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Pubblichiamo su gentile richiesta una
missiva inviata al nuovo Ministro della
Difesa sulla riforma della
Rappresentanza Militare, e altre
proposte
Roma, 22 nov.
2011 - Le proposte: estensione dei
diritti sindacali al personale delle Forze
armate; unificazione delle Forze di polizia
– smilitarizzazione dell’Arma dei
carabinieri e del Corpo della guardia di
finanza;
sospensione
dei programmi di acquisizione JSF e
rimodulazione della spesa destinata
all’acquisizione di nuovi armamenti;
Esercito comune europeo con funzioni e
organizzazione subordinate ai principi
dell’Unione. Puoi discutere l'argomento sul BLOG >>>
Al Ministro della Difesa via XX Settembre n. 8 00187 – ROMA (trasmesso al numero Fax 06486721)
Ill.mo Sig. Ministro Di Paola, nell’esprimerLe il più cordiale augurio di buon lavoro mi permetto di rappresentarLe la prepotente esigenza di vedere effettivamente riconosciuti ai militari quei diritti e quelle prerogative che la Costituzione e le leggi già gli affidano in quanto cittadini italiani. Sono numerose le iniziative e le interrogazioni parlamentari presentate alla Camera dei Deputati per contrastare le negazioni del diritto e dei diritti che da anni si verificano nei confronti del personale militare, come ad esempio le continue richieste di proroga del mandato dei Consigli della Rappresentanza militare che gli attuali membri dei Cocer hanno rivolto al suo predecessore, privando così gli stessi loro colleghi del diritto di poter liberamente esprimere con il voto i loro rappresentanti. Le chiedo, fin da ora, di avviare le procedure per il rinnovo dei Consigli della Rappresentanza militare al fine di rimettere il potere di rappresentanza nelle mani di tutti i militari titolari di quel diritto di voto che per ben due volte gli è stato negato al solo scopo di assecondare le ingiustificabili pretese degli attuali membri del Cocer a vantaggio esclusivo dei loro soli interessi personali. A seguire, inoltre, Le rappresento sinteticamente le proposte e le richieste che ritengo essere necessarie per portare le Forze armate e le Forze di polizia verso l’Europa, attraverso una attenta razionalizzazione delle risorse umane ed economiche che consentirebbero, inoltre, di ottenere non trascurabili risparmi valutabili in più di 7 miliardi di euro/anno: 1) unificazione delle Forze di polizia – smilitarizzazione dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza per ridurre la duplicazione delle spese che necessariamente si hanno quando sul territorio operano contemporaneamente le Forze di polizia a ordinamento civile e quelle a ordinamento militare; 2) sospensione dei programmi di acquisizione JSF e rimodulazione della spesa destinata all’acquisizione di nuovi armamenti in rapporto alla sostenibilità dell’attuale modello Difesa; 3) estensione dei diritti sindacali al personale delle Forze armate al fine di una completa integrazione nell’ambito dell’Unione Europea che oggi vede l’Italia ultima sul fronte dei diritti e delle tutele dei cittadini militari; 4) promozione in sede europea di una iniziativa per la creazione di un Esercito comune europeo con funzioni e organizzazione subordinate ai principi dell’Unione, secondo una logica di maggiore razionalizzazione delle risorse singole e collettive. Nella convinzione che quanto precede riceverà da parte Sua la dovuta considerazione, resto a Sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito. Condividi Cordiali saluti.
Luca Marco Comellini Il documento è disponibile anche il formato pdf - download >>>
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