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COMUNICATO STAMPA
17 gennaio 2006
Riordino delle carriere del personale
delle Forze Armate e Forze di Polizia
"I
parlamentari non devono discutere ma solo “obbedire”… agli
“ordini” dei tecnici…
La
stragrande maggioranza del personale è soddisfatta del disegno
di legge… a parte qualcuno che vorrebbe ulteriori
migliorie...."
Sostanzialmente sono stati questi i messaggi
con cui si è concluso ieri il dibattito parlamentare sulla
legge delega del Riordino delle carriere dei militari e delle
forze di polizia.
Ma chi sono questi “tecnici” e soprattutto a
chi ci si riferiva parlando della “maggioranza del
personale”?
Una proposta
che doveva sanare le voragini rimaste aperte con gli ultimi
“riallineamenti” che avevano escluso migliaia di sergenti e
marescialli, si è invece dimostrata essere l’ennesima
occasione per “valorizzare” i gradi apicali e per mortificare
i ruoli più bassi.
Stando alle
parole proferite in parlamento sembra che la politica sia
“incompetente” a comprendere una materia “complicata” come
quella del Riordino delle carriere, che deve pertanto essere
appannaggio di “chi ne capisce”. E guarda caso sembra siano
proprio gli “esperti” e le gerarchie che questi rappresentano
a guadagnarci.
A quanto
pare l’opportunismo politico non guarda in faccia nessuno a
costo di rendersi visibile nel particolare momento elettorale,
non rinuncia nemmeno a sbandierare un consenso inesistente,
mentre non si perde l’occasione per prorogare i mandati della
rappresentanza e per includere cospicui emolumenti economici
nella buonuscita dei dirigenti.
Questa è
l’eredità che l’attuale politica vuole lasciare ai posteri.
Non ci resta
che sperare nei limiti dati dai tempi tecnici che si
dimostrano essere insufficienti a consentire l’approvazione
del consueto “DISORDINO DELLE CARRIERE”.
Comunicato stampa di Militari.org -
17/1/2006
Per meglio comprendere cosa sta' succedendo e
cosa dicono i Parlamentari sul riordino, pubblichiamo una
sintesi degli interventi in Commissione e alcuni atti
originali.
Leggi anche la discussione integrale
SINTESI
DELLA Discussione sulle linee generali - A.C.
3437 ed abbinate
Ascierto ed
altri; Lavagnini; Lucidi ed altri: Delega al Governo per il
riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia e
delle Forze armate.
Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è
pubblicato in calce al resoconto stenografico della seduta di
mercoledì 11 gennaio 2006.
Tra l’altro
hanno detto:
Filippo
Ascierto (di Alleanza Nazionale): ..“ È inevitabile che il ruolo dei sovrintendenti
con quello degli assistenti o quello degli appuntati con
quello dei brigadieri siano unificati. “ - “lasciamo, nel
modo più estensivo, attraverso la valorizzazione, la
possibilità di scegliere sia ai sindacati sia alle stesse
amministrazioni, in base alle dotazioni organiche e ai posti
disponibili, in tutte quelle misure che concorrono,
nell'insieme, a determinare l'organico di un'istituzione”….
Giuseppe
Molinari (della margherita - L'Ulivo): “Ci troviamo di fronte ad un riordino delle carriere
fasullo: si tratta di un triste esempio di come, nei confronti
delle donne e degli uomini delle Forze armate e di polizia, il
Governo in carica nutra ben poca considerazione, dopo anni di
promesse “ – “Dove sono le promesse che avevate fatto nel
2001? Oggi le condizioni di vita per i nostri uomini dell'Arma
dei carabinieri, della Polizia di Stato, delle Forze armate,
della Polizia penitenziaria e della Guardia di finanza sono
peggiorate. “….
Marcella
Lucidi (Democratici di sinistra): “..All'inizio dei nostri lavori in Commissione
ascoltammo i COCER ed i sindacati delle forze di polizia: essi
offrirono valutazioni e suggerimenti che non sono stati
considerati. A cosa è valso? A cosa vale un percorso
parlamentare se è inibito per decisioni assunte altrove?
Invito tutti noi che sediamo in questi banchi a riflettere…..
