Ogni iniziativa a
favore delle vittime del dovere
merita ospitalità sul nostro
portale”.
“Partecipiamo ai nostri utenti
la presente iniziativa che
intende dare conoscenza del
mondo militare attraverso le
voci di coloro che lo vivono
direttamente” .
Da Luca Marco
Comellini, Segretario
del partito per la
tutela dei diritti di
militari e forze di
polizia, riceviamo e
pubblichiamo.
Comellini (PdM): Cittadini in divisa, le loro storie in un libro per raccontare le verità ignorate
“Una parte della società italiana vive ancora priva di quei fondamentali diritti che la Costituzione riconosce indistintamente a tutti i cittadini e fra questi i militari e gli appartenenti alle Forze di polizia possono essere considerati i “minus habentes” del terzo millennio.”
“In Italia purtroppo vi è una ampia parte dei media che è ben attenta a rendere pubblici solo quei fatti e quelle notizie che sono considerate utili “alla e dalla” propaganda del Governo che vuole offrire al comune cittadino sempre una immagine di massima efficienza di questi delicati e particolari apparati dello Stato senza considerare che spesso il “va tutto bene” di stampo governativo cozza violentemente con la realtà in cui sono costretti, e spesso da vittime, ad operare gli uomini e le donne che hanno scelto di servire il loro Paese indossando una divisa.”
“Quando leggiamo dello stato di agitazione e delle proteste unitarie delle organizzazioni sindacali delle Forze di polizia - continua Comellini - tendiamo sempre a ricondurle o ad associarle ai fatti contingenti della vita di questo Paese e spesso non ci soffermiamo mai a domandarci se quelle ragioni non derivino, invece, dalle reali condizioni di vita che questi cittadini in divisa, e delle loro famiglie, sono costretti vivere o a subire nell’indifferenza delle rispettive amministrazioni. “
“Con il giornalista Massimiliano Morelli ci siamo posti quelle domande ed abbiamo scoperto che dietro al perfetto militare o all’eccellente poliziotto vi sono spesso uomini e donne che pur lottando quotidianamente per la difesa dello Stato ne diventano le vittime o eroi ignoti le cui storie ci hanno mostrato lo spaccato di una società che non tutti conoscono, un luogo dove le regole mai scritte in un attimo riescono a distruggere vite interamente dedicate al servizio dello Stato, oppure dove la dedizione al servizio riesce a far compiere atti di grande valore che restano nell’oblio.”
Vogliamo
raccontare
queste storie -
spiega Comellini
- quelle vissute
all’interno
degli
invalicabili
muri delle
caserme, quelle
delle negazioni
e delle rinunce,
quelle di
soddisfazione e
di rabbia,
quelle vere che
solo chi vive la
divisa può e sa
raccontare, con
estrema
semplicità e
abbiamo deciso
di farlo con
l’aiuto di tutti
coloro,
“Cittadini in
divisa” che lo
vorranno.
Questo libro
sarà dedicato
alle vittime del
servizio, del
dovere, del
diritto e dello
Stato e a questi
saranno
destinati i
proventi tramite
la costituzione
di un fondo di
solidarietà.”
Dal 15 dicembre 2010 al 31 marzo 2011 gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare potranno dunque inviare le loro storie a cittadiniindivisa@gmail.com oppure al seguente indirizzo:
Partito per
la tutela dei
diritti di
militari e forze
di polizia
Via di Torre
Argentina 76 -
3° piano
00186 - Roma
Gli scritti dovranno essere corredati da un recapito telefonico per eventuali contatti.
12 dicembre 2010