Legislatura 16º - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 121 del 14/04/2010
Seguito dell'indagine conoscitiva sulla condizione del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare: audizione del Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare
Riprende l’indagine conoscitiva, sospesa
nella seduta del 30 marzo scorso.
Il generale BERNARDIS pone innanzitutto l’accento sulla particolare valenza della previsione contenuta nel disegno di legge delega in materia di lavori usuranti (attualmente, oggetto di rinvio alle Camere da parte del Presidente della Repubblica per talune norme in materia di lavoro), volta a riconoscere la specificità delle Forze armate ai fini della definizione degli ordinamenti delle carriere, dei contenuti del rapporto di impiego, della tutela economica, pensionistica e previdenziale e dello stato giuridico del personale.L’attenzione su questo tema è infatti un’assoluta priorità nell’attuale momento storico, in cui il personale è chiamato ad impegni assai onerosi e complessi, sia in Patria sia nei teatri all’estero, in scenari operativi completamente mutati e con una significativa riduzione delle risorse assegnate.
Il processo di razionalizzazione delle risorse economiche disponibili ha infatti permesso di mantenere un adeguato standard qualitativo nei vari settori di attività (operativa, addestrativa, logistica) e nel benessere del personale, con il risultato che, di massima, il personale ad ogni livello gerarchico appare ben motivato, attento e determinato. Tuttavia, i recenti tagli di spesa, unitamente alle difficoltà fisiologiche insorte a seguito del riassetto ordinativo dell’intero comparto Difesa, hanno portato all’emersione di talune problematiche, rispetto alle quali occorre rafforzare l’attenzione.
Nel dettaglio, una delle aree di criticità risulta essere, a suo avviso, quella delle infrastrutture, il cui stato può considerarsi solo in parte soddisfacente. Infatti, la carenza di mezzi finanziari ha fatto sì che, negli ultimi anni, l’Aeronautica militare abbia incontrato serie difficoltà a svolgere la manutenzione ordinaria e straordinaria necessaria per far fronte al normale degrado degli immobili. E’ stata data, pertanto, priorità ai lavori di manutenzione improcrastinabili, con particolare riguardo al completamento delle opere di sistemazione degli alloggi e dei servizi igienici nei reparti ove presta servizio il personale militare, all’eliminazione delle barriere architettoniche ed alla messa a norma del parco infrastrutturale, con rischi di ricadute negative ove le risorse finanziarie non consentissero il completamento degli adeguamenti dei manufatti alle sempre più severe norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.
Per quanto attiene, quindi, alla problematica degli alloggi di servizio, osserva che l’Aeronautica ha recentemente elaborato un’incisiva politica alloggiativa, impartendo specifiche direttive al fine di individuare possibili soluzioni per la costruzione di immobili su aree demaniali o su terreni resi disponibili da soggetti privati utilizzando strumenti quali il project financing e la permuta. La Forza armata si è fatta altresì promotrice di un progetto sperimentale nell’ambito del presidio di Bari, che prevede la costruzione da parte di una società privata di alloggi di servizio su aree di proprietà della stessa società aventi specifica destinazione urbanistica per esigenze militari, con conseguente vendita al personale in servizio nella zona sulla base di un’apposita graduatoria elaborata tenendo conto delle domande presentate dagli interessati. Inoltre, alla fine dello scorso anno, è stato avviato anche un altro progetto che si è concretizzato nella pubblicazione di un bando esplorativo per il reperimento di potenziali aree fabbricabili nell’area di Roma, al fine di costruire alloggi acquistabili dal personale militare a prezzo convenzionato o agevolato.
