URANIO
IMPOVERITO,
A CHI GIOVA?
a cura di m.a. - Pavia
05/01/2001
Sono
piuttosto confuso: a fronte di notizie allarmanti sugli effetti dell'uranio
impoverito vengono trasmesse notizie "tranquillizzanti" su altri tipi
di utilizzo dello stesso materiale.
Si
parla di radioattività di questo materiale, ma nessuno spiega come e perchè il
DU (uranio impoverito) venga utilizzato, se è vero, sugli aerei civili e, ho
letto, anche in alcune strutture negli ospedali.
Le
blindature di certi carri armati sono composte anche da uranio impoverito, ma se
è radioattivo non è pericoloso per gli equipaggi?
E
poi: chi fabbrica questi proiettili? Dove sono le fabbriche? Che misure di
sicurezza adottano? Quali sono gli effetti sanitari sui lavoratori di queste
industrie? Esiste qualche statistica o qualche indagine epidemiologica su questi
lavoratori?
Due
dubbi mi tormentano:
1)
la Nato e i vertici militari (o alcuni vertici...) stanno tentando di nascondere
qualcosa di ben più grave?
Confesso
che mi sembra possibile questa ipotesi, anche se, mi pare si
stia ritorcendo contro la stessa Alleanza Atlantica: già si stanno
mobilitando rossi, verdi e compagnia brutta per chiedere lo scioglimento della
Nato o almeno l'uscita dell'Italia dall'alleanza.
2)
potenze ostili all'occidente potrebbero essere coinvolte in una sorta di
esperimento a media - lunga scadenza mediante l'utilizzo di aggressivi chimici
di nuovo tipo?
Ormai
è noto da tempo che la guerra chimica è alla portata di stati anche non
particolarmente "attrezzati" dal punto di vista industriale.
Un
rapporto della Federazione degli Scienziati Americani sul pericolo di guerra
chimica, sostiene senza ombra di dubbio che molti impianti per la produzione di
pesticidi per l'agricoltura possano facilmente essere convertiti all'uso
militare... Per quanto riguarda i "cervelli", beh, penso che ce siano
in abbondanza sul "mercato", soprattutto dei paesi ex-comunisti
e i soldi non costituiscono un problema: Bin Laden docet...
Cordiali
saluti
m.
a.
Pavia
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