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Pubblichiamo una proposta riguardante la "crisi economica" giunta in redazione ed opportunamente vagliata da consulenti del settore con l'auspicio che possa risultare d'ausilio alle stesse organizzazioni sindacali ovvero ai Co.Ce.R. delle FF.AA.
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ROMA, 21 NOV. 2011 - DELIBERA SUGGERITA PER GLI ORGANI SINDACALI E I COCER.
Un particolare ringraziamento al dott. Cleto Iafrate
per il suo prezioso contributo. INTESTAZIONE DELL’ORGANO DI RAPPRESENTANZA SINDACALE OGGETTO: Imposta straordinaria sul patrimonio con aliquota personale congrua.
TENUTO CONTO CHE
· un’eccessiva pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati; · un innalzamento dell’età pensionabile; · una riduzione del potere d’acquisto di pensioni e stipendi dei lavoratori dipendenti;
In merito al
punto a) si consideri che il presidente della
Corte dei Conti Luigi Giampaolino ha segnalato
che "implicazioni del fenomeno emergono
ancora più nettamente quando si va a calcolare
la pressione fiscale effettiva, rapportando il
carico impositivo solo al Pil dichiarato al
fisco: la pressione fiscale effettiva va
corretta verso l'alto, di circa 10 punti
rispetto a quella apparente, con l'effetto,
così, anche di un ampliamento della distanza dai
partners europei, a causa del nostro più alto
tasso di evasione". ATTESO CHE a. il governo ha urgente bisogno di porre un argine ad un debito pubblico inarrestabile e fuori controllo che rischia di travolgerci; e, per farlo, deve reperire nuove risorse;
RITENUTO CHE a. per risanare i conti pubblici non si possano chiedere ulteriori sacrifici agli appartenenti al Comparto Difesa e Sicurezza: sia perché tutto il comparto, durante il precedente governo, è stato già duramente colpito dai tagli, sia perché il criterio di tassazione con ritenuta alla fonte impedisce agli appartenenti al comparto qualsiasi forma di evasione (a differenza dei lavoratori indipendenti che, una volta raggiunto il fatturato determinato dagli studi di settore o da altro sistema forfettario, hanno la possibilità di evadere quanto vogliono e possono);
b.
è giunto il momento di fare delle scelte
SERIE e, soprattutto, CORAGGIOSE che obblighino
gli evasori a restituire il maltorto. Scelte che
vadano nella direzione opposta rispetto a quella
in cui si è andati negli ultimi decenni con i
diversi condoni, con lo scudo fiscale e con la
depenalizzazione del falso in bilancio.
DELIBERA DI SUGGERIRE AL NUOVO ESECUTIVO ED, IN PARTICOLARE, AL PREMIER ENTRANTE PROF. MARIO MONTI a) di non reintrodurre l’ICI sulla prima casa per i redditi che sono appena al di sopra del minimo vitale; di non aumentare i prelievi sugli stipendi degli appartenenti al comparto difesa e sicurezza; di non elevare, ma piuttosto abbassare, l’età pensionabile (è impensabile che oltre una certa età si stia ancora in piazza a prendere botte da diciottenni inferociti); b) di varare, per arginare l’enorme debito pubblico cresciuto anche a causa dell’evasione fiscale, un’imposta straordinaria “una tantum” sul patrimonio con ALIQUOTA PERSONALE CONGRUA. Per ALIQUOTA PERSONALE CONGRUA si intende che ad ogni singolo contribuente sarà assegnata la sua personale aliquota, con la quale verrà tassato il patrimonio di cui dispone (fatto di beni mobili ed immobili). Detta aliquota dipenderà dalla media dei suoi redditi dichiarati in un arco di tempo medio-lungo (es. l’ultimo decennio, oppure l’ultimo ventennio). L’aliquota personale sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà l’incongruenza del patrimonio (detenuto dal contribuente ovvero nella sua disponibilità) con la media dei redditi dichiarati. Si propone di procedere nel seguente modo: 1. aggiungere 4 cifre numeriche in coda al codice fiscale di ciascun contribuente, le quali esprimano la media dei redditi imponibili dichiarati nell’arco di tempo preso in esame (le dichiarazioni sono tutte “on line” in anagrafe tributaria, basterà fare un’addizione ed una divisione ed è presto calcolata la media). A tal proposito si ritiene che il codice attualmente utilizzato composto da 16 cifre alfanumeriche non possa definirsi “fiscale”, poiché contiene esclusivamente dati anagrafici. Solo un codice come descritto, che andrebbe aggiornato ogni anno, potrebbe chiamarsi “codice fiscale”; 2. la media dei redditi, come sopra descritto, consentirebbe il calcolo dell’aliquota personale congrua attraverso una semplice funzione matematica del tipo Y = aX + b; in cui “Y” è l’aliquota personale congrua da calcolare, “X” la media dei redditi, “a” è un “coefficiente di congruità”, (precedentemente stabilito con legge ed espresso sotto forma di scaglioni) che esprime la propensione al risparmio per ciascuna fascia di reddito. Infine, il fattore “b” ricomprenderà tutte le detrazioni d’imposta, in esso troveranno posto le precedenti donazioni, le vincite al lotto ed anche i casi diagnosticati di “avarizia clinica”, da cui alcuni potrebbero essere affetti; 3. l’aliquota personale (congrua) con cui tassare ogni singolo patrimonio, pertanto, dipenderà dalla congruità del patrimonio detenuto dal contribuente con la media del suo reddito dichiarato. Maggiore sarà l’aderenza del patrimonio detenuto con la media dei redditi dichiarati e minore sarà l’aliquota dell’imposta patrimoniale, fino ad assumere valore pari a zero in caso di totale congruità. Di conseguenza, alcuni patrimoni non verrebbero affatto tassati (quelli congrui alla media dei redditi dichiarati) ed altri verrebbero tassati con aliquote anche a due cifre (quelli che risulteranno incongrui; evidentemente, nella disponibilità degli evasori, salvo prova contraria con onere a carico del contribuente). Si fa presente che la proposta di una patrimoniale straordinaria è stata teorizzata e sostenuta anche da un liberale come Luigi Einaudi; di seguito si riporta il suo pensiero: “L’imposta straordinaria sul patrimonio dice al contribuente: «Vivi sicuro e fidente. Io vengo fuori ad intervalli rarissimi (…) per mettere una pietra tombale sul passato (…). Per l’avvenire tu pagherai solo le imposte ordinarie che tu stesso, per mezzo dei tuoi mandatari in parlamento, avrai deliberato per far fronte alle spese correnti dello Stato. Saranno alte o basse a seconda tu vorrai. Se tu amministrerai bene le cose tue non saranno mai gravose. Potranno essere alte; ma a te sembreranno leggere, perché pagate per ottenere servigi più importanti dell’onere delle imposte pagate»”. IL “SECOND BEST”: accredito dello stipendio al lordo delle ritenute. Qualora si reputasse inopportuno attingere dai patrimoni illecitamente accumulati le risorse necessarie per raggiungere il pareggio di bilancio e risanare il Paese, e si volessero piuttosto imporre altri sacrifici al Comparto Sicurezza e Difesa, si chiede che anche le pensioni e lo stipendio dei lavoratori dipendenti siano versati al lordo delle ritenute alla fonte; proprio come avviene per l’intera categoria dei lavoratori autonomi. Ciascun lavoratore, dopo aver pagato tutte le bollette, il muto (o l’affitto) ed essendo giunto dignitosamente a fine mese, verserà le sue “giuste” imposte.
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