RIORDINO DELLE CARRIERE

 

 
   

 

   

RIORDINO DELLE CARRIERE

 

 

I POLIZIOTTI IN PIAZZA A FERRAGOSTO A ROMA,  I COCER DELE FF.AA. IN FERIE AL MARE

 

A cura di Salvatore Rullo

 

Manifestazione dei Poliziotti a Roma, del giorno 15 agosto 2005
– breve analisi e commento su una parte della bozza di riordino -

 

Oggi 15 Agosto 2005 alcuni sindacati di polizia e penitenziari (SAP, Rinnovamento Sindacale per l’UGL, SODIPO e SAPAF ) hanno manifestato a Roma per il riordino delle carriere e la separazione dei compari Difesa/Sicurezza. Qualche centinaio di persone, famiglie e operatori di sicurezza, magliette blu, fischietti, palloncini bianchi e blu e qualche striscione.

E’ sempre bello veder chiudere il cerchio dei diritti democratici e osservare civilissime forme di manifestazione di dissenso al di là del numero dei partecipanti e delle motivazioni che li hanno portati in piazza.

Il sindacato ( sap ) che aveva organizzato la manifestazione l’aveva annunciata così ( segue parti del bollettino del sap tratte dal sito : www.sap-nazionale.org) :  

“ In tre anni, la più totale inerzia. E’ ora di dire basta! 

Ci dobbiamo preparare a sopportare il solleone  di ferragosto, per manifestare  tutta la nostra

protesta e il nostro disagio per i ritardi con cui si avvia a chiudersi la partita del Riordino delle

carriere. Il SAP porterà i suoi iscritti, i suoi sostenitori, i nostri familiari a manifestare a Roma, così

come tre anni fa i Gendarmi francesi, per le vie di Parigi resero pubbliche le loro rivendicazioni.

E loro, in 70.000, costrinsero l’Esecutivo del Paese d’oltralpe a riunirsi per deliberare sulla

loro piattaforma: tutto o quasi fu concesso.

Il Riordino che il Governo si era impegnato a porre in essere a margine del contratto di lavoro

2002-2003, precisamente il 14 maggio 2002, è molto più lontano oggi di quanto si potesse

immaginare, neppure una settimana fa. 

E’ per questo che il SAP non farà passare in cavalleria questo vero e proprio inadempimento

del Governo Berlusconi.  A questo punto, residuano poche speranze di poter portare in porto

circa 110 milioni di euro, il finanziamento della Riforma.

E che fosse una “riformina”  ne siamo stati sempre consapevoli, ma gelosi di non gettare con

l’acqua anche il bambino.

Siamo stati trattati da “servi”, come disse Gianfranco Fini, riferendosi alla sinistra, qualche anno fa.

E da cittadini, non da “servi” dobbiamo reagire utilizzando gli strumenti che la nostra “democrazia”

ci pone a disposizione.

In tre anni il Governo non ha trovato il tempo per questo intervento normativo.

In tre anni l’Ufficio legislativo del Dipartimento e lo stesso Capo della Polizia hanno pensato a

mediare le opposte visioni dei vari Uffici, e non a realizzare –come doveva essere - il fine politico delineato dalla Legge finanziaria del 2004 che aveva stanziato una parte delle risorse. “.

Fine comunicato SAP


APPROFONDIMENTO

A cura di Salvatore Rullo


 

Dunque una manifestazione annunciata per protestare anche per la tardiva calendarizzazione del provvedimento che rischia di saltare.

Vi sottopongo, senza alcuna presunzione di fare un analisi tecnica del provvedimento e solo per segnalarne alcuni punti , a mio parere “ interessanti “ e da evidenziare,   della bozza di riordino che è oggetto di un grosso dibattito e fonte di positive aspettative per il personale, soprattutto contrattualizzato, dei comparti Difesa e Sicurezza da molti mesi.

Partiamo dal 3° dei quattro articoli che lo compongono e dalla nota ( siluro ) che gli stati maggiori ed il comando generale dell’arma dei carabinieri fanno sull’articolo 3.

 

Articolo 3

1. Il governo della repubblica è delegato ad emanare, entro 6 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, su proposta dei ministri interessati, di concerto con il ministro della funzione pubblica nonché dei ministri dell’ economia e delle finanze, uno o più decreti legislativi per razionalizzare il procedimento negoziale e di concertazione di cui al decreto 12 maggio 95 n° 195, al fine di assicurare maggiore aderenza dello stesso provvedimento alle specifiche e rispettive peculiarità del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.

2. Gli schemi di decreto legislativo di cui al comma 1 saranno trasmesse alle organizzazioni sindacali rappresentative sul piano nazionale e agli organi di rappresentanza militare del personale rispettivamente interessati, perché possano esprimere il proprio parere entro il termine di 20 giorni dalla ricezione dello schema stesso, trascorso il quale il parere si intende favorevole.     
 