“
Luigi
Ramponi (Alleanza Nazionale): “….Abbiamo ascoltato i sindacati, le rappresentanze
della difesa ed il COCER, con l'intento di risolvere un
problema che certamente voi non potete negare esista.. Vi
invito, quindi, a fare uno sforzo per avvicinarvi a noi, in
modo da realizzare questo riordino, di cui la nostra
organizzazione, sia il personale delle Forze armate sia quello
delle Forze di polizia, ha estremo bisogno e attende con
favore” ….
Parti di interventi:
PRESIDENTE. Dichiaro
aperta la discussione sulle linee generali.
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e IV
(Difesa) si intendono autorizzate a riferire oralmente.
Il relatore per la I Commissione, onorevole Saia, ha facoltà
di svolgere la relazione.
MAURIZIO SAIA
(di Alleanza Nazionale),
La volontà di proseguire lungo la strada dell'equiordinazione
all'interno del comparto sicurezza e difesa mediante un unico
e complessivo intervento legislativo è appunto volta ad
evitare che iniziative normative autonome e non ispirate al
criterio sopramenzionato possano condurre all'introduzione di
ulteriori disallineamenti sotto il profilo sia dello status
giuridico sia del trattamento economico, eventualmente forieri
di nuovi contenziosi amministrativi e, soprattutto, di
malumore nel personale delle Forze di polizia e delle Forze
armate. Quanto allo svolgimento dell'esame in sede referente,
avviato nella seduta del 9 novembre 2004, le Commissioni
riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa) hanno
proceduto ad un'approfondita istruttoria della proposta di
legge n. 3437 Ascierto, della proposta di legge n. 4376
Lavagnini e della proposta di legge n. 5400 Lucidi, sia in
sede di Comitato ristretto sia mediante lo svolgimento delle
audizioni di rappresentati dei COCER interforze, nonché dei
sindacati della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria
e del Corpo forestale dello Stato.
PRESIDENTE. Il relatore per la IV Commissione, onorevole
Ascierto, ha facoltà di svolgere la relazione.
FILIPPO ASCIERTO (di Alleanza
Nazionale),
Relatore per la IV Commissione. ,,,,,,In modo particolare,
deve essere apprezzata l'opera svolta dal Ministero della
funzione pubblica, attraverso l'attività del sottosegretario
Learco Saporito, e dal Ministero dell'interno, che ha
coordinato le forze dell'ordine e gli uffici legislativi
attraverso l'azione del sottosegretario Mantovano. Anche con
l'attività che abbiamo svolto in sede di Commissione, e grazie
all'interlocuzione del presidente Ramponi con i militari che
sono coinvolti in questo complesso riordino, siamo riusciti -
forse questa è una novità sotto il profilo normativo - a fare
in modo che le amministrazioni si mettessero tra di loro in
correlazione e in equilibrio per potere raggiungere poi
l'obiettivo del perseguimento sia dell'interesse del loro
personale sia dell'interesse istituzionale consistente nella
definizione di una legge di delega.
…. bisogna dire subito che questo riordino non sarà analogo al
riordino delle carriere realizzato nel 1995, di cui un po'
tutti hanno beneficiato. Infatti, un po' tutti si sono trovati
ad acquisire più gradi nel corso di pochi giorni; invece
questo riordino delle carriere non recherà beneficio a tutti
ma riguarderà solo ed esclusivamente i gradi apicali dei non
direttivi e dei non dirigenti. Ecco per quale motivo il costo
di questo riordino non sarà stratosferico ma, in base ai punti
parametrali, sarà abbastanza circoscritto. Quali sono i gradi
apicali cui ci riferiamo? Si tratta degli appuntati e degli
assistenti. Come poter consentire a costoro di proseguire
nella carriera? È inevitabile che il ruolo dei sovrintendenti
con quello degli assistenti o quello degli appuntati con
quello dei brigadieri siano unificati. Tuttavia, in questa
fusione non dobbiamo dimenticare - faccio appello al Governo
e, soprattutto, ai soggetti istituzionali che dovranno emanare
questo decreto - gli attuali sovrintendenti, che hanno
sostenuto un concorso per poter entrare nel ruolo dei
sovrintendenti; quindi, non possono essere retrocessi.
