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L'appuntamento nell'isola di Giuseppe Garibaldi si
pone inoltre l'obiettivo, tra gli altri, di superare
antiche distanze: "Abbiamo fortemente cercato questo
convegno - aggiunge Benato - riuscendo con un
atteggiamento collaborativo e collegiale a superare
la non abitudine a lavorare insieme delle due realtà
mediche, quella civile e quella militare. Il
risultato è un simposio che intreccia
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Sanita': medici e militari, oggi a convegno su "camici bianchi con le stellette"
La Maddalena, 30 set. 2011 (Dall'inviato dell'Adnkronos Salute Federico Finocchi) - Condividi Conoscere più da vicino le questioni etiche e le problematiche che coinvolgono i medici militari: questo l'obiettivo del convegno 'La professione medica nei 150 anni dell'Unità d'Italia. Dalla storia al futuro, sanità Militare e società civile', organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), in programma da domani fino a sabato a La Maddalena (Olbia). Nel corso dell'appuntamento, in cui si porrà l'accento sulla doppia vesta del camice bianco con le 'stellette': ufficiale e medico, si affronteranno temi quali: le missioni di pace, come quella che coinvolge le truppe italiane impegnate in Afghanistan, l'uso o meno dell'uranio impoverito, le minacce del bioterrorismo, la programmazione degli interventi per la promozione e la protezione dell'ambiente e della salute. "La Fnomceo - spiega Maurizio Benato, vicepresidente della Fnomceo e promotore del convegno - si sente vicina ai colleghi in divisa che vigilano in contesti spesso disagiati, per preservare la sicurezza del Paese, ma che hanno sempre più voce in capitolo anche sulla salute e sulla malattie della nostra nazione". "È proprio un segnale di vicinanza - gli fa eco il presidente dell'Ordine dei medici di Sassari, Agostino Sussarellu - quello che anche gli Ordini sardi hanno voluto dare ai colleghi di questa zona. La sanità militare de La Maddalena da oltre due anni ha chiesto la collaborazione dell'Ordine per migliorare i rapporti con la sanità civile, quindi ci siamo mossi da basi più che positive". Per Benato, il medico militare ha un ruolo delicato e a volte anche scomodo: "Non deve ovviamente venir meno al rispetto della gerarchia e delle regole dell'Arma a cui appartiene. Ma, in quanto medico, deve assistere e curare secondo scienza e coscienza, evitando che qualsiasi considerazione altra possa mutare l'approccio terapeutico". |