Rappresentanza militare. In arrivo modifiche sostanziali alle attivita' informative "non autorizzate dal Ministero", da parte dei singoli delegati della rappresentanza militare.

 

A seguito di una interrogazione in Commissione Difesa della Camera, presenta recentemente, che per la parte piu' delicata in sostanza si concretizza come segue:

"risulta inoltre all'interrogante che sarebbero allo studio dello stato maggiore della difesa e degli stati maggiori di Forza armata dei provvedimenti volti a disciplinare le attività poste in essere da parte dei delegati dei consigli centrali della Rappresentanza militare, ed in ogni caso dei singoli militari, quali la partecipazione a programmi televisivi e radiofonici, la realizzazione e la gestione di siti internet, la possibilità di rilasciare comunicati stampa e dichiarazioni, la partecipazione a convegni/seminari, la partecipazione ad audizioni/incontri formali o informali a seguito della convocazione da parte di autorità politiche, governative, parlamentari o singoli esponenti politici e organizzazioni sindacali,

ha cosi' risposto il giorno 16/2/2010 il Ministro della Difesa Ignazio La Russa:
 

Atto Camera

Risposta scritta del 16/2/2010 del Ministro della Difesa On. Ignazio La Russa, data all'interrogazione 4-04101.


Risposta. - La richiamata nota, ben lungi dal voler essere restrittiva della libertà personale, ha inteso puntualizzare i criteri che il personale militare deve seguire ai fini dell'accesso, per motivi di servizio, alle strutture parlamentari.

Essa costituisce un atto di carattere meramente organizzativo, al quale si è fatto ricorso per evitare che possano verificarsi inconvenienti legati alla procedura di accredito - ormai consolidata - per l'accesso alle strutture della Camera e del Senato.

In particolare, la nota ha opportunamente richiamato l'attenzione sulla necessità che l'ufficio di gabinetto, delegato con decreto ministeriale ai rapporti con autorità e organi parlamentari, sia preventivamente informato riguardo al personale militare che deve accedere alle strutture in parola, allo scopo di predisporre le relative comunicazioni (contenenti giorno, ora, nominativi e motivazione dell'ingresso) e inviarle, a seconda delle esigenze, alle segreterie delle Commissioni o all'ufficio sicurezza della Camera, ovvero al servizio sicurezza del Senato per consentire ai predetti uffici di informare, in tempo utile, il personale di servizio agli ingressi incaricato di rilasciare i relativi pass.

Per quanto riguarda, invece, gli ipotizzati provvedimenti che sarebbero allo studio dello Stato Maggiore della difesa e degli Stati Maggiori di forza armata, il riferimento è verosimilmente ad uno specifico approfondimento interforze - ancora da definire - che lo stesso Stato Maggiore della difesa ha avviato per verificare e definire una linea di azione comune su alcuni aspetti che caratterizzano l'attività dei delegati della rappresentanza militare.

Anche se tale approfondimento non è ancora terminato, escludo a priori che possano ipotizzarsi previsioni restrittive delle libertà individuali, in quanto l'azione dell'amministrazione, mirata ad una totale e puntuale applicazione delle vigenti disposizioni di legge, è costantemente tesa a perseguire il prevalente interesse pubblico e a preservare i caratteri tipici e specifici dell'istituzione militare, sempre nel pieno rispetto dei diritti costituzionali.

Il Ministro della difesa: Ignazio La Russa

A cura di C. C.
 

Sideweb, 24/2/2010