All'interno della delega leggiamo - e interpretiamo in modo
estensivo in favore di questo ruolo - che ci sarà un
riconoscimento per gli attuali sovrintendenti, ai quali sarà
assicurato, così come a coloro che ricoprono i gradi
corrispondenti, l'avanzamento alla qualifica di sovrintendente
capo. Partendo da questo presupposto, posizionandoli un po'
più innanzi rispetto a coloro che diventeranno vice
sovrintendenti, bisogna garantire nei prossimi anni - per
concorso oppure per esame dei titoli, secondo quanto
decideranno le stesse istituzioni - il transito nell'ambito
del ruolo degli ispettori.
Quando ci
riferiamo al grado apicale, ci riferiamo ai luogotenenti.
Quello di luogotenente non è un grado ma una qualifica.
«Luogotenente» è un termine che appartiene al passato e
riguardava, più che altro, gli ufficiali. Lo abbiamo riferito
agli ispettori di un ruolo di concetto ai quali non si
appropria. Bisogna togliere il prefisso «luogo» e fare in modo
che gli attuali luogotenenti diventino «tenenti anche perché,
nell'Arma dei carabinieri, molti luogotenenti, comandanti di
stazioni che, oggi, sono diventate tenenze, sono passati in
subordine a tenenti più giovani di loro, i quali in questi
comandi svolgono tali funzioni in alcune importanti cittadine.
…. lasciamo,
nel modo più estensivo, attraverso la valorizzazione, la
possibilità di scegliere sia ai sindacati sia alle stesse
amministrazioni, in base alle dotazioni organiche e ai posti
disponibili, in tutte quelle misure che concorrono,
nell'insieme, a determinare l'organico di un'istituzione.
Dunque, discutiamo di valorizzazione e di gradi apicali;
questo è il nostro punto di partenza ma ritengo sia anche il
percorso conclusivo di un iter che ha visto l'attenzione degli
uomini in divisa. Non è questione prettamente o esclusivamente
elettoralistica, come l'opposizione vorrebbe far sembrare, in
quanto la discussione si svolge nell'imminenza dello
scioglimento delle Camere; altrimenti, se fosse stata una
questione elettoralistica, avremmo stanziato i fondi non tre
anni fa ma con la finanziaria per quest'anno. In quest'ultima,
invece, non si prevedono incrementi per il riordino delle
carriere; vi è solo la previsione dell'indennità di vacanza
contrattuale. Approfitto dell'occasione per chiarire questo
aspetto; riteniamo, infatti, che, con la prossima finanziaria,
si possano incrementare gli stanziamenti contrattuali ma si
possano, altresì, incrementare, in base alle esigenze che
emergeranno con i decreti che saranno stilati, anche i fondi
per il riordino delle carriere. Dunque, ritengo sia
importante concludere in breve, in uno spirito di
collaborazione - devo riconoscere al riguardo come, su alcuni
argomenti, esso sia sempre esistito -, la discussione del
provvedimento in Assemblea nei primi giorni di questa
settimana affinché il Senato possa poi approvare in seconda
lettura il testo votato facendolo proprio e si possa poi
provvedere alla promulgazione entro la fine di questo mese.
PRESIDENTE. Ha
facoltà di parlare il rappresentante del Governo
ALFREDO MANTOVANO (di Alleanza
Nazionale),
Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, mi
riservo di intervenire nel prosieguo del dibattito.
PRESIDENTE. È
iscritto a parlare l'onorevole Molinari. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE MOLINARI (della Margherita
- L'Ulivo).
Noi, dall'opposizione, abbiamo avuto un approccio responsabile
nell'affrontare l'iter in Commissione di questo disegno di
legge e siamo consapevoli che averlo portato in Assemblea per
la discussione sulle linee generali, con grande enfasi, da
parte di alcune componenti della maggioranza, rischia di non
preservarlo, come dovrebbe invece essere preservato, dalla
strumentalizzazione politica in vista della scadenza
elettorale imminente del prossimo 9 aprile.
…. vorrei
citare il testo di un'agenzia di stampa riportante un
comunicato del COCER dell'Arma dei carabinieri dello scorso 10
gennaio: sto parlando di sei giorni fa, non di sei anni fa! Il
COCER dei Carabinieri, infatti, ha annunciato le proprie
dimissioni, vista l'impossibilità di garantire i diritti del
personale già acquisiti e tolti con la legge finanziaria. Tale
organismo, in particolare, fa riferimento alle misure che
riducono le spese per le cure sanitarie, gli equi indennizzi e
le indennità collegate al foglio di viaggio ed all'aumento di
appena 15 euro mensili per il prossimo contratto collettivo di
lavoro.
