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<<Il
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi colpito con una statuetta
dopo il comizio.
Ricoverato al San Raffaele: «Io miracolato, troppo odio». Subito
fermato l'aggressore>> |
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MILANO - Silvio Berlusconi è stato
colpito al viso da un uomo che teneva
tra le mani una statuetta subito dopo
il suo comizio in piazza Duomo,
a Milano, in occasione della cerimonia
di avvio del tesseramento al Pdl. Il
premier è stato raggiunto |
al volto da una statuetta usata come oggetto
contundente attorno alle 18,20, mentre si
attardava nel salutare i fan che lo avevano
raggiunto alla base del palco. Tra questi si era
però infiltrato anche un individuo che, arrivato
fino a ridosso del luogo in cui era parcheggiata
l'auto del presidente del consiglio, è riuscito
ad eludere la sorveglianza e a mettere in atto
il suo proposito. Già durante il comizio
Berlusconi era stato contestato da un gruppo di
persone che si trovavano sul lato destro del
palco (GUARDA).
L'autore dell'aggressione non faceva tuttavia
parte di quel gruppo e da quanto è stato
possibile accertare ha agito da solo.
L'ARRESTO - Berlusconi ha subito
accusato il colpo, si è accasciato con il labbro
sanguinante ed è stato fatto sedere all'interno
dell'automobile dagli uomini della sua scorta,
mentre altri agenti di polizia riuscivano a
fermare l'autore dell'aggressione e a sottrarlo
alla folla che avrebbe voluto linciarlo.
L'oggetto sferrato contro il premier sarebbe una
riproduzione in miniatura del Duomo, di quelle
vendute in tutti i negozietti di souvenir
presenti in diversi punti della piazza. Una
prima ricostruzione dell'accaduto l'ha fatta
Doriano Riparbelli, responsabile organizzativo
del coordinamento regionale del Pdl: «Un
simpatizzante ha chiesto a Berlusconi di poterlo
fotografare, poi ha tirato fuori il portafogli
per dargli il biglietto da visita - ha riferito
Riparbelli -. Berlusconi si è spostato per
stringere la mano di altri simpatizzanti e a
quel punto il contestatore lo ha colpito con una
statuetta». Secondo il coordinatore regionale
del partito, il premier «ha fatto come se stesse
per svenire, poi si è tirato su, lo ha guardato
negli occhi, è risalito in macchina, ha cercato
di uscire dall'auto per parlare al contestatore
e chiedergli la ragione del gesto. A quel punto
la scorta ha trattenuto Berlusconi dall'uscire,
è stato soccorso subito dal suo medico personale
ed è stato portato al San Raffaele».
«SALVATO DAL LINCIAGGIO» - Un
testimone, interpellato da SkyTg24, ha
raccontato che la persona che ha aggredito
il capo del Pdl «non sembrava normale».
«L'aggressore - ha poi spiegato Ignazio La
Russa che si trovava vicino al capo del
governo - l'abbiamo preso immediatamente,
grazie alla polizia che l'ha letteralmente
sottratto al linciaggio della folla. Se
non ci fossero stati loro ne sarebbero
rimasti soltanto pezzetti». L'uomo si
chiama
Massimo Tartaglia, classe 1967,
residente nell'hinterland milanese, e non
risulta avere precedenti penali.
Per lui è stato formalizzato l'arresto con
l'accusa di lesioni personali aggravate
dalla qualità della persona offesa e dalla
premeditazione perché in tasca gli è stata
trovata anche una bomboletta di spray al
peperoncino. Secondo quanto riferito dalla
Digos, non risulterebbe associato a
movimenti antagonisti. Risulta invece che
da dieci anni è in cura al Policlinico di
Milano per disturbi mentali.
In Rete sono subito comparsi gruppi che
inneggiano a lui per il gesto compiuto:
«Santo subito», «Sposami» sono alcuni
degli incitamenti apparsi su Facebook.
Intanto il padre dell'uomo, Alessandro
Tartaglia, raggiunto dai cronisti
nell'abitazione di Cesano Boscone ha
spiegato: « Votiamo
Pd, ma non abbiamo mai incitato all'odio
verso il premier. Se avessimo
immaginato cosa voleva fare Massimo, lo
avremmo fermato». IL RICOVERO -
Berlusconi ha iniziato a sanguinare
copiosamente dal labbro. E' stato
trasportato all'ospedale San Raffaele,
alla periferia est della città, vicino
agli studi Mediaset, per essere visitato e
medicato, ma prima di ripartire dalla
piazza ha voluto mostrarsi nuovamente ai
suoi sostenitori nel tentativo di
rassicurarli sulle sue condizioni. Il
primo bollettino dell'ospedale parlava di
perdita copiosa di sangue con lesione
lacero-contusa interna ed esterna e due
denti lesi, di cui uno superiore
fratturato. Il primario del reparto di
anestesia e rianimazione , Alberto
Zangrillo, medico di fiducia del premier
che si trovava in piazza al momento
dell'aggressione, ha poi spiegato che la
prognosi è di 20 giorni in quanto la tac
ha evidenziato anche una frattura del
setto nasale, oltre ad una ferita
lacero-contusa che ha richiesto punti di
sutura al labbro inferiore. «È molto
scosso, abbattuto e dispiaciuto», ha detto
il primario. Al termine degli accertamenti
medici, Berlusconi ha ricevuto una
telefonata dal capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, che ha voluto esprimergli
personalmente la sua solidarietà.
«NON MI FERMERANNO» - «Sto bene,
sto bene» ha detto Silvio Berlusconi
mentre veniva portato fuori dal pronto
soccorso del San Raffaele per essere
trasferito in una stanza di ospedale. Il
premier è stato trasferito in corsia steso
in barella, in maniche di camicia, con una
borsa del ghiaccio sul volto. Mentre
veniva portato fuori dal pronto soccorso
ha stretto la mano a uno del suo staff,
che lo ha raggiunto in ospedale ed è a lui
che ha precisato di sentirsi bene. Poi il
premier ha ricevuto la visita di diversi
amici e esponenti politici e a loro ha
detto di essere «amareggiato» per «questa
campagna di odio». «Questo - ha spiegato -
è il frutto di chi ha voluto seminare
zizzania. Quasi me l'aspettavo...».
Berlusconi, che ha chiesto invano ai
medici di dimetterlo subito e di
permettergli di tornare nella residenza di
Arcore, a tutti ha ripetuto di essere
stato nei giorni scorsi nel mirino di una
campagna di veleni. «Tutti dovrebbero
capire che non è possibile oltraggiare un
presidente del Consiglio, questa è la
difesa delle istituzioni». Al di là
dell'amarezza, il Cavaliere ha
sottolineato di non voler minimamente
farsi impressionare dall'episodio. «Sono
ancora qui e non mi fermeranno».
Alessandro Sala
www.corriere.it
14 dicembre 2009
Sideweb s.r.l., 14/12/2009
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