Diritti dei militari: ogni iniziativa a favore delle vittime del dovere merita ospitalità sul nostro portale” “Partecipiamo ai nostri utenti la presente iniziativa che intende dare conoscenza del mondo militare attraverso le voci di coloro che lo vivono direttamente” Roma, 13 dic - Cittadini in divisa, le loro storie in un libro per raccontare le verità ignorate. “Una parte della società italiana vive ancora priva di quei fondamentali diritti che la Costituzione riconosce indistintamente a tutti i cittadini e fra questi i militari e gli appartenenti alle Forze di polizia possono essere considerati i “minus habentes” del terzo millennio.” Approfondisci l'argomento >>>
Tutela dell’efficienza e del buon andamento della pubblica amministrazione,
Continua l'inasprimento dei regolamenti a sfavore del personale Statale....
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di D.P.R.
Consiglio dei Ministri n.145 del
07/07/2011
Roma, 8 lug. 2011 - Il Consiglio dei Ministri ha
approvato un regolamento che interviene a tutela dell’efficienza e del buon
andamento della pubblica amministrazione, consentendole di procedere alla
risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti di cui è stata accertata
l’inidoneità psicofisica permanente e assoluta, oppure al demansionamento
nel caso di accertata inidoneità psicofisica permanente e relativa, a norma
dell'articolo 55-octies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
La posizione del dipendente sottoposto all’accertamento
viene comunque tutelata con la predisposizione di un procedimento di
verifica dell’idoneità al servizio, con piena garanzia dei suoi diritti
derivanti dal rapporto di lavoro; il regolamento ha ricevuto il parere del
Consiglio di Stato.
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Su proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione
Renato Brunetta, di concerto col ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali Maurizio Sacconi, il Consiglio dei Ministri ha approvato questa
mattina il decreto del Presidente della Repubblica "Regolamento recante
disciplina in materia di permanente inidoneità psicofisica dei dipendenti
delle amministrazioni pubbliche dello Stato e degli enti pubblici nazionali
ai sensi dell'articolo 55 octies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.
165".
Il regolamento disciplina il procedimento di verifica dell'inidoneità
permanente psicofisica al servizio dei dipendenti, anche con qualifica
dirigenziale, delle amministrazioni dello Stato. Per il personale in regime
di diritto pubblico (militari, diplomatici, magistrati) rimane ferma la
disciplina prevista dai rispettivi ordinamenti. Il provvedimento integra,
senza sovrapporvisi, la disciplina legislativa vigente prevista per altre e
specifiche finalità sulle conseguenze dell'inidoneità psicofisica permanente
del dipendente pubblico.
PROCEDURA DI VERIFICA E MISURE CAUTELARI
La procedura di verifica può essere attivata dall'amministrazione sia in
caso di assenza del dipendente per malattia protratta (oltre un certo
periodo) sia in presenza di comportamenti del dipendente che facciano
ragionevolmente presumere una inidoneità permanente o assoluta al servizio.
Nel caso di circostanze che sconsiglino la presenza in ufficio del
dipendente è prevista la sospensione cautelare dal servizio prima che il
dipendente sia sottoposto alla visita di idoneità.
In caso di accertata
inidoneità permanente relativa, l'amministrazione può adibire il dipendente
a mansioni di altro profilo professionale, equivalenti o inferiori. Se si
tratta di dirigente può essere conferito un incarico dirigenziale diverso,
compatibile con l'esito dell'accertamento medico. Se si accerta la
permanente inidoneità assoluta psicofisica, o nel caso in cui il dipendente
si rifiutasse ripetutamente di sottoporsi alla visita medica, è prevista la
risoluzione del rapporto lavorativo.
TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO
Per quanto concerne il trattamento giuridico ed economico l'amministrazione
pone in atto ogni tentativo di recupero al servizio nelle strutture
organizzative di settore, anche in mansioni equivalenti o di altro profilo
professionale riferito alla posizione di inquadramento, valutando la
giustificazione e l'adeguatezza dell'assegnazione in riferimento all'esito
dell'accertamento medico e ai titoli posseduti, ed assicurando eventualmente
un percorso di riqualificazione. Resta ferma la disciplina vigente in
materia di trattamenti pensionistici per inabilità, comprese la legge 8
agosto 1995, n. 335 e il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre
1973, n. 1092. Resta salva, infine, la disciplina di maggior favore della
legge n. 68 del 1999 per i lavoratori che, non essendo disabili al momento
dell'assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul lavoro o malattia
professionale eventuali disabilità.
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