il ministro della Difesa
italiano Ignazio La Russa
aveva raccolto l'appello di
Obama, annunciando entro la
fine del 2010
l'invio di mille militari
in più. "L'obiettivo in
termini di flusso delle
forze - ha spiegato il
sottosegretario alla Difesa
Usa Michele Flournoy - è di
avere tutti i rinforzxi
dispiegati, se è possibile,
entro la prima metà del
2010".
Gli alleati degli Stati
Uniti hanno promesso 7.000
soldati in più, ma
un'accelerazione del
dispiegamento darebbe
maggiore impatto
all'annuncio di Obama. "Stiamo
ancora lavorando insieme per
poterli inserire nel flusso
dei nostri rinforzi, quindi
non posso ancora dare
dettagli", ha spiegato
Flournoy. Il
sotttosegretario ha aggiunto
che parte di questi rinforzi
si trovano già in
Afghanistan come parte delle
truppe schierate
temporaneamente per
vigiliare sullo svolgimento
delle elezioni (che si sono
svolte in due turni): "Alcuni
degli alleati hanno
aumentato i contingenti per
le elezioni e li faranno
rimanere sul campo. Ma la
maggior parte dei rinforzi
saranno nuovi arrivi, che
siano unità, o addestratori
o squadre di consiglieri".
I numeri saranno poi
condizionati dal ritiro
delle truppe di alcuni Paesi:
Olanda e Canada hanno
annunciato che ridurranno le
loro forze sul campo di
2.100 e 2.800 unità nel 2010
e nel 2011 rispettivamente.
Gli Usa non hanno rinunciato
al loro coinvolgimento: "Stiamo
ancora discutendo con questi
Paesi circa la natura del
loro contributo. Speriamo
che restino con noi", ha
concluso Flournoy.
Fonte:
www.repubblica.it