In ogni caso, il parco immobiliare della Forza armata presenta ad oggi uno stato di conservazione e una consistenza numerica del tutto inadeguati alle reali esigenze. Inoltre, il blocco degli sfratti degli alloggi militari introdotto con la legge n. 244 del 2007 ha acuito la problematica degli utenti sine titulo,che impediscono alla fascia di personale più soggetto a mobilità di fruire degli alloggi ai quali avrebbero diritto con gravi disagi e una forte percezione di ingiustizia. Con l’emanazione del regolamento attuativo del programma pluriennale di cui alla stessa legge n. 244 del 2007 si dovrebbe, pertanto, cogliere l’occasione per procedere all’alienazione del patrimonio non più funzionale, utilizzando gli introiti per potenziare il parco alloggiativo nelle sedi ove maggiori sono le esigenze, nonché per ripristinare il corretto utilizzo degli immobili necessari alle funzioni vitali della Forza armata, specie in un momento di delicata ristrutturazione, consentendo la pronta disponibilità del personale con particolari incarichi negli alloggi a loro destinati presso le sedi di servizio. Infine, ancorché la legge n. 296 del 2006 abbia autorizzato finanziamenti per la realizzazione di alloggi per il personale volontario di truppa nel corso del successivo triennio, i fondi sono stati assegnati alla Forza armata solo per il 2008, mentre per l’anno in corso non vi è stato ancora alcun finanziamento. Dovrebbero pertanto essere individuate ulteriori risorse per rinnovarlo, estendendo tale tutela anche al bacino dei sergenti.
Al problema alloggiativo è poi strettamente connesso quello del pendolarismo. Infatti i militari, specialmente se coniugati e residenti nelle grandi città, trovano notevoli difficoltà a reperire una dignitosa sistemazione abitativa per la propria famiglia e sono quindi costretti a quotidiani spostamenti su tratte a medio o lungo raggio. Per cercare di minimizzare questa disagevole situazione i comandanti degli enti della forza armata attuano da tempo, ove possibile, una politica di flessibilità dell’orario di servizio, contemperando le esigenze istituzionali con quelle private.
Con riferimento all’avanzamento dei sottufficiali, l’oratore ricorda che, sulla base delle norme in vigore, il grado apicale del ruolo non viene più raggiunto per anzianità, ma è accessibile solo sulla base di solidi criteri meritocratici. Tuttavia, la situazione dei ruoli e il numero massimo delle promozioni previste dalla vigente legislazione tendono a creare un certo disagio e sono quindi causa di malcontento per alcune fasce di personale, con conseguente impegno da parte della Forza armata al fine di mitigare il problema. Relativamente, quindi, alle problematiche inerenti la carriera degli ufficiali, rimarca l’interesse dell’Aeronautica al processo volto alla connotazione dirigenziale dei medesimi, esprimendo invece perplessità sull’ipotesi, attualmente allo studio, che intenderebbe conferire il grado di maggiore a soli otto anni dall’ingresso in accademia, alterando le tempistiche delle attuali progressioni.
Particolarmente sentite dal personale sono poi, a suo avviso, le questioni legate al trattamento economico. Per quanto irrinunciabile nell’attuale esiguità di risorse di esercizio, sembra infatti non godere di grande popolarità l’istituto della cosiddetta "aggregazione" , che obbliga il personale in missione a fruire di vitto ed alloggio presso le strutture dell’amministrazione della Difesa, sia per l’esiguità della diaria di missione, parzialmente compensata dall’introduzione di un’indennità mini forfetaria, sia per i problemi di infrastrutture di taluni enti della forza armata. Al riguardo, l’Aeronautica militare ha proseguito in una significativa opera di misurazione e miglioramento degli standard alloggiativi, ma il disagio resta forte tra il personale inviato in missione a cui non si applica la sopra citata indennità (frequentatori di corsi e personale non contrattualizzato) . Esso potrebbe essere fronteggiato attraverso l’opportuno accoglimento di una specifica proposta in materia formulata dallo Stato maggiore e dalle rappresentanze.
Per quanto attiene, quindi, il trattamento previdenziale del personale militare, risulta necessario dare quanto prima attuazione alla previdenza complementare per tutti gli appartenenti al comparto, in particolare considerando che, a seguito della riforma pensionistica degli anni ’90, le classi di personale più giovane risultano penalizzate dal meccanismo contributivo, insufficiente a garantire, al momento del congedo, l’erogazione di un adeguato trattamento pensionistico.
