Sciopero generale degli statali aderenti alla Cgil l'11 dicembre
prossimo |
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Roma, 26 Nov. - Sciopero generale degli statali
della Cgil l'11 dicembre prossimo. Lo annuncia
il segretario generale dell'organizzazione,
Carlo Podda.
Lo sciopero generale sarà di 8 ore in tutti i
comparti pubblici e culminerà in 3
manifestazioni interregionali, di cui una a
Roma in Piazza del Popolo. «Il perdurare di un
atteggiamento di totale chiusura da parte del
Governo, il mancato finanziamento dei contratti
in finanziaria, la volontà del
Governo di |
perseguire
una linea
che esclude il dialogo ed impone le scelte,
richiedono uno slancio nella lotta dei
dipendenti pubblici in difesa dei loro diritti,
diritti messi in discussione dalla legge 15 del
ministro Brunetta e dalla totale umiliazione
della democrazia sindacale» dice Podda, secondo
il quale lo sciopero è stato proclamato «per
contrastare una legge finanziaria che non
prevede i rinnovi dei contratti pubblici».
«La Cgil proclama uno sciopero generale
quando ancora non sono scaduti i contratti
di lavoro del biennio 2008/2009 e non ricorda
che questi contratti il Governo li ha rinnovati
nonostante il Governo Prodi, nel 2008, abbia
stanziato solo le risorse per l'inflazione
programmata», replica il portavoce del ministro
della Funzione Pubblica.
Cisl FP e Uil FPL dal canto loro proclamano
lo stato di agitazione di tutti i lavoratori
pubblici e dal 2 dicembre avviano una fase
di mobilitazione in tutte le Regioni, presso le
sedi degli Assessorati alla salute, dell'Anci,
dell'Upi e dell'Unioncamere. Per Cisl-Fp e
Uil-Fpl «non serve uno sciopero nazionale o
interregionale di un solo sindacato (come quelli,
falliti, dello scorso novembre) ma lo stallo
delle vertenza va interrotto richiamando alle
proprie responsabilità i gestori dei servizi
pubblici nell'ambito delle loro strutture a
livello locale». Per questo Cisl Fp e Uil FPL
proseguiranno la mobilitazione «fino ad ottenere
risposte certe da Governo, Regioni e Autonomie
locali per il rinnovo dei contratti ai
lavoratori e lavoratrici delle pubbliche
amministrazioni e il buon lavoro pubblico».
Obiettivi delle iniziative delle due
organizzazioni sono il rispetto dei contratti di
lavoro nazionali 2008-2009, già firmati, e
l'esigibilità immediata delle risorse aggiuntive
già previste (0,80% per la sanità e 1,5% per le
autonomie locali); l'individuazione e
l'accantonamento delle risorse per il contratto
2010-2012 nella Finanziaria e nei bilanci delle
Regioni e degli Enti locali e l'avvio immediato
di un confronto «vero» e «partecipato» con il
Governo, le Regioni e le Autonomie locali per la
qualificazione dei servizi attraverso
l'individuazione di sprechi, inefficienze e
costi inutili. Da:
www.ilmessaggero.it
Sideweb, 27 novembre 2009 |
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