CO.CE.R. ESERCITO -
APPROFONDIMENTO
27/6/2008
E' a tutti noto che il
giorno 26 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
(GU n. 147 del 25-6-2008 - Suppl. Ordinario n.152) il
D.L. 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo
economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione
della finanza pubblica e la perequazione Tributaria".
Il provvedimento è
tuttora all'esame del COCER che, al fine di garantire una comunicazione
più completa, ha ritenuto dover ritardare la diramazione del Periodico
di Informazione n.24/08 che tratterà l'argomento in modo più
approfondito
La presente e-mail,
inviata al solo scopo di non creare un vuoto informativo, costituisce
dunque una mera anticipazione con l'indicazione di massima degli
articoli che incidono sul personale delle Forze armate.
In particolare, al
momento, si rileva che il D.L. n.112/08 contiene le previsioni
che vengono di seguito indicate in sintesi:
L'art. 65 (Forze
armate)
riduce le risorse previste per il Modello Professionale del 7 per
cento per l'anno 2009 e del 40 per cento a decorrere
dall'anno 2010 e che, comunque, da tale attuazione devono conseguire
economie di spesa per un importo non inferiore a 304 milioni di euro a
decorrere dall'anno 2010. Il precedente Governo aveva già operato, nel
2007, un taglio del 15% sulle risorse specificatamente allocate per la
professionalizzazione e preso atto dei nefasti effetti (sugli
arruolamenti ad esempio si e' avuto un taglio di 6-7 mila unità per la
truppa e la minima operatività delle accademie ufficiali e marescialli)
l'anno successivo ne ha disposto lo storno di 30 mln di euro attestando
il taglio a circa l'11%. La previsione proposta, ove confermata,
apporterà un taglio medio annuo di circa 380 mln di euro di cui 75 sul
finanziamento specifico, riportando la riduzione al 18% e più di 300 mln
sul bilancio ordinario della Difesa. La riduzione, di gran lunga
superiore a quella attuata dal precedente Governo, rimetterà in
discussione tutto il quadro di alimentazione sia in termini di nuove
assunzioni sia in termini di transito in servizio permanente degli
attuali volontari in rafferma da 5/7 anni (VFB) e quelli di cui ne era
pianificata la stabilizzazione a partire dal 2012 (VFP4).
L'art. 66 (Turn
Over) nel
richiamare espressamente i reclutamenti previsti dal "professionale"
(intaccati dal precedente articolo), pone una serie di limitazioni e
blocchi alle assunzioni nelle forze di polizia ad ordinamento militare e
civile che costituiscono la naturale destinazione del personale
"precario" delle Forze armate (VFP1 e VFP4). Benché l'assunzione
iniziale nelle Forze armate siano effettuate in deroga al quadro
generale di riferimento il blocco totale o parziale del turn over
per le Forze di polizia ad ordinamento militare e civile costituirà
opposizione al transito nelle stesse per una parte consistente di donne
e uomini che parimenti saranno collocati in congedo al termine della
naturale ferma nelle Forze armate. Il precedente governo nel prevedere
l'assunzione del personale precario della Pubblica Amministrazione che
nell'arco di un quinquennio aveva prestato servizio per almeno 36
mensilità aveva già operato una esclusione del personale del Comparto
Difesa e Sicurezza causando l'acuirsi del problema stabilizzazione nelle
Forze armate e nelle Forze di polizia.
L'art. 67 (
Contrattazione integrativa)
nel prevedere uno
stanziamento specificamente destinato al solo personale della Guardia di
finanza (pari a 20 mln di euro), anemizza alcune fonti di alimentazione
degli istituti retributivi tipici della contrattazione/concerta-zione
integrativa (fondi di efficienza e assimilati) e riduce le risorse
destinate dalle procedure negoziali già concluse all'incentivazione
della produttività del personale. L'assegnazione di 20 mln di euro per
il solo personale della Guardia di finanza altera gli equilibri
retributivi tra il personale del Comparto Sicurezza e Difesa. La
previsione poi di riduzione delle risorse specificatamente destinate ai
vari fondi di efficienza istituzionali delle Forze armate e delle varie
Forze di polizia completa un quadro di intervento sperequante e
ingiustificatamente penalizzante per il personale. Altro elemento da
considerare e che il precedente Governo, solo per le Forze armate e le
Forze di polizia, ha previsto a partire dall'anno in corso una riduzione
del 10% delle spese sostenute per lavoro straordinario incidendo per ben
69 milioni di euro.
