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stessa lettera di Bilello in formato PDF >>>
Di Domenico Bilello
Tempo fà ho espresso tutta la mia contrarietà al
tentativo di prorogare il mandato dell’attuale
Rappresentanza Militare.
Tale mia presa di posizione, aveva le
solide basi sulle delibere di alcuni (pochi
purtroppo) CO.I.R. e CO.BA.R. delle FF.AA. e
FF.PP. di forte contrarietà al paventato e
“curioso” tentativo di prorogare sino al
31.07.11 la durata dell’attuale X° mandato della
Rappresentanza Militare. E’ pacifico condividere
tale contrarietà che è supportata da
incontrovertibili motivazioni di ordine
giuridico, etico e morale.
Nei fatti, con stupore, i militari, vedrebbero
“inibito” il loro diritto-dovere di eleggere i
propri legittimi rappresentanti alla scadenza
naturale del presente mandato. Di fatto, in
sintesi i Rappresentanti dei Militari si
trasformerebbero da “eletti” a “nominati”. Ossia
si assisterebbe ad un illogico ed apparentemente
immotivato”commissariamento” della
Rappresentanza Militare, di cui non si comprende
la motivazione, né tanto l’urgenza e necessità
fino al punto di arrivare ad introdurre tale
“proroga” nel Decreto legge sulla proroga delle
missioni internazionali. …forse per qualcuno
tenersi gli attuali delegati del CO.CE.R. è
assimilabile all’aiuto umanitario che i nostri
magnifici militari portano alle disgraziate
popolazioni nel mondo. Occorre riflettere tanto
su tale aspetto, che oggettivamente lascia
semplicemente esterrefatti!
Come del resto, molto e molto vi è da riflettere
sul SILENZIO di molti COCER, che sono stati
molto attenti nel NON deliberare contro questa
“proroga per decreto” concessa dal Governo con
una urgenza mai vista prima, e che ovviamente li
giudica assolutamente insostituibili. Tanto per
essere chiari è come se l’amministratore
delegato di una grande azienda possa decidere di
tenersi i rappresentanti sindacali dei
lavoratori.
Questo in Italia, con il silenzio assordante di
molti e purtroppo di troppi stà accadendo. Le
espressioni di contrarietà su tale tentativo si
contano sulle dita di una mano e sono stati
pochi i Consigli della R.M. che hanno detto
“NO!”. Merita in tal senso, annotazione l’unico
caso nell’Esercito Italiano, quello del CO.I.R.
delle FO.TE.R., che rappresenta oltre l’80% dei
militari dell’Esercito che ha espresso tutta la
sua contrarietà a tale tentativo di proroga. E’
da notare che di contro il CO.CE.R. E.I., non ha
recepito tale delibera e non si è espresso.
Tutto ciò accade nello stesso momento in cui il
contratto dei militari è scaduto da oltre 23
mesi su una durata di 24 e le risorse
finanziarie appositamente accantonate sono a dir
poco insufficienti e si parla “nei sacri palazzi”
di una media di circa 80 euro medie lorde al
mese di aumento (si applica la media del pollo,
ossia 5 polli a te e 1 a me fanno 3 polli a
testa!), in sintesi per moltissimi circa 30 euro
di aumento netto al mese dopo due anni di attesa.
Ed in fine, limpido ed incontrovertibile
risulta essere che questa proroga ha degli
incontrovertibili vizi di compatibilità con i
più elementari principi giuridici ed etici e che
se approvata, produce a carico dei delegati in
carica la semplice trasformazione degli stessi
“da eletti dai militari” a “nominati”, nella
sostanza ogni atto deliberativo dei consigli
dalla scadenza naturale NON sarebbe
semplicemente espressione dalla volontà della
base, ma “un’ordine” di chi ti ha nominato,
sarebbe opportuno a tal fine magari una norma
per attuare una scrematura dei pochi delegati
“non in sintonia”.
Comunque una soluzione immediata c’è, perché
invece di prorogare il mandato, per questi
magnifici ed insostituibili delegati non si
introduce la rieleggibilità senza limiti? Perché
avere paura delle elezioni???
Cordialmente.
Domenico BILELLO
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Sideweb s.r.l., 14/11/2009
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