L’oratore prosegue la propria esposizione procedendo alla disamina delle tematiche relative alla rappresentanza militare: al riguardo, l’Aeronautica ha fatto propria l’esigenza della rivisitazione dell’istituto (ritenendo essenziale che qualsiasi ipotesi di riforma sia formulata nel rispetto della specificità militare, la quale impone una collocazione degli organismi di rappresentanza all’interno delle Forze armate). Dà inoltre conto delle iniziative intraprese al fine di valorizzare l’attività dei Consigli, migliorando la loro funzionalità e favorendo una maggiore responsabilizzazione dei delegati nell’esercizio delle delicate funzioni ad essi demandate.
Con riferimento al benessere del personale, informa quindi la Commissione dei progetti in corso, elaborati con il prezioso contributo delle rappresentanze e delle associazioni d’Arma, ponendo in particolare risalto i positivi progetti per la realizzazione di asili nido in base a quanto disposto dalla legge n. 244 del 2007, ed auspicando che il Parlamento continui a garantire i finanziamenti pianificati al fine di apprestare una sempre maggiore tutela alle famiglie del personale militare e civile della Difesa. Per quanto attiene, poi, al processo di integrazione del personale femminile, rileva che esso è stato portato avanti senza problematiche di sorta (anche in contesti operativi internazionali) , con una componente femminile attuale di circa 737 unità e pienamente parificata in materia di stato giuridico, impiego, avanzamento, formazione ed addestramento.
Un’ulteriore area di intervento migliorativo riguarda poi la condizione giuridica del personale militare impiegato in operazioni fuori area. Al riguardo, sono a suo avviso da salutare positivamente le previsioni di non punibilità del militare che nel corso delle missioni all’estero abbia fatto uso o ordinato di fare uso delle armi, della forza o di altro mezzo di coazione fisica per le necessità delle operazioni (in conformità alle direttive, alle regole di ingaggio o agli ordini legittimamente impartiti), di cui alla legge n. 197 del 2009 e la presentazione da parte del Governo di un disegno di legge delega per la redazione di un codice penale delle missioni militari all’estero, nel quale sono state recepite alcune proposte sostenute da tempo dall’Aeronautica militare.
Conclude esprimendo l’auspicio a che nella futura "legge-quadro" sulle missioni militari all’estero vengano inserite specifiche norme che prevedano la sospensione dei termini prescrizionali e di decadenza in ordine all’esercizio di diritti o delle azioni legali in favore del personale militare e civile che partecipa alle predette missioni (in analogia a quanto già previsto in tempo di guerra), e il non assoggettamento all’IRPEF anche della quota di trattamento economico di missione oggi soggetta ad imposizione, per quanto posta a totale carico dell’Amministrazione .
Il senatore PEGORER (PD) domanda quanto i recenti tagli di bilancio abbiano influito sulla formazione e sull’addestramento del personale dell’Aeronautica, chiedendo altresì delucidazioni in ordine alla situazione degli alloggi destinati al personale di truppa.
Con riferimento alla problematica degli alloggi occupati sine titulo, il senatore SERRA (PD) invita a riflettere sull’opportunità di usare tale definizione nei confronti di persone che, in ogni caso, da un lato corrispondono regolarmente il canone di affitto e dall’altro appaiono legittimate ad occupare l’abitazione in base a specifiche norme emanate negli anni ‘90 da parte di due governi di diverso orientamento politico.
Il senatore GALIOTO (PdL) domanda ragguagli sia in ordine ai criteri di assegnazione degli alloggi di servizio, sia in ordine all’istituto della cosiddetta "aggregazione" .
Il senatore RAMPONI (PdL) chiede innanzitutto chiarimenti in ordine agli obiettivi vantaggi derivanti dalle iniziative intraprese al fine di facilitare l’acquisto di abitazioni da parte del personale con particolare riferimento a quanto realizzato nella città di Bari ed alle soluzioni allo studio nella capitale d’Italia. Pone quindi l’accento sulla necessità di trovare adeguate soluzioni in ordine all’occupazione sine titulo degli alloggi di servizio, problematica ormai annosa e dai conclamati riflessi negativi in ordine al soddisfacimento delle esigenze del personale.
L’oratore domanda inoltre ragguagli in ordine all’ipotesi di conferire il grado di maggiore dopo soli otto anni dall’ingresso in accademia, osservando che l’incarico dovrebbe in ogni caso essere attribuito in base all’esperienza maturata.
