Il Ministero
della Difesa
DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA’ MILITARE
Ufficio: 2^ Divisione - Roma
con circolare datata 5 gennaio 2001, prot. n° 2/1/29/MST/00 ha reso noto:
OGGETTO: accertamenti sanitari sul personale della
Difesa impiegato
in missioni
operative
all’estero.
……... INDIRIZZI OMESSI………
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Riferimento foglio nr. SCG/210/2.6.96 del 03/01/2001 del Gabinetto
del Ministro
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In esito a quanto disposto dal Signor Ministro con il foglio citato in
riferimento, questa Direzione Generale ha definito un protocollo univoco per
tutto il personale militare in oggetto, al fine di standardizzare gli
accertamenti e le procedure sanitarie da praticarsi sul suddetto personale prima
della partenza e immediatamente dopo il rientro in Patria.
Si sono al contempo definite misure sanitarie specifiche per l’impiego
nel teatro balcanico.
1.
Accertamenti prima dell’impiego: misure generali valide per qualunque
teatro di operazione.
Visita medica – esami di laboratorio:
-
emocromo completo con formula leucocitaria e conta piastrine;
-
esame delle urine;
-
glicemia;
-
azotemia;
-
creatininemia;
-
bilirubina totale e frazionata;
-
transaminasi;
-
gamma GT;
-
VES;
-
LDH;
-
ulteriori accertamenti su richiesta motivata dal medico visitatore.
2.
Misure specifiche per il teatro
dei Balcani
-
Protidemia totale con elettroforesi proteica con tracciato
-
T3 T4
TSH (eventuali ulteriori
indagini specialistiche solo qualora emergano alterazioni dei predetti indici).
3.
Accertamenti al rientro:
Gli esami di cui al punto 1 vengono ripetuti
immediatamente dopo il rientro e successivamente ogni anno per cinque anni dalla
data del rientro, salvo diversa specifica indicazione dell’autorità
sanitaria. Per coloro che rientrano dall’impiego nel teatro dei Balcani
verrano altresì ripetuti, con la predetta modalità, gli esami di cui al punto
2.
4.
Accertamenti specialistici di tipo radiotossicologico (solo per il teatro
dei Balcani).
Saranno effettuati in relazione al verificarsi di
eventi particolari che diano motivo di ipotizzare una esposizione a D.U. In
proposito si trasmette, in allegato B, la procedura da seguire per tali
esami.
Il presente protocollo entra in vigore immediatamente
e sarà subito applicato:
-
a tutto il personale che sarà destinato all’impiego fuori area;
-
a tutto il personale che, attualmente in teatro fuori area, rientrerà in
Patria; per il personale attualmente in teatro di cui si prevede il protrarsi
della permanenza per oltre quattro mesi, gli accertamenti di cui sopra sono
effettuati in loco dalle strutture sanitarie militari ivi dispiegate;
-
a tutto il personale impiegato in passato nel teatro balcanico.
Le disposizioni sopra enunciate potranno essere
soggette ad aggiornamenti o modifiche in relazione al verificarsi di nuove
circostanze.
f.to IL DIRETTORE GENERALE
Gen.Isp.CS rn Antonio TRICARICO
Allegato “B”
MISURE SANITARIE DA ADOTTARE IN CASO DI
ACCERTATA ESPOSIZIONE A D.U.
1.
Le presenti procedure dovranno essere
attuate in caso di accidentale inalazione e/o ingestione di polveri contenenti
D.U. pirofosforizzato o per penetrazione in ferite di schegge contenenti
D.U.:
a.
Immediata raccolta delle urine delle 24 ore, ripetuta per le successive
24 ore utilizzando due contenitori differenti. All’occorrenza, in momentanea
assenza di contenitori ad hoc, è possibile utilizzare qualsiasi bottiglia in
plastica, anche non sterile, purchè pulita e non di provenienza locale, chiusa
con tappo originale e, se disponibile, parafilm in plastica; ogni bottiglia
dovrà recare un’etichetta indicante le generalità dell’interessato, se si
tratta di 1° o 2° prelievo, il Comando di appartenenza. Le bottiglie dovranno
essere racchiuse in buste di plastica, con allegata una scheda indicante data e
modalità di esposizione al contaminante, tempo intercorso tra il predetto
evento e l’inizio della raccolta delle urine. Le due bottiglie dovranno essere
inviate immediatamente al CISAM (S.PIERO A GRADO-PISA) in contenitori
refrigeranti riportanti la dicitura “RISCHIO BIOLOGICO”; sarà cura del
Comando allertare il CISAM dell’arrivo dei contenitori, indicando i tempi di
arrivo (telefono 050/964200).
b.
Effettuazione di tampone nasale (anche con comune “cottonfioc”) da
conservarsi in busta plastificata chiusa da inviare al CISAM in qualsiasi
contenitore con le stesse indicazioni già citate per i campioni di urine.
c.
In caso di ferite contaminate da schegge di D.U., queste dovranno essere
rimosse immediatamente, utilizzando le misure precauzionali normalmente adottate
dal personale sanitario in qualsiasi tipo di medicazione/intervento chirurgico.
Eventuale contaminazione del personale medico o paramedico nel corso di un atto
sanitario non è motivo di immediata interruzione dello stesso; terminato l’intervento,
il personale interessato inizierà la raccolta delle urine e potrà riprendere l’attività
lavorativa.
2.
Il CISAM, a controlli effettuati, fornirà le risposte ai Comandi di
appartenenza del militare e per conoscenza alla Direzione Generale della Sanità
Militare, alla quale invierà inoltre un prospetto riepilogativo nominativo con
cadenza mensile, nel rispetto della tutela dei dati sanitari, concernente i
controlli effettuati e relative risultanze.
3.
Nel diramare la presente direttiva si raccomanda la scrupolosa osservanza
delle norme comportamentali già impartite e di applicare tale controllo
sanitario in ogni evenienza anche minima di sospetta o accertata esposizione.
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by carlo
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