Diritti dei militari: ogni iniziativa a favore delle vittime del dovere merita ospitalità sul nostro portale” “Partecipiamo ai nostri utenti la presente iniziativa che intende dare conoscenza del mondo militare attraverso le voci di coloro che lo vivono direttamente” Roma, 13 dic - Cittadini in divisa, le loro storie in un libro per raccontare le verità ignorate. “Una parte della società italiana vive ancora priva di quei fondamentali diritti che la Costituzione riconosce indistintamente a tutti i cittadini e fra questi i militari e gli appartenenti alle Forze di polizia possono essere considerati i “minus habentes” del terzo millennio.” Approfondisci l'argomento >>>
Napoli, 31 ott. 2011 - E' costata
cara a Sergio D'Antoni, deputato del Pd, una buona
pizza napoletana.
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di Armando Petretta
NAPOLI - E venne il giorno della rivolta contro
la casta in pizzeria. Il Masaniello dei nostri tempi
si chiama Gino Sorbillo e da generazioni indossa un
grembiule da pizzaiolo in una delle vie del centro
storico di Napoli. Il suo locale ha aderito
all'iniziativa anti casta promossa dal commissario
regionale dei Verdi Francesco Borrelli: tariffe
speciali per deputati e senatori che entrano nei
locali aderenti, almeno una trentina. Cento euro per
una pizza, 90 per un caffe', ben 350 per un panino:
queste le tariffe imposte ai notabili, con proventi
destinati a opere di bene.
Prezzi da capogiro, soprattutto in rapporto a
quelli praticati dalla buvette del Parlamento. Ieri
sera la prima pizza anti-casta, una salsiccia e
friarielli, e' stata servita all'ignaro deputato del
Pd Sergio D'Antoni, al quale il prelibato piatto e'
costato la bellezza di 100 euro. La presenza nel
locale dell'ex leader della Cisl, reduce
dall'appuntamento di partito in corso nel capoluogo
partenopeo, pare sia stata segnalata al titolare da
alcuni clienti, che inizialmente non se ne era
accorto. D'Antoni, raccontano i presenti, non ha
battuto ciglio pagando il conto senza fiatare.
''La pizza era buona - ha poi commentato all'Ansa
- magari un po' preziosa, ma buona, e non e' vero
che mi e' rimasta sullo stomaco. Penso che campagne
del genere vanno bene se servono ad alleggerire il
clima in un momento cosi' difficile, a patto che non
alimentino la generalizzazione, cioe' considerare
tutti uguali, perche' cosi' si finisce per fare il
gioco di Berlusconi. Comunque sono stato contento di
pagare avendo saputo oltre tutto che i fondi vanno
in beneficenza''.
''E' solo l'inizio - commentano i Verdi -. Sono
gia' oltre trenta i locali che hanno aderito al
progetto in tre giorni. Questa vicenda dimostra che
se il popolo vuole la casta paga''. ''Ovviamente -
sostengono i promotori della campagna - qualora i
deputati italiani si riducessero i benefit e gli
stipendi la nostra campagna si fermerebbe subito''.
''I primi 100 euro - racconta il titolare del
locale, Gino Sorbillo - li donero' ad un centro per
il sostegno ai poveri. Mi spiace per D' Antoni, ma
adesso aspetto il ministro La Russa. Se si presenta
gli chiedo 1.000 euro per un pizza perche' in piena
crisi economica ha acquistato con il suo Ministero
19 Maserati''.
Fonte:
http://www.ansa.it
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