La nota siluro ,divisa in tre punti  con il parere di Stato maggiore difesa e Comando generale dell’arma carabinieri, su questo articolo è la seguente:

 

1.  Parere assolutamente contrario  in quanto:

     - Le procedure negoziali e di concertazione esulano la materia del Riordino.

     - L’inserimento della norma in questione metterebbe in discussione gli attuali meccanismi di   

        “ concertazione “  che per la Difesa sono irrinunciabili, a fronte di spinte verso la

        “ contrattualizzazione “ del personale militare che è ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE.

       Viceversa le attuali procedure appaiono sufficienti a garantire le peculiarità del personale delle 

       Forze di polizia e delle Forze armate e, in ogni caso, qualora ritenuto necessario, esse possono

       essere ancora perfezionate in via “ amministrativa “ nell’ambito delle norme vigenti. 

 

2. Comunque, si ribadisce che la Difesa ( Forze armate e Arma dei carabinieri ) e

    ASSOLUTAMENTE contraria a qualsiasi ipotesi di separazione dei comparti.

 

3. In relazione a quanto espresso, si ritiene necessario stralciare l’intero articolo.   

 

N.d.R.

Innanzi tutto bisogna osservare che i rappresentanti dei militari ( COCER ) sono stati esclusi dal tavolo dei lavori con la motivazione che il riordino delle carriere non fosse “ prerogativa “ della Rappresentanza!

i sindacati di polizia fanno una manifestazione a Roma e noi non abbiamo la “ prerogativa “ di occuparci di riordino ! salvo poi verificare  ( come era ovvio )  che nel  provvedimento ci sono norme relative al trattamento economico.

Anche su questo provvedimento si manifesta  la STORICA E DURISSIMA  OPPOSIZIONE  degli stati maggiori e dei comandi generali a qualsiasi modifica delle attuali procedure di concertazione   ( dove gli stati maggiori  fanno la parte del leone in tutte le fasi della stessa ). Ci sono ancora dei dubbi su chi sono i nemici di qualsiasi riforma della rappresentanza che dia più diritti e competenze sindacali come la Contrattazione?

Ad una prima lettura di questa bozza appare che ci sia una distribuzione delle risorse abbastanza singolare nel senso che i maggiori miglioramenti economici andrebbero principalmente a soggetti che si ritrovano in:

Vedi punto b. articolo 1:

Riordinamento della dirigenza del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali di grado corrispondente delle Forze di polizia ad ordinamento militare e delle Forze armate. In armonia con i trattamenti economici della dirigenza pubblica e tenuto conto delle disposizioni del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, secondo le disposizioni del presente articolo e dell’articolo 2 .

Vedi punto c. articolo 1:

1) Analogo modello dirigenziale per le carriere degli ufficiali delle forze di polizia ad ordinamento militare e delle Forze armate, ferma restando la specificità dei compiti rispettivamente attribuiti e nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 32 del decreto legislativo 5 ottobre 2000 n. 298

Prevedendo il medesimo completamento al processo di valorizzazione dirigenziale con riferimento ai maggiori e ai tenenti colonnelli ed agli ufficiali di grado corrispondente.    

 

Vedi punto 1.a articolo 2:

Gli stipendi, l’indennità integrativa speciale e gli assegni fissi e continuativi del personale dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate, comprese le indennità di posizione e perequativa, sono adeguati di diritto annualmente in ragione degli incrementi medi conseguiti nell’anno precedente dalle categorie di personale di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, ivi compresa l’indennità integrativa speciale .

 

Vedi punto 1.b articolo 2:

Le disposizioni normative e quelle relative ai trattamenti accessori previste dagli accordi sindacali e dalle procedure di concertazione per il personale contrattualizzato sono estese ai dirigenti civili e militari delle Forze di polizia e delle Forze armate, nell’ambito degli stanziamenti destinati dalla legge finanziaria ai miglioramenti economici al predetto personale. Parimenti si procede alla ridefinizione delle indennità operative, fondamentali e supplementari, per i dirigenti militari delle Forze armate e dell’indennità pensionabile.  

E poi dicono che facciamo delle battaglie senza senso per le differenze retributive esistenti nei comparti tra contrattualizzati e dirigenza!

Poi ci accusano di guardare sempre nel piatto ( economico ) degli altri.

Mi sembra che anche questa volta c’è una portata preparata da chi poi siederà al tavolo e si sazierà a volontà facendo cadere, bontà sua, qualche briciola sotto il tavolo. E’ questo sarebbe il riordino aspettato da anni, soprattutto dal personale contrattualizzato?

Con il massimo rispetto di chi oggi ha manifestato e con altrettanto rispetto per le amministrazioni, lo stato maggiore difesa, il comando generale dei carabinieri…. grazie lo stesso, con la bozza attuale ci possiamo fare dei coriandoli, potremmo usare le risorse assegnate a questo provvedimento per migliorare il potere d’acquisto dei contrattualizzati  e poi, secondo me, è meglio aspettare un cuoco diverso.

 

Salvatore Rullo

s.rullo@tin.it


 

 

 
 

 

   
 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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