L'art. 69 (
Progressione triennale)
riduce la tempistica della progressione economica (oggi biennale) del
personale in regime di diritto pubblico "non contrattualizzato", inclusa
la dirigenza delle Forze armate e delle Forze di polizia, lasciandone
inalterati i valori di crescita (che però "spalma" su tre anni anziché
su due, di fatto riducendoli di un terzo). La norma in questione
modifica il trattamento economico del personale dirigente e
omogeneizzato incidendo sugli scatti biennali.
L'art. 70
(Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente
da causa di servizio)
esclude, fermo restando il diritto all'equo indennizzo, l'attribuzione
ai dipendenti delle Amministrazioni pubbliche ai quali sia stata
riconosciuta un'infermità dipendente da causa di servizio di qualsiasi
trattamento economico aggiuntivo previsto da norme di legge o pattizie.
L'articolo comporta, dunque, la presumibile soppressione di quegli
istituti coma la pensione privilegiata che, per il Comparto Difesa e
Sicurezza, non costituiscono una forma di tutela per quel personale che
nell'esercizio delle specifiche funzioni riporta ferite e/o lesioni
permanenti tali da non renderlo più idoneo al servizio. Lo stesso dicasi
anche per la soppressione degli artt.117 e 120 del R.D. 3458 del 1928
che comportano una maggiorazione stipendiale (sebbene esigua) al
personale affetto da infermità o lesione riconosciuta dipendente da
causa di servizio. Gli effetti concreti di questa norma verranno
esaminati più approfonditamente.
L'art. 71 (Assenze
per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni)
prevede, per i primi dieci giorni di malattia in un anno solare,
l'attribuzione del solo trattamento economico fondamentale con
esclusione degli accessori benché fissi e continuativi. La retribuzione
del Comparto Difesa e Sicurezza rispetto a quella del pubblico impiego è
formata per oltre il 60% da indennità specifiche di impiego, di funzione
e d'istituto. La previsione normativa avrà effetti ridotti per il
pubblico impiego (ove potrà al massimo generare la non percezione delle
indennità dette di presenza o quale lo straordinario). Per il personale
delle Forze armate e delle Forze di polizia produrrà una riduzione
concreta dello stipendio riducendolo al 40%. Inoltre l'applicazione
della penalizzazione anche nei confronti di chi non si è mai ammalato in
precedenza, pur sopportando condizioni d'impiego di tutt'altro onere
rispetto al rimanente pubblico impiego, appare ulteriormente
penalizzante. Infine, l'applicazione delle fasce di reperibilità
08:00-13:00 e 14:00 – 20:00 (tutti i giorni compresi festivi e
pre-festivi).
L'art. 72
(Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il
collocamento a riposo).
Il testo approvato prevede, in primo luogo, la possibilità, per il
personale che si trovi a cinque anni dal limite di età, di presentare
domanda di esonero totale dal servizio con o senza disponibilità a
svolgere mansioni di volontariato (i trattamenti economici sono
conseguentemente ridefiniti in ragione del 50% nel primo caso e del 70%
nel secondo).
E' prevista, inoltre,
la possibilità per le amministrazioni di risolvere il rapporto di lavoro
dei dipendenti che abbiano raggiunto i 40 anni di contribuzione,
indipendentemente dal limite di età. Peraltro, è stato tenuto conto
della specificità del Comparto prevedendo un apposito DPCM da emanarsi
entro 90 giorni saranno stabiliti specifici criteri e modalità
applicative per il personale delle Forze armate e delle Forze di
polizia. Tenuto conto che in ogni caso laddove il DPCM riportasse i
criteri generali applicati per la Pubblica Amministrazione si potrebbe
tradurre in un pensionamento anticipato per più di 11.000 soldati, 6.000
carabinieri e ulteriori 20.000 tra finanzieri, poliziotti, penitenziari
e forestali.
Seguiranno ulteriori approfondimenti sull'argomento.
Il
COCER Esercito
27/6/2008
Consiglio Centrale
della Rappresentanza Militare-Sez.Esercito
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