È questo lo
stato d'animo presente tra i nostri uomini addetti al
sicurezza del paese, dopo cinque anni di Governo Berlusconi!
Ci troviamo di fronte ad un riordino delle carriere fasullo:
si tratta di un triste esempio di come, nei confronti delle
donne e degli uomini delle Forze armate e di polizia, il
Governo in carica nutra ben poca considerazione, dopo anni di
promesse!
Ricordo che il SIULP ha denunciato come un'autentica truffa il
decreto che premia appena una decina di alti dirigenti e che
trascura oltre 100 mila poliziotti di ogni ruolo e qualifica,
da agente a primo dirigente. Si tratta di un ignobile
tentativo di truffa perpetrato ai danni degli oltre 400 mila
operatori della sicurezza. Non vi è contrapposizione tra la
protesta del COCER e quella del SIULP. Con grande senso di
responsabilità, gli operatori hanno chiesto modifiche, ma
soprattutto ascolto, rispetto alle necessità ed alle priorità
per un riordino serio ed atteso del comparto. Tutti hanno
compreso che questo riordino è del tutto inadeguato, e voi
insistete nel far passare il provvedimento in esame come un
riordino serio! …..È questo il comportamento, a dir poco
vergognoso, di questa maggioranza, che ha scatenato le
giustissime e condivise proteste dei nostri operatori della
sicurezza. Non millantate una presunta attenzione superiore
quando i comportamenti non sono consequenziali! Dove sono le
promesse che avevate fatto nel 2001? Oggi le condizioni di
vita per i nostri uomini dell'Arma dei carabinieri, della
Polizia di Stato, delle Forze armate, della Polizia
penitenziaria e della Guardia di finanza sono peggiorate.
Perché non affrontate il tema delle mense e dei buoni pasto?
Basta fare demagogia sulla pelle di questi lavoratori!
…… il
provvedimento è stato iscritto all'ordine del giorno
dell'Assemblea in mancanza dell'espressione del parere della
Commissione bilancio. Pertanto, la decisione della maggioranza
di portare il provvedimento all'esame dell'Assemblea è stata
avventata, ed è stata finalizzata al solo scopo di gettare
fumo negli occhi di tutto il personale delle Forze di polizia
e delle Forze armate, atteso che non vi è ancora stata alcuna
verifica circa la disponibilità di adeguate risorse
finanziarie.
…. Il testo
base adottato dalle Commissioni è stato il frutto non del
lavoro parlamentare, ma soprattutto dei tecnici dei ministeri
interessati. Sul tema - è vero - vi è una grande aspettativa
da parte delle Forze Armate e delle Forze di polizia, poiché
vi sono numerosi problemi rimasti aperti, che si trascinano da
molto tempo ed a cui occorre trovare al più presto una
soluzione, che però deve essere equa, non come quella che voi
prospettate. A tal fine si deve partire da un punto fermo: gli
interventi di riordino devono essere realizzati nell'ambito
delle risorse effettivamente disponibili...
È, quindi,
necessario definire responsabilmente alcune priorità,
suddividendo le risorse tra tutti i potenziali beneficiari ed
evitando sperequazioni. Occorre fare chiarezza su alcuni
profili non sufficientemente precisati dal testo del
provvedimento: il passaggio degli ispettori nei ruoli
direttivi, il riconoscimento delle funzioni dirigenziali in
tempi brevi, i criteri da adottare ai fini della
contrattualizzazione della dirigenza e della tutela dei
diritti acquisiti dagli attuali sovrintendenti, il ruolo del
corpo della polizia penitenziaria, per il quale - non
dimentichiamolo - la Commissione giustizia ha espresso un
parere contrario al provvedimento in esame. Queste sono alcune
tra le criticità di merito, che emergono immediatamente
dall'analisi del testo, una volta caduta la «cortina fumogena»
della demagogia e della strumentalizzazione elettorale.
Ci auguriamo
che le preoccupazioni e le proteste delle Forze di polizia, e
del comparto sicurezza in generale, vi inducano a più
ragionevoli comportamenti e non procediate nella approvazione
di un provvedimento che non ha nulla di innovativo e di
riformatore.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'onorevole Lucidi. Ne ha
facoltà.