Dopo aver rilevato che l’Aeronautica sembra connotata da una presenza femminile forse eccessivamente bassa, conclude auspicando che possano essere intraprese tutte le iniziative possibili a favorire la prestazione del servizio nello stesso luogo ai coniugi appartenenti alla stessa Forza armata. Tale misura, infatti, potrebbe contribuire al miglioramento del benessere del personale.
La senatrice PINOTTI (PD), dopo aver espresso la propria condivisione in ordine all’adozione di particolari misure volte a favorire i coniugi entrambi appartenenti alla stessa Forza armata, chiede delucidazioni sulle problematiche di natura previdenziale.
Auspica quindi una celere conclusione dell’iter parlamentare dei provvedimenti di modifica della legislazione penale militare.
Replica agli intervenuti il generale BERNARDIS, osservando innanzitutto che la riduzione delle risorse a disposizione ha concretamente inciso sulle attività di formazione e di addestramento. Infatti l’attività di volo è passata da 120.000 a 90.000 ore, con un sistema addestrativo modulato per soddisfare prevalentemente le necessità contingenti (attualmente costituite dalle operazioni fuori area e dalla difesa dello spazio aereo nazionale). Per quanto attiene, quindi, alle esigenze alloggiative del personale di truppa, rileva che l’Aeronautica cerca di produrre il massimo sforzo al fine di tenere conto delle nuove esigenze del personale professionista, producendo, stante l’attuale situazione finanziaria, i maggiori sforzi nella ristrutturazione delle basi primarie.
Con riferimento alla problematica degli alloggi occupati sine titulo, pur concordando con quanto osservato dal senatore Serra, rimarca le obiettive difficoltà che tale situazione produce in capo all’Aeronautica, che si ritrova a non poter disporre di un rilevante patrimonio immobiliare con disagi di natura gestionale ed obiettive sperequazioni (in alcuni casi, infatti, gli alloggi risulterebbero occupati da utenti ad elevati livelli di reddito). Inoltre la tematica presenta -a suo avviso- prevalente carattere sociale tale da fuoriuscire dal normale ambito di competenza della Forza armata.
Per quanto attiene ai criteri di assegnazione degli alloggi, il generale LANZA de CRISTOFORIS precisa che l’intera materia è attualmente regolata dal decreto ministeriale n. 88 del 2004. In particolare, gli alloggi ASI di prima fascia sono assegnati in funzione delle responsabilità ricoperte dagli assegnatari, tenendo altresì conto sia dei tempi di attesa che delle condizioni familiari.
Il generale BERNARDIS prosegue il suo ragionamento osservando che l’istituto dell’"aggregazione" , che obbliga il personale a fruire delle strutture all’interno delle basi con conseguente riduzione della diaria di missione, trova la sua giustificazione nell’esigenza di contenere il più possibile i costi. Relativamente, quindi, alle iniziative intraprese per favorire l’acquisizione di alloggi per il personale osserva che nella zona di Roma è in corso di valutazione l’utilizzo di aree demaniali, riservandosi di far pervenire successivamente ulteriori elementi di dettaglio in ordine a quanto realizzato nella città di Bari.
Con riferimento al conseguimento del grado di maggiore dopo otto anni dall’ingresso in accademia, precisa che tale intervento potrebbe non coniugarsi efficacemente con l’attuale iter formativo dei piloti, che, a seguito della maggiore complessità della realtà operativa, si è progressivamente allungato nel tempo. Per quanto attiene, inoltre, alla presenza femminile, rileva che l’attuale quantitativo -a prima vista esiguo- potrebbe essere determinato dalla particolare specificità delle professioni e degli incarichi dell’arma aerea.
Conclude rimarcando il costante impegno della Forza armata per soddisfare le esigenze delle persone coniugate presenti al suo interno (anche al fine di contenere il fenomeno del pendolarismo) , e sottolineando la proficua collaborazione tra lo Stato maggiore della Difesa e il ministero dell’Economia in ordine alla soluzione delle problematiche di natura previdenziale.
Il presidente CANTONI, dopo aver ringraziato il generale Bernardis per la sua disponibilità , dichiara quindi conclusa l’odierna procedura informativa.
Sideweb, 10 Maggio 2010