PRESENTATO UN NUOVO DISEGNO DI LEGGE SULLA
VENDITA DEGLI ALLOGGI DEMANIALI
Ormai sono circa 15 anni che la problematica relativa agli
utenti militari e civili che occupano un alloggio demaniale (AST)
della Difesa ancora non e' stata risolta.
Come tutti sanno, l'alloggio demaniale (AST) veniva concesso in affitto e su
domanda del personale in servizio permanente per un periodo di anni
prestabilito dalla legge, dopo i quali doveva essere lasciato libero per
essere concesso ad altri utenti che ne avevano piu' diritto.
Questa rotazione in molti casi e' stata disattesa,
creando delle situazioni di disagio per i militari giovani e meno giovani
che avevano bisogno di un alloggio temporaneo. Col tempo, anche chi e'
andato in pensione da molti anni, occupa ancora un alloggio demaniale.
In questi anni, in considerazione delle lamentele di
chi la casa non l'ha mai avuta e di chi invece non la vuole lasciare, la
politica ha emanato alcune leggi per disciplinare la problematica.
Per l'esigenza sono state emanate alcune leggi "tampone"
che non hanno pero' risolto il problema, ma lo hanno solamente prorogato.
Tant'è che nel corso della legislatura 2001/2006 il Ministro del Tesoro
Tremonti provo' invano a vendere qualche migliaio di alloggi tramite la SCIP
3, ma senza successo. Ci ha provato anche il
Governo Prodi prevedendo con la finanziaria 2008 la vendita diretta agli
utenti in affitto di quegli alloggi destinati alla vendita.
Come andra' a finire? Per ora nessuno puo' prevederlo, ma
va registrato che nel frattempo e' cambiato di nuovo il Governo e
molti Deputati e Senatori avanzano le loro proposte di alienazione del
patrimonio abitativo della Difesa in esubero.
Per quanto sopra pubblichiamo un nuovo disegno di legge
presentato al Senato il 29/4/2008, il quale prevede la vendita all'asta
degli alloggi non piu' di interesse della Difesa. All'asta possono
partecipare tutti i dipendenti della Difesa in servizio o in congedo.
Ovviamente si tratta soltanto di un d.d.l., quindi non e' scontata la sua
definitiva approvazione. c. c.
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