MARCELLA LUCIDI (dei Democratici di
sinistra).
Signor Presidente, signori sottosegretari, onorevoli colleghi,
il gruppo dei Democratici di sinistra-L'Ulivo è convinto della
necessità di provvedere in modo organico al riordino dei ruoli
e delle carriere del personale delle Forze armate e delle
Forze di polizia. Questa è la premessa politica del mio
intervento. Sgombriamo, quindi, subito il campo dai falsi
messaggi propagandistici che da alcuni banchi della
maggioranza sono stati lanciati, soprattutto in questi giorni,
per guadagnare il consenso in modo scorretto.
Sono
messaggi sbagliati nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché
propongono una concezione proprietaria del personale delle
nostre strutture armate, tendono a mettere loro una maglietta
con il colore di una parte politica…Il testo oggi in
discussione non soddisfa l'esigenza di organicità che nel
tempo è maturata. Come spiegherò più avanti, è una casa senza
fondamenta, che si vuole vendere con chiaro intento
speculativo ad un futuro Governo, perché gli crolli addosso,
travolgendo anche i diretti interessati che, invece, attendono
di trovarvi dimora.
.Purtroppo - lo ripeto - il testo che esaminiamo oggi non
centra tale obiettivo. Non c'è il tempo di una disamina
dettagliata che faccia emergere tutti i punti di
insoddisfazione che stanno portando, in queste ore,
rappresentanze significative del personale a manifestare
pubblicamente il loro dissenso da tale testo. Quando
giungeremo all'esame degli emendamenti spiegheremo quali
scelte avrebbero potuto dare la cifra di un intervento
compiuto.
.. I
colleghi che hanno lavorato nel Comitato ristretto sanno che
questo progetto è figlio esclusivamente dei tecnici delle
diverse amministrazioni che hanno consegnato nelle mani della
maggioranza la velina del testo, inizialmente corredata anche
dei relativi commenti, che la maggioranza ha passivamente
recepito. ..All'inizio dei nostri lavori in Commissione
ascoltammo i COCER ed i sindacati delle forze di polizia: essi
offrirono valutazioni e suggerimenti che non sono stati
considerati. A cosa è valso? A cosa vale un percorso
parlamentare se è inibito per decisioni assunte altrove?
Invito tutti noi che sediamo in questi banchi a riflettere.
. Questo progetto di riordino poteva essere l'occasione per
mettere in fila alcune idee di cambiamento. Ne indico alcune,
da ritenersi estese alle qualifiche e ai gradi corrispondenti:
la valorizzazione economica e funzionale delle qualifiche
iniziali, già penalizzate dalla parametrazione stipendiale;
l'unificazione dei ruoli degli agenti ed assistenti con quello
dei sovrintendenti; la progressione degli ispettori verso
funzioni direttive; un più deciso processo di valorizzazione
dirigenziale dei funzionari; la contrattualizzazione dei
dirigenti.
Alcune di
queste indicazioni sono state completamente ignorate. Per il
resto, c'è scritto poco e ciò che c'è scritto crea problemi.
…Cosa dire a quanti sono entrati nelle Forze armate nel
vecchio ruolo dei sottufficiali e sono rimasti prigionieri nel
ruolo dei sergenti?
C'è poi un'ingiustificabile resistenza a riconoscere ai
dirigenti un proprio ambito di confronto contrattuale.
L'ultima legge finanziaria ha anticipato due norme di riordino
che sono già in vigore. L'una prevede il miglioramento del
trattamento pensionistico dei dirigenti generali e dei
dirigenti superiori e dimentica, per noi, senza motivo, i
primi dirigenti.
La maggioranza sta truccando il gioco. Siamo alla scadenza di
una legislatura che ha messo il segno «meno» davanti a tutte
le misure relative alle Forze di polizia e alle Forze armate
(Commenti del sottosegretario Mantovano). Sottosegretario, è
così. Guardi l'ultima finanziaria e lo verificherà anche lei.
Guardiamo anno per anno gli interventi che sono stati fatti,
come dovremmo fare anche per quanto riguarda i reati...
