di vicinanza e solidarietà ai familiari che hanno condiviso e
condividono le loro sofferenze.
Messaggio
doveroso, al quale tutti noi ci uniamo soprattutto in virtù di quei forti
sentimenti di solidarietà e fratellanza che, nel personale della Marina,
l’esperienza della vita di bordo accresce notevolmente.
Con questo spirito
restiamo consapevoli dei prossimi impegni che ci attendono, assicurando il
massimo sforzo al fine di far riconoscere al più presto i risarcimenti e
benefici dovuti. Questi interventi risarcitori non dovranno però restare
fini a se stessi , o rappresentare una pietra sul passato per dimenticare,
ma dovranno concorrere a dare un senso al sacrificio di queste vite
affinché le vittime dell’asbesto siano riconosciute come caduti per la
Patria, al pari di tutti gli altri deceduti in servizio.
Giampaolo Vietri
Delegato CO.CE.R. Marina Militare
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