Questo provvedimento è l'ultima carta con cui si dovrebbe
vincere ad ogni costo, anche barando, perché la realtà è che
non ci sono i soldi per attuarlo…..
PRESIDENTE. È
iscritto a parlare l'onorevole Ramponi. Ne ha facoltà.
LUIGI RAMPONI (di Alleanza
nazionale)
Signor
Presidente, l'esposizione dei due onorevoli relatori mi era
parsa assolutamente esaustiva, ma gli interventi dei deputati
dell'opposizione mi invitano a svolgere alcune precisazioni,
anche perché avverto particolarmente l'importanza di questa
iniziativa legislativa, per la quale mi sono impegnato fino in
fondo, avendo vissuto, a differenza di tanti che parlano, per quarant'anni un'esperienza proprio relativa al dissesto e alle
differenze che angustiano i rapporti tra i diversi
appartenenti alle forze dell'ordine e alle forze di polizia.
Molte volte, i provvedimenti vengono adottati molto più per
soddisfare esigenze particolari piuttosto che per tenere conto
della necessità e dell'armonia organica di tutto il sistema
che regola la posizione giuridica e di progressione di
carriera degli appartenenti alle Forze armate.
Ad esempio, una delle ragioni per le quali si determina il
riordino è che per alcune categorie del personale delle Forze
dell'ordine si raggiunge il vertice della carriera entro
quindici anni, dopodiché vi sono altri vent'anni nei quali si
permane nel grado.
Vorrei rispondere all'onorevole Lucidi. Non riesco a capire,
francamente, quale sia la differenza tra ciò che accadde
quando alla fine della legislatura si stabilì di prevedere
l'applicazione del concetto della parametrazione e ciò che noi
stiamo prevedendo oggi.
È vero - come affermava l'onorevole Lucidi - che su tale
questione anche noi fummo d'accordo, in quanto allora vi era
una esigenza sentita, che condividevamo. Ma, allora, nessuno
dell'attuale opposizione si sognò di dire che non si sapeva
quanto tutto ciò potesse costare. Tant'è vero che, quando
abbiamo attuato tale principio, ho dovuto penare sei mesi per
riuscire ad avere la quantificazione di cosa volesse dire
realizzare la parametrazione!
LUIGI RAMPONI (di Alleanza
nazionale)
La
quantificazione che abbiamo proposto fa per ora riferimento a
quanto stanziato dalla legge finanziaria, e nel tempo dovrà
essere integrata con successivi provvedimenti che saranno
adottati man mano che vi sarà la copertura.
Non riesco dunque a capire come si possa parlare di iniziativa
di carattere demagogico ed elettorale, se il discorso risale a
due anni fa. D'altra parte, le proposte di legge sono state
presentate da noi così come sono state presentate da voi, e
dunque anche le vostre proposte di legge dovrebbero essere a
carattere elettorale! La presentazione delle proposte di legge
è pressoché contemporanea (le nostre sono state presentate per
prime).
Al fine di
pervenire ad una visione organica e generale, occorre
predisporre un testo legislativo complessivo che affronti le
varie questioni da affrontare. Non vi è la possibilità di
conseguire tale risultato in termini di copertura, perché oggi
non vi sono ancora le risorse per tutti. Abbiamo dunque
pensato di predisporre un disegno organico e di prevedere che
la sua realizzazione avvenga attraverso provvedimenti
successivi a partire dalle categorie di livello inferiore,
alle quali teniamo particolarmente, che devono essere prese in
considerazione e possono essere soddisfatte in ragione della
copertura già esistente. Tuttavia, pur prevedendo decreti
successivi, proponiamo di vincolare tali decreti ad un disegno
unico, in modo da impedire che i singoli decreti determinino
sconquassi, come invece è accaduto fino ad oggi.
. Abbiamo ascoltato i sindacati, le rappresentanze della
difesa ed il COCER, con l'intento di risolvere un problema che
certamente voi non potete negare esista.. Vi invito, quindi, a
fare uno sforzo per avvicinarvi a noi, in modo da realizzare
questo riordino, di cui la nostra organizzazione, sia il
personale delle Forze armate sia quello delle Forze di
polizia, ha estremo bisogno e attende con favore (Applausi dei
deputati del gruppo di Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Non vi
sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la
discussione sulle linee generali.
leggi anche la discussione integrale
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